Melania Cacace

Laghi in Campania, una bellezza senza tempo e senza età

2018-06-19 13:42:58

https://informa-press.it/laghi-campania-elenco/ Tra le mille ricchezze che la Campania può vantare, c’è anche la presenza di numerosi laghi in tutte le province della regione. In questo piccolo viaggio ne vedremo i più importanti e caratteristici. lago di conzaIn provincia di Avellino, a Conza della Campania, abbiamo il lago di Conza, con annessa oasi, creata nel 1999, dichiarata Sito di Importanza Comunitaria (SIC), Zona di Protezione Speciale (ZPS) e Oasi di Protezione della Fauna. Il lago artificiale si estende per 800 ettari e ha una profondità massima di 25 m. Inoltre il lago si trova sulla direttrice Adriatico – Tirrenica utilizzata dagli uccelli migratori provenienti dall’Africa. Per questo rappresenta un’area di sosta strategica per questi animali. Laghi in Campania: quello del Matese incanta la provincia casertana Questo lago di origine carsica si estende sotto i monti del Matese, a circa 1000 metri sul livello del mare. laghiQui si raccolgono tutte le acque piovane e quelle dovute alla fusione della neve, provenienti delle montagne circostanti. Queste poi lentamente vengono smaltite nei depositi idrici dei monti, arrivando fino alla sorgente del Torano e a quella del Biferno. Il clima spesso influisce sulle condizioni del lago. D’inverno la temperatura delle acque scende fino a circa – 20 °C, e allora il bacino si copre di una spessa crosta di ghiaccio. D’estate la temperatura sale fino a circa 20 °C. Altro lago importante del casertano è il lago di Falciano, di origine vulcanica e posto alle pendici del monte Massico. Il lago ospita un ricco ecosistema ed è caratterizzato da una folta vegetazione Troviamo infatti la cannuccia di palude, la tifa, il coltellaccio e il falasco. Nelle vicinanze sono presenti boschetti di salice bianco, ontano nero e pioppo; inoltre nella zona sono state censite 88 specie di volatili tra stanziali, migratori e svernanti. Tutto questo ha portato la regione Campania, nel 1993, ad istituire la Riserva Naturale Lago di Falciano. Ma il più famoso e ricco di storia tra i laghi campani è sicuramente il Lago d’Averno, circondato dalle bellezze di Cuma, come il Tempio di Apollo e la Grotta della Sibilla. Il suo nome in lingua latina vuol dire “senza uccelli”. Si fa riferimento alla leggenda, ricordata anche da Virgilio, che dalle sue acque provenissero esalazioni sulfuree capaci di uccidere i volatili; per questo, inoltre, si credeva che il lago fosse l’anticamera dell’inferno. In realtà il lago presenta oggi una grande varietà di fauna e vegetazione. Oltre a una comunità stanziale di folaghe insieme a svassi maggiori, germani reali e altri anatidi, nelle acque sono presenti diverse specie di pesci. Infatti troviamo alborelle e persici, gambusie ma anche pesci rossi e tartarughe d’acqua dolce domestiche liberate nel lago. Infine non mancano anche bisce e rane.

Melania Cacace

Castelli d’Irpinia – Il Castello Lancellotti a Lauro: una storia che rivive

2018-06-19 13:40:20

https://informa-press.it/castelli-dirpinia-castello-lancellotti/ Monumenti nazionali immersi nel verde, i castelli d’Irpinia sono tra le testimonianze migliori di quanto l’eccellenza di questa terra sappia offrire ai visitatori. Storia, cultura e tradizione si intrecciano, in un perfetto connubio. I paesaggi incantati sono capaci di dare origine a prodotti enogastronomici di altissimo livello. Non a caso, proprio intorno a questi castelli spesso si organizzano eventi di rievocazione storica o di promozione turistica. Molte delle province campane, nonché lo stesso capoluogo, hanno la loro memoria custodita in buona parte tra quattro mura di solida roccia. Tra queste, però, spicca sicuramente l’Irpinia. Castelli d’Irpinia: il Castello Lancellotti di Lauro Uno dei castelli meglio conservati è sicuramente il castello Lancellotti di Lauro. È simbolo della città, non solo per il suo valore artistico, ma anche per la sua importanza storica (è addirittura ricordato in un documento del X secolo). Gli attuali proprietari, i Lancellotti, sono succeduti alle nobili famiglie dei Del Balzo, degli Orsini e dei Pignatelli. Cosa più importante per noi, hanno personalmente curato la ricostruzione del castello dopo che un incendio lo aveva quasi del tutto distrutto nel 1799. La torre principale supera i sedici metri in altezza ed era usata come ultima difesa in caso di attacco. Assai caratteristico è il cortile interno, dopo il portale d’ingresso. Qui troviamo una fontana e materiale architettonico d’epoca romana. Castelli d'Irpinia: Castello Lancellotti Proprio nel castello si tiene, da sei anni, la manifestazione “Lumina in Castro”, che attira a Lauro un numero sempre crescente di visitatori. La manifestazione rievoca l’antico passato delle diverse famiglie del Castello. Ogni anno è dedicato a una famiglia precisa e si mettono in scena, oltre a spettacoli medievali, delle vere e proprie rappresentazioni storiche della vita del Castello. Inutile dire che questo evento, nell’ultimo weekend di agosto, è uno dei più amati dalla provincia. Le lunghissime file, sempre crescenti ogni anno, mostrano la bravura della Pro Loco nel tenere in piedi uno spettacolo sempre vivo.

Melania Cacace

L’assegno di ricollocazione: la prima misura di politica attiva del lavoro

2018-06-19 13:34:07

https://informa-press.it/assegno-di-ricollocazione-prima-misura/ Assegno di ricollocazione: finalmente diventerà realtà. Lo strumento di politica attiva del lavoro aiuterà la persona disoccupata a potenziare e migliorare le possibilità di ritrovare la propria dimensione nel mondo del lavoro. L’assegno di ricollocazione può essere richiesto solo se dopo quattro mesi di NASPI (indennità mensile di disoccupazione) ancora non si è trovato un lavoro. assegno di ricollocazioneAssegno di ricollocazione e NASPI vanno di pari passo. Il concetto è semplice: per beneficiare dell’assegno di ricollocazione bisogna obbligatoriamente essere percettore di NASPI. La Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI) va richiesta all’Inps di competenza ed è necessaria, per richiederla, la sussistenza simultanea di due condizioni: Essere in condizione di disoccupazione involontaria; Avere i requisiti contributivi e lavorativi. Assegno di ricollocazione: come si richiederà? Richiesta dell’Assegno di ricollocazione: per non perderne il beneficio bisognerà partecipare, attraverso un programma formativo, alla ricerca attiva di lavoro. Per richiedere l’assegno di ricollocazione basterà seguire una semplice procedura. La richiesta sarà volontaria e potrà essere fatta o sul portale Anpal.gov.it o presso un qualsiasi Centro per l’Impiego, scegliendo liberamente il soggetto erogatore che offrirà i servizi più adatti alla propria condizione. In dettaglio, i soggetti erogatori saranno: Agenzie per il lavoro accreditate ai servizi per il lavoro; Centri per l’Impiego; Fondazioni di Consulenti del Lavoro. È bene sottolineare una cosa: l’importo dell’assegno verrà riconosciuto non alla persona disoccupata, ma al soggetto erogatore che avrà fornito il servizio, e solo a risultato occupazionale acquisito. L’importo dell’assegno di ricollocazione oscillerà da un minimo di 250 euro a un massimo di 5.000 euro. L’importo sarà variabile in funzione del tipo di contratto alla base del rapporto di lavoro e del grado di difficoltà per ricollocare il disoccupato. Per ora il tutto è in fase sperimentale, ma siamo sicuramente sulla buona strada.

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