SCOGLI CHE SI INCONTRANO NELLA VITA BISOGNA AVERE GRINTA E FORZA E AFFRONTARLI! MAI ABBATTERSI!
Il tumore al seno
2018-07-07 19:38:12
Il tumore al seno è attualmente la forma tumorale più frequente nella donna. In Italia colpisce 1 donna su 10, coinvolgendo oltre 37 mila persone ogni anno, in particolare donne di età compresa tra i 45 ed i 65 anni. Le ricerche hanno dimostrato che, in alcune donne, fattori fisiologici, familiari, ed ambientali rendono più elevata la possibilità di ammalarsi di cancro al seno. I fattori che sembrano aumentare l'incidenza della malattia sono:
l'età compresa tra i 45 ed i 65 anni;
la familiarità;
gli ormoni, derivanti da uso eccessivo di estrogeni;
l'obesità e in generale una dieta ricca di grassi saturi;
il fumo;
menarca precoce (prima mestruazione antecedente ai 12 anni);
menopausa tardiva;
nessuna gravidanza, gravidanza tardiva, mancato allattamento.
Come riconoscerlo
La maggior parte dei tumori al seno non dà luogo a sintomi, ma è rilevabile solo con esami come la mammografia o l'ecografia. Le forme iniziali di tumore in genere non provocano neanche dolore.Alcuni sintomi rilevabili da sole sono:
eventuali noduli palpabili, o addirittura visibili, che in almeno la metà dei casi si presentano nel quadrante superiore esterno della mammella;
alterazioni del capezzolo (in fuori o in dentro);
perdite da un capezzolo solo;
cambiamenti della pelle (aspetto a buccia d'arancia localizzato) o della forma del seno.
Come prevenirlo
La diagnosi precoce è una potente arma di prevenzione: un tumore della mammella scoperto in tempo consente di salvare la vita. Ogni donna, a partire dai 40 anni, deve abitualmente effettuare:
l’autopalpazione del seno dal 7° al 10° giorno del ciclo per le donne fertili, in un giorno fisso al mese per le donne in menopausa;
la visita senologica periodica. Per le donne che non presentano rischi particolari, è sufficiente una visita di controllo ogni anno;
la mammografia, con cui è possibile individuare la presenza di tumori mammari non ancora palpabili. Tra i 40 ed i 50 anni, è bene eseguire una mammografia di controllo ogni 2 anni; dopo i 50 anni una volta l’anno;
l’ecografia mammaria, utilizzata in particolare nelle mammelle di donne giovani, dove la mammografia ha scarsa sensibilità, oppure in gravidanza, per la sua assoluta sicurezza.
A livello regionale vengono effettuate campagne di prevenzione (screening), che prevedono l'invio di una comunicazione alle donne che hanno superato i 50 anni, per invitarle a sottoporsi a una mammografia periodica (ogni anno) gratuita. Per ulteriori informazioni rivolgetevi al medico curante o alla vostra Asl di riferimento.
PASSIONE -LAVORO;UN'ALTRA MALATTIA DEGENERATIVA NELLE PERSONE ANZIANE:
LA DEMENZA/DEPRESSIONE SENILE...
2018-07-07 19:24:06
Quando la depressione incombe, non c'è arrivo della primavera che tenga. Ma si può fare molto per prevenirla, a cominciare dalla dieta, ma anche analizzando l’ambiente nel quale la persona vive
La depressione è una malattia caratterizzata da una alterazione del tono dell’umore che si manifesta con malinconia, tristezza, voglia di piangere senza motivi precisi, tendenza ad isolarsi dal resto del mondo, perdita di interesse per le cose abituali come leggere i giornali, guardare la televisione, frequentare gli amici, uscire di casa; colpisce il 15 per cento della popolazione anziana.
Importanza della dieta
È possibile prevenire la depressione cercando di evitare o risolvere eventuali fattori di rischio, ma anche seguendo una dieta sana ed equilibrata che aumenta il benessere generale dell’organismo. Recenti studi hanno svelato che, nel piatto, non devono mancare cibi ricchi di sali minerali, in particolare ferro e selenio, presenti nelle verdure verdi a foglia larga e nella golosa cioccolata. Abbondante deve essere anche l’apporto di vitamina C, di cui sono ricche le arance. Dal Giappone i ricercatori fanno sapere che un consumo di 4 tazze di tè verde al giorno migliora l'umore e allevia i sintomi della depressione in tarda età.
Sintomi e caratteristiche
La depressione senile è causata solitamente da malattie dovute all’invecchiamento fisico e mentale, oppure a situazioni sociali ed economiche disagiate.I principali fattori sono:
isolamento sociale;
invalidità e dipendenza dall'aiuto di altre persone;
diminuzione delle risorse economiche;
perdita del proprio status sociale;
perdita del lavoro;
ripetute esperienze di lutto o di perdita;
cattivo adattamento alle malattie;
cattivi meccanismi di difesa dall'angoscia della morte.
I sintomi che caratterizzano uno stato depressivo nelle persone in età avanzata sono gli stessi che si manifestano nelle persone più giovani: senso di debolezza al minimo sforzo, mal di testa, palpitazioni, dolori, vertigini, dispnea, difficoltà respiratorie. Tuttavia, identificare la depressione senile non è sempre facile, perché i primi sintomi depressivi negli anziani vengono spesso collegati a problemi fisici e mentali dovuti all’età. Gli anziani depressi inoltre, diversamente dalle persone affette da demenza, che mostrano evidenti e frequenti disturbi del comportamento, difficilmente si fanno notare e la loro condizione di disagio raramente viene rilevata e trattata adeguatamente.
Prevenzione e cura
Quando l’alterazione del tono dell’umore si presenta più volte in un anno e in episodidi lunga durata allora, diventa indispensabile rivolgersi a chi può fornire un aiuto a risolvere questo problema: il primo riferimento è il medico curante che può valutare i sintomi in base alla lunga conoscenza della persona e ai problemi clinici; inoltre, il rapporto di fiducia tra medico e paziente, facilita il colloquio, strumento indispensabile per la diagnosi.
Per curare la depressione senile, prima di ricorrere all’uso dei farmaci, è importante analizzare l’ambiente in cui la persona vive, i fattori psicologici, sociali e ambientali che lo circondano. Spesso la vecchiaia viene vissuta come una malattia, con rassegnazione e senza stimoli verso il mondo circostante, ci si chiude in sé stessi, si vive di ricordi e ci si ammala di depressione. Per evitare che si inneschi un quadro depressivo, è importante che ci sia qualcuno accanto alla persona anziana, in grado di circondarla di affetto e di considerazione.