Sono abbastanza soddisfatta di ciò che non sono ancora riuscita a fare,
ho lo spazio per truccarmi di sole e posso permettermi anche di sognare,
Vuoi salire da me posso farti vedere le infinite possibilità che ho da dare,
posso offrirti un tamarindo, giocare sporco, ma di politica non mi parlare,
serve di certo una nuova sinistra solo al mancino che si è troppo masturbato,
a me serve una sigaretta, un tramonto rosso e un momento scostumato.
Squilla, squillami ,o smartphone, come una cicala pazza all’imbrunire,
il mio telefonino è il luogo dove le catene di Sant’Antonio vanno a morire.
Vesto di latex e mi dipingo le labbra di rosso profondo prostituzione,
non alimento inutili polemiche per non ingrassare e avere un gran culone,
sono una donna determinata, che sa affrontare la vita ,dinamica e moderna,
ho una parolaccia per ogni occasione ,per quelle speciali una figura di merda.
Se basta una crisi per mandare a puttane tutto, vuol dire che la puttana era già stata pagata.
Io resto seduta finché la guerra tra le due metà del mio cervello si sarà al fine placata.
Mi guardo allo specchio con le tette soffocate da pizzi e ferretti,
pratico sesso sicuro evitando gli uomini e i loro tristi letti,
faccio spesso l’amore con gli occhi e talvolta indosso delle lunghe gonne,
sogno lo stress che renda la pelle liscia e invece niente, brufoli e Madonne…
ricordo almeno cento volte al giorno di non disturbare chi sta bene senza di me,
non vorrei invece faccio, non vorrei e invece devo, non posso cambiare, così è….
Vorrei salutare, abbracciare mandare qualcuno a fanculo, per partire e non tornare più,
ma da quando sono diventata donna scelgo quello che mi piace e non quello che è meglio,
come i bambini che litigano e poi giocano, perché in me la voglia è più forte dell’orgoglio….
( Francesca Amato)