Benedetto Fattori
Il qi gong taoista (prima parte)
2019-02-23 18:06:40
E’ molto antica nella tradizione del taoismo l’idea di preservare la salute e ricercare la longevità attraverso varie tecniche raggruppate sotto la formula “nutrire la vita” (yangsheng) o nutrire il Qi (yangqi). Di queste tecniche fanno parte, oltre alle regole generali per una vita sana ed equilibrata, tecniche respiratorie, ginniche, sessuali ed alchemiche sviluppate in base a millenarie tradizioni sciamaniche. L’obiettivo di tali pratiche non si limita al mantenimento della salute corporea: si tratta di ritrovare l’unione perduta con il Tao e questo è un processo che interessa l’uomo a tutti i livelli della sua esistenza: fisico, emotivo, spirituale. Il fatto che l’immortalità dell’anima necessiti della salute fisica (e viceversa) spiega il carattere organico ed olistico del pensiero cinese, secondo il quale corpo e mente, materia e spirito formano un insieme inseparabile. Questo concetto di immortalità è del tutto antitetico a quello occidentale. Nella tradizione occidentale, fondata sulla logica aristotelica e cartesiana, si crea una scissione fra corpo e spirito, con l’inevitabile conseguenza che le tecniche terapeutiche e di mantenimento della salute sono assai diverse dai metodi usati per raggiungere la salvezza dell’anima. La tradizione cinese invece unisce gli elementi animici e quelli corporei ed il Qi Gong è il miglior risultato di tale fusione. Il Qi Gong (letteralmente: lavoro sull’energia), infatti, è sia ginnastica energetica che meditazione e consiste in una concatenazione di tecniche (statiche e dinamiche) finalizzate allo sviluppo di tre aspetti:1) Postura (sviluppo dell’aspetto Jing: essenza, materia, struttura corporea);2) Respirazione (sviluppo dell’aspetto Qi: energia funzionale);3) Meditazione (sviluppo dell’aspetto Shen: energia psichica ed emotiva).Di conseguenza, il lavoro energetico, muscolare, respiratorio su questi tre aspetti è comunque, a prescindere dalle singole tecniche utilizzate, un lavoro sulle tre essenze energetiche Jing, Qi, Shen della persona. Descriviamo allora, in breve, cosa sono queste tre essenze.JING: il Jing è l’essenza, la struttura, la capacità ancestrale e riproduttiva della vita (il nostro DNA, il nostro progetto e corredo energetico) ed assolve e/o presiede alle seguenti funzioni: crescita, sviluppo, maturazione sessuale, fertilità, sistema immunitario, sistema riproduttivo e uro genitale, sistema nervoso (centrale e periferico), ossa, midollo osseo e spinale, denti, ogni aspetto della sessualità. Il Jing non è riproducibile, né coltivabile: può soltanto essere preservato. A tal fine è importante incrementare il Qi. Quest’ultimo è costituito dalle energie acquisite - dal cibo (Gu Qi), dalla respirazione (Tian Qi) - e dallo stile di vita e serve, in primis, ad avere le energie sufficienti a compiere le normali azioni quotidiane. Pertanto un corretto stile di vita, un corretto stile alimentare e la pratica del Qi Gong ci consentono di non intaccare le riserve del Jing. QI: il Qi è l’energia, il “soffio”, la capacita funzionale organica: in breve, la vitalità. La vitalità è il nutrimento senza il quale un organismo non può vivere. Viene assorbita dall’ambiente (ossigeno e cibo) e immagazzinata in profondità dagli organi e dai visceri, i metabolizzatori profondi che vengono da essa nutriti. Il Qi inoltre circola nei meridiani (o vasi), un’invisibile rete di canali energetici che avviluppa e pervade l’intero organismo e che connette gli organi ed i visceri con la periferia organica.SHEN: lo Shen è l’energia psichica ed animica, che è alla radice dell’essere vivo. Lo Shen è l’anima, lo spirito che si incarna e rappresenta quindi l’indole, la costituzione psicologica dell’individuo. Lo Shen risiede nei vari organi e scorre nel sangue.La disciplina del Qi Gong interagisce, regola e riequilibra tutti e tre queste essenze energetiche
Benedetto Fattori
I cinque elementi - Seconda (e ultima) parte
2019-02-23 17:44:27
Nella prima parte, avevamo visto le seguenti correlazioni fra elementi e organi del corpo umano: Legno=fegato-Fuoco=cuore-Terra=milza/pancreas-Metallo=polmone-Acqua=Reni Le caratteristiche principali di ciascun movimento sono : Legno: nascita, crescita, ascesa, dispiegamento, sblocco ed estensione Fuoco: riscalda, brucia, ascendeTerra: produce, genera, sostiene, distribuisce, riceve Metallo: pulizia, drenaggio, ritenzione Acqua: fredda, idrata, porta verso il basso. In questa seconda parte parliamo della legge di generazione (o produzione) e di quella di controllo. Ciclo di generazione e ciclo di controlloCiclo di generazione o produzioneOgni movimento genera il successivo (generazione madre-figlio)L---àF------àT------àM-------àA (A----àL)Il piccolo yang (legno/fegato) fa in modo che l’essenza (jing) che riposa nei reni possa essere proiettata verso l’esterno: con la forza dell’iniziativa, la creatività, il coraggio, il fegato mette in comunicazione il potenziale del rene con le espressioni vitali, motorie, intellettive ed emotive del fuoco/cuore (grande yang). Questi influssi energetici (Qi), una volta assorbiti, vengono condotti all’istanza centrale (terra/milza/pancreas), dove ha luogo la separazione fra impuro (che viene eliminato) e puro (che viene assimilato e trasformato). La terra filtra e trasforma non soltanto gli influssi fisici (es. cibo) ma anche i processi emotivi ed intellettuali. La terra, quindi, distribuisce la parte pura di questi influssi al piccolo yin (metallo/polmone), dove mescolandosi al Qi cosmico (ossigeno) formerà il Qi nutritivo (Ying Qi). Infine il movimento metallo (polmone) assorbe liquidi ed ossigeno e li invia al movimento acqua (rene). L’acqua/rene (grande yin) conferisce all’individuo l’essenza (jing), la base necessaria, lo sfondo fisico e caratteriale, il potenziale. Quanto finora descritto in termini energetici, è facilmente traducibile secondo il linguaggio della medicina occidentale: ad es. se l’energia del fegato ristagna e non muove il sangue attraverso la vena cava, il cuore non avrà sangue sufficiente e compariranno aritmie, palpitazioni ecc.; il Qi di cuore che nutre la milza/pancreas è la funzione per mezzo della quale il sangue, trasportato attraverso l’arteria gastrica, permette i processi digestivi; l’acqua che genera il legno non è altro che il processo attraverso cui lo yin (liquidi) del rene arricchiscono lo xue (sangue) depositato nel fegato ecc.Ciclo di controlloControllo o inibizione (nonno-nipote)L---àT---àA---àF---àM (M----àL)Per fisiologico controllo del movimento nonno (e dell’organo ad esso corrispondente) sul movimento nipote (ed organo relativo) si intende, in realtà, più una ripartizione di competenze fra di essi. Ad es. il fuoco (cuore) controlla il metallo (polmone) nel senso che entrambi sono strettamente collegati (cuore invia al polmone sangue venoso, non ossigenato, polmone restituisce sangue arterioso/ossigenato): il cuore governa il sangue ed il polmone il Qi (ossigeno, respirazione), Qi e sangue si assistono e nutrono a vicenda. L’acqua/rene controlla il fuoco/cuore:in ciò consiste, esemplificando, il processo di filtrazione ed escrezione delle tossine presenti nel sangue attraverso la diuresi.Patologie del ciclo di generazione:a) Eccesso: l’organo madre trasmette le patologie all’organo figlio (es. fuoco di fegato---àfuoco di cuore) b) Deficit: un organo con poca energia non può dare energia al figlio (es. milza in deficit non trasmette i liquidi al polmone: fenomeni di rinite, allergie ed altre patologie del sistema respiratorio rinvengono la loro eziologia in un’alimentazione squilibrata, ricca in dolci e alimenti freddi, che lede le fisiologiche funzioni della milza di estrarre dagli alimenti i liquidi e/o di sollevarli al polmone). Patologie del ciclo di controllo: a) Ribellione (mancanza o deficit di controllo) 1)quando il controllore è debole 2)quando il controllato è forte b) Iper inibizione 3) controllore troppo forte 4) controllato troppo debole
Benedetto Fattori
I cinque elementi - Prima parte
2019-02-23 10:32:17