Benedetto Fattori

Il corpo e le emozioni in medicina cinese - Seconda parte

2019-02-28 16:44:28

Negli ultimi tempi la medicina occidentale ha iniziato a mettere in discussione i propri fondamenti logici di matrice cartesiana - consistenti nella rigida separazione fra processi mentali e processi fisici - e a riconoscere la saggezza millenaria della medicina cinese, basata sull’inscindibile unità e sulla reciproca influenza fra psiche e soma. I ricercatori della PNEI hanno confermato le connessioni esistenti fra psiche, sistema nervoso e sistema immunitario. Tali connessioni sono stabilite grazie a i neuropeptidi, molecole della coscienza, sintetizzate in risposta a pensieri ed emozioni (un peptide è una sequenza di aminoacidi, l’elemento base della vita nel corpo): ne sono stati classificati più di sessanta, ognuno corrispondente ad un diverso stato emotivo! I neuropeptidi scorrono nel corpo esattamente come il Qi, portando informazioni dal e al cervello, al sistema nervoso, al corpo. Sensazioni fisiche come il dolore, la fame, il profumo di un fiore stimolano la produzione di neuropeptidi, cambiando così il nostro stato d’animo. Ci sono recettori di neuropeptidi in tutto il corpo, soprattutto negli intestini: questo può spiegare perché certe emozioni provochino un nodo allo stomaco o perché l’ansia inibisca la corretta digestione. L’attività dei neuropeptidi spiega anche come mai la respirazione abbia un importante influenza sullo stato d’animo. Il midollo allungato, che controlla la respirazione, è costellato di neuropeptidi e di recettori degli stessi. Le emozioni, quindi, agiscono direttamente sulla respirazione, disturbandola o rendendola più profonda. Ecco allora che il Qi Gong ed una respirazione corretta possono creare uno stato d’animo positivo, una sensazione di sicurezza e di vitalità che genera un robusto flusso di neuropeptidi (Qi) che promuovono salute e benessere. Ma vi è di più. La PNEI ha scoperto che ci sono recettori di neuropeptidi anche dulle cellule immunitarie (es. monociti, linfociti ecc.). Questo significa che qualsiasi emozione o stato d’animo, positivo o negativo, ha un influenza diretta sul sistema immunitario e quindi sulla salute. Ad esempio, se la persona prova la rabbia, il fegato sintetizza neuropeptidi della rabbia, cosicché alcune sostanze secrete da tale organo (leuchine, interleuchine citochine) potrebbero diventare esse stesse “belligeranti” e provocare danni alla salute (è stato dimostrato che un eccesso di tali sostanze è la causa di allergie e di alcune malattie autoimmuni). La pratica quotidiana, costante, del Qi Gong, essendo basata anzitutto su una respirazione lenta, profonda, silenziosa, consapevole, previene le malattie psicosomatiche. Ma cosa bisogna fare, invece, quando la malattia è già in atto, si tratti di semplice disarmonia energetica/funzionale o di vera e propria patologia psicosomatica? Nella terza e ultima parte, parlerò dell’approccio della medicina cinese a questa importante disfunzione...non mancate !

Benedetto Fattori

Il rapporto organi emozioni in medicina cinese - Prima parte

2019-02-28 11:59:58

Lo psichismo degli organi ed il collegamento organi - emozioni. Secondo la medicina tradizionale cinese, ogni organo ha una componente fisica/materiale (jing), una componente energetica (qi) ed una componente psichica/emotiva (shen). Quest’ultima viene definita “anima vegetativa” dalla tradizione taoista. Vediamo allora brevemente quali sono le anime vegetative dei singoli organi e in che misura una loro disarmonia possa provocare scompensi all’intero organismo secondo il rapporto psiche - soma.Shen del cuore (di origine celeste): assicura la corretta presenza mentale (consapevolezza), la coscienza, la lucidità, la serenità, l’allegria, l’equilibrio. In caso di eccesso: euforia maniacale, delirio, follia, agitazione, inquietudine, ebetudine. In caso di deficit: assenza mentale (crisi di assenza), mente, sguardo spenti, facilità al pianto e alla tristezza (spesso immotivati).Hun del fegato (di origine celeste): coraggio, progettualità, creatività, fantasia, estroversione, reattivita’, vigilanza. In caso di eccesso: collera, rabbia, violenza (verbale e fisica), mancanza di senso del pericolo, iper onirismo. In caso di deficit: frustrazione, depressione rabbiosa, istinto di autopunizione, collera implosivi, tendenza al masochismo.Yi della milza (di origine terrena): riflessione, proposito, intenzione, buon senso e capacita’ analitica e valutativa. In caso di eccesso: rimuginazione, razionalita’ eccessiva, ansia da rimuginazione, ossessione, fissità mentale. In caso di deficit: superficialità, incapacità di riflettere, persona sprovveduta, si agisce con leggerezza e avventatamente.Po del polmone (di origine terrena): è il contrappeso dello Hun. Il Po assicura l’istinto di sopravvivenza, l’introversione e l’autoconservazione, amore per se stessi, la percezione del proprio se, introspezione, la capacità di proteggersi e prendersi cura di se. Il Po garantisce l’accettazione della relazione con l’altro, ossia l’essere aperti e ricettivi alle altre persone quando vogliono entrare in relazione con noi; lo Hun, al contrario, garantisce il protagonismo e lo spirito di iniziativa nell’intraprendere relazioni con gli altri. In caso di eccesso: tristezza acuta, pianto fragoroso (con singhiozzi profondi), disperazione. In caso di deficit: depressione, facilità al pianto sommesso e depresso, tristezza cronica.Zhi dei reni (origine umana): è la volontà, la costanza, la determinazione, la capacità di portare a termine ciò che si è iniziato, ossia il proprio progetto di vita (ricordiamo che invece il fegato fa progetti a breve e medio termine). Siccome il rene, anche nell’aspetto psichico, può essere solo in deficit, in tal caso avremo: inconcludenza, tendenza alla paura e allo spavento, incostanza, iniziare 100 cose e non finirne una, dispersione, insicurezza, arrendevolezza, non voler vivere (dalla lieve depressione..fino alla tendenza suicida). Nella prossima parte parleremo di come la PNEI (psiconeuroimmunologia) abbia tracciato, da circa 20 anni, una mappa delle emozioni degli organi e come (soprendentemente) ciò confermi le antiche teorie dei Maestri di medicina cinese e qi gong; vedremo in seguito anche le metodiche di questi ultimi per curare le malattie psicosomatiche

Benedetto Fattori

Il corpo e le sue energie - Terza ed ultima parte

2019-02-27 08:26:44

A conclusione del tema sulla concezione energetica del corpo umano di estrazione taoista, che ha plasmato la medicina cinese (tradizionale e classica) nel corso dei II millenni successivi, occupiamoci adesso dello Shen, o spirito o psiche o anima. Lo spirito/ Shen è la forma di energia più sottile e immateriale; rappresenta l'insieme delle attività psichiche e spirituali dell'essere umano. Ed è ciò che distingue l'essere umano dall'animale. Ha una componente prenatale, che deriva dai genitori, e una postnatale che è una trasformazione o manifestazione dell'essenza/jing e dell’'energia/qi. È strettamente connesso con il Cuore, le cui energie – sangue e yin - lo ancorano e gli forniscono la 'residenza'. Per la medicina cinese lo spirito/shen è parte integrante del corpo; non è una entità separata da esso. La sua peculiarità è quella di essere una pertinenza propria del genere umano, che lo rende capace di auto trasformazione e di evoluzione da una consapevolezza basale, condivisa con il mondo animale fino ad una consapevolezza totale, raggiungibile percorrendo la via del Dao (ricerca spirituale non disgiunta dall'accettazione dell'essere figli della terra oltre che del cielo) e che culmina nel ri-conoscimento esistenziale della propria natura divina. La consapevolezza risiede non tanto nel cervello quanto nel Cuore e forse in ogni singola cellula del corpo. Shen conferisce vitalità al corpo e alla mente e costituisce la forza motrice della personalità prima e del vero sé poi.

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