Benedetto Fattori

L'alimentazione e le stagioni (seconda parte)

2019-03-17 11:29:45

In questa seconda parte, parliamo di come alimentarsi durante l'autunno e l'inverno. Secondo la tradizione cinese la dieta autunnale è mirata a tonificare il polmone e l’intestino crasso e a contrastare i residui dell’umidità lasciati dalla tarda estate. Useremo alimenti dolci per tonificare il Qi della Milza (madre del Polmone) e per stimolare il metabolismo dei liquidi; useremo cibi piccanti per stimolare il polmone nella sua funzione di distribuzione del Qi e dei liquidi. Sono preferibili cibi dalla natura neutra e tiepida/riscaldante. Il piccante si usa in caso di umidità (quindi all’inizio dell’autunno); qualora vi sia secchezza (in pieno autunno) useremo cibi dalla natura fresca (es. latticini, verdure ecc.). Sono preferibili le cotture che agiscono meglio su milza e polmone: bollito ed in umido. E’ controindicato l’eccesso di piccante (disperde il Qi di Polmone) ed il sapore amaro (drena troppo i liquidi). In caso di grave vuoto di Qi/Yang di Polmone: utilizzare il sapore acido.TristezzaQuesto stato emotivo trova il proprio corrispondente fisico in un vuoto di Qi di Cuore oppure in un vuoto (con stasi o senza) di Qi di Polmone. In entrambi i casi avremo problemi alla zhong Qi (energia toracica, piccola circolazione cardiopolmonare) con sintomi quali: stanchezza, sudorazione abbondante, tendenza a produrre catarro, fiato corto, prostrazione, senso di oppressione toracica, freddolosità, eccessiva introversione, pochissima voglia di parlare, occhi spenti. A seconda che l’origine sia cardiaca o polmonare agiremo in uno dei seguenti modi.Vuoto di Qi di Cuore: sapore salato e sapore dolce in modica quantità, a temperatura neutra o fresca.Vuoto di Qi di Polmone: sapore acido e sapore amaro in modica quantità (per portare i liquidi verso il rene e la vescica). Temperatura fresca (va a bersaglio sul movimento metallo).Stasi di Qi di Polmone: piccante fresco per disperdere (facendo attenzione a non esagerare con la quantità).InvernoLa dieta è mirata a rinforzare la forma di reni e vescica ed a contrastare il freddo, nonché a sostenere il Qi di reni e milza. Sapori: dolce e in misura minore, salato e piccante. Temperatura: tiepida/riscaldante, calda. Il sapore dolce è necessario per corroborare l’energia di tipo yang (quindi la wei qi, il nostro sistema immunitario più esterno, la nostra sentinella di guardia contro i patogeni) e quello salato per stimolare il Qi del Rene. Il piccante, d’altra parte, sblocca le stasi di Qi create dal freddo; inoltre agendo sul polmone, tale sapore nutre il rene. Evitare l’eccesso di sale (disperde troppo il Qi di reni e fa male al cuore) ed il dolce tossico (industriale).Paura, spavento, shockQuesti stati emotivi e altri ad essi equiparati – ansia, inquietudine, pessimismo, costante apprensione per il futuro ecc. – trovano il loro corrispondente fisico in un vuoto di Yin (soprattutto di rene) o in un fuoco di cuore o, spesso, in entrambi (compromissione dell’asse cuore-reni, max yang-max yin, il grande asse della vita). I sintomi più frequenti sono: palpitazioni, aritmia, sudorazione ai 5 cuori, insonnia, tachicardia, deficit della memoria, perdita di senso della realtà, acufeni, vertigini, capogiri, dolori e debolezza alla zona lombare e alle ginocchia, blocco o rigidità dorsale, incontinenza fecale ed urinaria, talvolta spermatorrea e leucorrea, turbe del mestruo, depressione organica e psichica (manca la voglia di vivere). Il fuoco di cuore, troppo intenso, non scende più a riscaldare e a muovere l’acqua dei reni (edemi alle gambe); lo shen non è più radicato nel jing e quest’ultimo, a lungo andare, viene distrutto (debolezza alle ossa, ai denti, ai midolli). Principi dietetici: assumere alimenti dal sapore salato (deve essere un salato che va a bersaglio sui reni, non sul cuore!), amaro e acido di natura fresca (per trattenere i liquidi, che la paura spinge a disperdere). Somministrare alimenti dalla natura fresca o neutra. Poiché la paura e lo shock danneggiano il jing, sono indicati tutti gli alimenti che tonificano il jing di rene, evitando quelli di natura calda.

Benedetto Fattori

L'alimentazione e le stagioni (prima parte)

2019-03-15 18:45:32

Primavera. Il problema della primavera è il vento (esterno ed interno). Il vento è a base yang, è brutale ed ha un evoluzione rapida. In primavera si rischiano i ristagni di liquidi ed umidità nelle parti basse del corpo (addome e gambe) proprio perché il vento porta tutta l’energia in alto. Il vento provoca tic, spasmi, contratture.Principi dietetici: cibi rinfrescanti, piccanti e un po’ dolci. Regolare il fegato con alimenti di natura neutra o lievemente acida; in caso di contratture aumentare i cibi dal sapore dolce. In caso di calore: piccante fresco/freddo (es. menta, ravanello). Non esagerare con i cibi acidi perché bloccano il Qi di fegato; non utilizzare cibi piccanti tiepidi o caldi perché portano verso l’alto il Qi di Fegato.ColleraLa collera può essere di due tipi, esplosiva o implosivi (cioè trattenuta).Collera esplosiva: stasi di Qi di fegato (che se peggiora diventa risalita yang di fegato). Ira, emotività esagerata, aggressività, violenza verbale e fisica.Collera implosiva: depressione del Qi di fegato, corrisponde al vuoto (e freddo) della colecisti. Persona timida che implode perché subisce sempre.Nel caso di collera esplosiva dobbiamo nutrire yin e xue con cibi freschi e un po’ dolci/acidi. Nel caso di collera trattenuta dobbiamo muovere il Qi di Fegato e tonificare il Xue. Somministreremo cibi piccanti e acidi dalla natura tiepida per muovere leggermente verso l’alto.EstateIn estate il fattore predominante è il calore, lo yang imperatore. Fattori e caratteristiche legate all’estate sono (in positivo ed in negativo): estroversione, entusiasmo, tachicardia, aumento di tachicardia, aumento della sudorazione, gola secca e desiderio di bere, gioia (anche eccessiva), ansia e tendenza a dormire di meno. L’aumento dello yang non significa maggior energia ma esaurimento dei liquidi yin e del sangue. Principi dietetici: non mangiare cibi riscaldanti o iper riscaldanti. Assumere prevalentemente cibi dal sapore amaro ed anche un po’ di cibi dal sapore acido (per trattenere i liquidi). Evitare i grassi perché creano umidità. Assumere il salato in misura moderata (trattiene i liquidi, ma se eccessivo danneggia la forma del cuore). Evitare l’alcool.Gioia eccessiva ed inquietudine Entrambe sono disarmonie legate al cuore ed al movimento fuoco. Con la gioia smodata si ride compulsivamente, si è super eccitati, si è completamente rivolti all’esterno, le energie non sono più tesaurizzate ma anzi si disperdono (lo yang consuma lo yin e poi si consuma a sua volta). L’inquietudine agita lo shen e consuma liquidi e sangue. Fuoco di cuore: rinfrescare il cuore e calmare lo shen assumendo sapori amari dalla natura fresca e fredda. Deficit di Yin di cuore: calmare lo shen e tonificare yin e sangue mediante sapori acidi freschi e amari freschi. Deficit Qi di Cuore: regolare lo shen e tonificare il Qi con sapori salati dalla natura neutra. Evitare tutto ciò che è piccante e tutto ciò che riscalda. Nel prossimo post parleremo dell'alimentazione nella quinta stagione, in autunno ed in inverno...

Benedetto Fattori

La forza interna (nei jing)

2019-03-07 11:56:49

La forza non deriva dalle capacità fisiche, ma da una volontà indomita.(Mahatma Gandhi). Le arti marziali tradizionali si distinguono in esterne (wai) ed interne (nei). All'origine degli stili interni vi è probabilmente la fusione tra le pratiche meditative del Buddismo e del Taoismo con quelle marziali preesistenti dei villaggi cinesi. La meditazione richiede, infatti, la ricerca di un equilibrio sia fisico che mentale, idea poi fatta propria da altre arti marziali che hanno posto il lavoro sul baricentro fisico proprio e dell'avversario al centro delle tecniche di difesa e di combattimento.I praticanti degli stili interni, infatti, perseguono il controllo totale e continuo del corpo che consente loro di passare con leggerezza da una tecnica all'altra, prima neutralizzando gli attacchi avversari attraverso la contrazione della propria energia per poi colpire espandendola.Per questo motivo vedendo combattere un vero praticante di stile interno non si nota mai l'applicazione di forze, ma solo una ridirezione di quella del suo avversario, senza mai tradire, nella propria espressione o atteggiamento, i reali intendimenti e senza mai mostrare affanno fisico. I loro movimenti, sempre rilassati e morbidi, sono inoltre ottenuti dalla partecipazione di tutta la persona: un pugno nasce dal terreno e passa attraverso il corpo, con piedi, gambe, anche e spalle che lavorano separatamente ma insieme per conseguire l'effetto ricercato.Essi cercano di conformarsi, cioè, ai principi universali che, secondo la filosofia orientale, sono all'origine di tutti i fenomeni naturali, ben concettualizzati nelle nozioni di tai ji (punto supremo in cui le forze si trasformano), wu xing (5 elementi), bagua (otto trigrammi), yi (cambiamento), qi, yin e yang, tao,...L'allenamento degli stili interni si fonda, così, sulla ricerca della: 1) immobilità, per conseguire lo stato di wu wei (non agire per meglio agire) ; 2) lentezza dei gesti, per ottenere l'unità tra corpo e spirito ; 3) rilassamento del corpo, per liberare le tensioni e permettere ai fluidi ed al respiro di circolare meglio elasticità e flessibilità di movimento, per coordinare i gesti dei piedi (terra), della testa (cielo) e delle mani 4) alternanza di pieno (durezza ed esplosività) con vuoto (distensione e rilassamento) 5) introspezione, per coltivare il corpo con lo yi.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24