Andrea Giusti
ACQUA PUBBLICA.? nei costi, negli utili.! Coldiretti: la rete idrica italiana è un colabrodo e fa perdere 1 litro di acqua su 2 --- Hanno problemi nell'erogazione oltre 2,7 milioni di famiglie italiane. Gli Enti di Gestione fanno poca manutenzione e pochissimi investimenti strutturali per “fare utili e dividendi”. Va da se che il disservizio aumenta mentre Governi ed Istituzioni preposte al controllo ed agli impegno contrattuali, nicchiano o si voltano dall’altra parte. Ci vorrebbe invece la forza di commissariare certi Enti inadempienti. L'Italia riesce a sprecare il 47,9% del acqua potabile per colpa di una rete idrica colabrodo e a pagarne le conseguenze sono 2,7 milioni di famiglie (il 10% del totale) che lamentano problemi nell'erogazione idrica lungo il territorio nazionale. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat, in riferimento al rapporto "Progress on drinking water", di Unicef e Organizzazione mondiale della sanità. Mentre nel mondo uno su tre non ha accesso all'acqua, in Italia il volume di acqua complessivamente prelevato per uso potabile, sottolinea la Coldiretti, è di 9,49 miliardi di metri cubi, per un volume giornaliero pro capite di 428 litri, il più alto nell'Unione europea. Tuttavia, poco meno della metà non raggiunge gli utenti finali a causa delle dispersioni di rete; uno spreco inaccettabile per un bene prezioso anche alla luce dei cambiamenti climatici che stanno modificando la distribuzione e l'intensità delle precipitazioni. Secondo la Coldiretti servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua e un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l'acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n'è poca. Gli agricoltori, conclude la Coldiretti, stanno facendo la loro parte con un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico. Il professore Vito Felice Uricchio direttore dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr (Irsa) è categorico: « GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRUTTURALI DEVONO ESSERE ESEGUITI OGNI ANNO, ATTRAVERSO UN SISTEMA PROGRAMMATO, CON RILEVAZIONI CONTINUE E COSTANTI. SE GLI ENTI DI GESTIONE HANNO DIFFICOLTÀ A INTERVENIRE PERCHÉ DEVONO FARE UTILI, BISOGNA RISCRIVERE LE REGOLE AFFINCHÉ GARANTISCANO LE MANUTENZIONI, E QUANDO IL DISSERVIZIO SUPERA DETERMINATI LIVELLI BISOGNA AVERE LA FORZA DI COMMISSARIARLI. NON È CONCEPIBILE AVERE UNA SITUAZIONE DEL GENERE ». LA RESPONSABILITÀ DEGLI ENTI GESTORI Acea è la multiutility partecipata al 51% dal comune di Roma, al 23% dal gruppo francese Suez e al 5% dal gruppo Caltagirone; nel 2017 ha chiuso i conti con 181 milioni di euro di utili. Acea gestisce la rete del comune di Roma e di Frosinone. Nel rapporto di Legambiente si legge che negli ultimi 6 anni la dispersione idrica nella capitale è passata dal 27% al 44,4%, mentre a Frosinone il dato è schizzato dal 39% al 75,4%. Se guardiamo alla città di Monza la perdita degli ultimi anni è stabile al 12%, perché Brianza Acque ha effettuato 100 riparazioni l’anno, su tubature che hanno un’età che va dai 40 ai 70 anni, e solo sulle dispersioni sta investendo 1,6 milioni di euro. In sostanza la decisione di mettere mano all’acquedotto per tappare i buchi è a discrezione del gestore, e per chi non lo fa…. NON È PREVISTA NESSUNA SANZIONE.?! 😈 http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/acqua/2019/06/18/coldiretti-rete-colabrodo-fa-perdere-1-litro-di-acqua-su-2_2ea8bb7e-7ff4-4fe0-b6e5-ba9706fc02c7.html
Andrea Giusti
Grazie: a chi ha saputo sorprendermi. A chi mi ha prestato una spalla. A chi mi ha teso una mano. A chi mi ha donato un abbraccio. A chi mi ha regalato un sorriso. A chi mi ha fatto sorridere. A chi mi ha fatto sentire oasi e non deserto. Grazie a chi mi ha restituito un sogno, colorando i miei giorni di sole e le mie notti di stelle ☀☀☀🌞🌞🌞🌹🌹🌹🌹🍀🍀🍀🍀🍀💪💪💪💪💪📣📣📣📣📣
Andrea Giusti
Mortadella Di Bologna
2019-07-02 10:57:24