Maria del Giudice
La seconda leggenda I fantasmi di San Giovanni a Teduccio che terrorizzano i passanti, San Giovanni a Teduccio: cosa accade ogni sera alle ore 20:30? Secondo alcune testimonianze, pare che proprio a quest’ora la fisionomia di una donna vestita di nero si aggiri per le stradine del centro. Possibile si tratti una fantasma? Secondo la credenza popolare si. Leggenda vuole che le strane figure avvistate siano quelle del fantasma di donna, di un destriero nero e di un fantasma bianco. Una donna e uno zoccolo, cosa avranno in comune? Il rumore che si crea per essere visti o almeno uditi dagli abitanti. Si narra che una donna alle ore 20: 30 di sera percorre le strade di San Giovanni a Teduccio lanciando ai passanti uno zoccolo che, una volta caduta a terra, produce un rumore infernale. Un tonfo, e poi la donna e lo zoccolo scompaiono in un lampo.Di sera, oltre la donna che lancia lo zoccolo, è possibile anche incontrare un destriero nero e mastodontico. A cavalcarlo è una donna, sembra giovane e con un bel corpo, ma il volto è totalmente oscurato dal buio. Si aggira velocemente per le vie, ed è a tratti ben visibile, ma bisogna essere fortunati per vederla, o sfortunati, a seconda dei punti di vista. Ma secondo gli antichi racconti, sembra esserci anche un terzo fantasma che è possibile incontrare tra le stradine di San Giovanni a Teduccio. Si presenta quasi sotto forma di nebbia; è totalmente bianco, ed ha una caratteristica ben precisa: annuisce con la testa. Si vede, quindi, questo movimento fulmineo di testa che, solo dopo qualche secondo, sparisce nella nebbia facendo perdere ogni traccia di sé.I fantasmi del Palazzo di Portici che beffano i passanti. Ecco la storia…Non è vero ma ci credo”. Questo è quello che pensano molte delle persone che si ritrovano a raccontarsi storie di spiriti e fantasmi in giro per le strade, storie che spaventano o che lasciano col dubbio anche quelli più scettici. Questa volta i protagonisti sono due bambini, per essere più precisi, i loro fantasmi. Siamo a Portici in una delle strade più trafficate dove un vecchio palazzo abbandonato sembra essere ancora abitato dai due sfortunati bambini che anni fa persero la vita.La causa della loro morte avvenuta a soli 7 anni, è legata ad un incendio provocato da loro stessi, che durante un gioco un po’ troppo pericoloso diedero fuoco all’intero stabile perdendo la vita inceneriti dalle fiamme e dal calore. Da quel momento, si racconta che i fantasmi dei due bambini, si divertono a spaventare i passanti lanciando oggetti e ridendo animatamente provocando di tanto in tanto lampi di luce nella casa abbandonata. Una storia incredibile che come al solito lascia pensare, crederci o no?
Maria del Giudice
Napoli segreta: fantasmi e leggende Fin dall’ antichità Napoli veniva considerata la culla dei misteri del mediterraneo. Segreti e storie insolite accompagnano da sempre la vita dei Napoletani. Dalle Storie di Fantasmi come il famosissimo “Munaciello” bellissima Maria D’ Avalos morta tragicamente per una fugace storia d’amore. Misteri come la liquefazione del Sangue di San Gennaro e i messaggi celati dietro la facciata del Gesù Nuovo sono le storie che vogliamo raccontarvi; senza però dimenticare gli Enigmi più seducenti di una città dai mille volti come la storia di Dracula, di Raimondo di Sangro o meglio conosciuto come il Principe di San Severo che con i suoi artefatti alchemici ha fatto impazzire mezzo mondo.. Palazzi, vicoli sotterranei, piazze e tanti altri luoghi sono da sempre il perfetto scenario per culti religiosi, dal “il Tesoro di San Gennaro” alla famosa “mano de D10S” che solo l’ironia e il cuore di un Napoletano potevano creare. Talismani magici, amuleti, coltelli insanguinati, orologi a guardia di segreti questo e molto altro ancora è ciò che narreremo:La strega del Vesuvio: l’urlo lancinante che terrorizza le pendici del vulcano, Quella della strega del Vesuvio è solo una delle tante leggende e fatti eccezionali che riguardano e rendono ancora più “magica” la città di Napoli.Questa storia è stata tramandata oralmente fino a giorni nostri e narra di una vicenda avvenuta nel 1858, dopo un’imponente eruzione del Vesuvio. Il fenomeno naturale fu molto violento. La lava che fuoriuscì fu talmente tanta che riempì il “Fosso Grande”, un antico ed invalicabile burrone, rendendo possibile il suo attraversamento a piedi, fatto prima di allora impossibile. La leggenda vuole che dopo la fuoriuscita magmatica del 1858, per qualche motivo oscuro, gli abitanti di tutta la zona vesuviana iniziarono a sentire un urlo terrificante. Un grido lacerante che sembrava essere emesso da una persona che stesse patendo una sofferenza indicibile. La quiete notturna di questi uomini divenne un ricordo dal momento in cui l’urlo si ripeteva puntale e sinistro tutte le notti. Terrorizzati e preoccupati alcuni contadini del posto decisero di unire le forze e di setacciare la zona per trovare la causa di quel grido che rendeva impossibile il loro sonno. Dopo aver perlustrato l’area capirono che la loro fatica era stata vana in quanto non trovarono nessuno e quindi non risolsero il problema. Frustrati dal fallimento della loro missione, fecero ritorno alle loro case in preda di una preoccupazione ancora maggiore, in quanto non si sapeva quale fosse l’origine di quell’urlo. Dopo un’attenta riflessione decisero di rivolgersi ad una fattucchiera che viveva alle pendici del Vesuvio, la “vecchia ‘e Mattavona”. La donna accolse la richiesta di aiuto di quegli uomini e si fece accompagnare nel luogo dove si sentiva con maggiore intensità quel lamento agghiacciante. Dopo aver pronunciato alcune formule arcaiche, incomprensibili per gli altri presenti, il terribile urlo cessò. Grazie a questo evento prodigioso fu di nuovo possibile dormire sonni tranquilli alle pendici del Vesuvio. In sostanza è questa fattucchiera la protagonista della nostra leggenda, lei è la strega del Vesuvio, anche se c’è da dire che non fu l’unica fattucchiera che nel corso del tempo aveva soggiornato nell’area vesuviana. Famosa è, infatti, “’A Ciaciona” di Ercolano ed un’altra vecchia maliarda sarebbe vissuta a Torre del Greco, conosciuta col nome di Donna Teresa.È interessante notare come questa leggenda sia stata ripresa sia dai fumetti di Topolino (infatti, la famosa strega Amelia vive proprio alle falde del Vesuvio ed ha i tratti tipici della donna mediterranea), che nel film d’animazione “Totò Sapore e la magica storia della pizza”, dove viene raccontata la storia di un giovane cantastorie napoletano vissuto alla metà del XVIII secolo. Nella trama è presente Vesuvia, un’entità stregonesca che vive all’interno del Vesuvio, completamente ricoperta di magma incandescente, che grazie ai suoi poteri è in grado di provocare eruzioni vulcaniche.La storia di Napoli
Maria del Giudice