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LA Gru di Danzica - Polonia, non potevo non descrivervi questa gru che è veramente imponente di fronte a me!

2018-07-19 16:22:06

è situata lungo il fiume Motlawa, è una gru in legno (la più grande tra le gru portuali dell’Europa medievale) costruita nel 1444. La sua funzione era quella di consentire lo sbarco delle merci e le operazioni di montaggio degli alberi navali. Il suo meccanismo interno, rimasto intatto fino ad oggi, è costituito da una grande ruota in legno, azionata con la forza delle gambe. Oggi la grande torre in legno è una delle attrazioni turistiche più famose di Danzica.

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DANZICA-POLONIA, qui con l'ordine di attacco Y = 1.9.4.45,ebbe inizio la prima guerra mondiale l'1 settembre 1938 alle ore 4.45

2018-07-19 14:39:53

Vi ho scattato questa foto perché rappresenta Danzica alla fine del conflitto mondiale, completamente distrutta, oggi è al massimo splendore! Che cosa accadde a Danzica il 1° settembre 1939? Alle 4,45 del mattino scattò il «Fall Weiss», il piano bianco. La corazzata Schleswig-Holstein, giunta a Danzica il giorno prima in finta visita di cortesia, aprì il fuoco contro un deposito militare polacco sulla penisola fortificata di Westerplatte, alle porte di Danzica. L’ordine d’attacco era stato comunicato da Berlino alle 17 del giorno precedente con una formula: Y = 1.9.4.45 (i riferimenti sono al giorno, al mese e all’ora). La battaglia che ne seguì diede il via all’invasione della Polonia e alla seconda guerra mondiale. Il «Blitzkrieg», la guerra lampo, piegò rapidamente il Paese: il 1° ottobre era completamente occupato. Anche perché il 17 settembre l’Unione Sovietica attaccò da Est, rompendo unilateralmente il patto di non aggressione firmato con Varsavia nel 1932 e rinnovato nel novembre 1938. Ma per sette giorni i 182 soldati della guarnigione polacca tennero testa agli oltre 3000 tedeschi che, dopo le prime cannonate sparate dalla vecchia corazzata, attaccarono in forze dal mare, da terra e dal cielo. Nel dopoguerra decine di scuole e navi polacche sono state intitolate agli «Eroi di Westerplatte». Perché la Seconda Guerra Mondiale scoppiò proprio lì? Perché la città riassumeva secoli di tensioni fra Polonia e mondo germanico, e univa motivazioni simboliche e tattico-strategiche. Per limitarci al Novecento: il Trattato di Versailles, che nel 1919 ridisegnò gli assetti europei dopo la prima guerra mondiale, creò la Libera città di Danzica (Danzig in tedesco, Gdansk in polacco, dalla comune origine latina di Gedanum). La città, divisa dalla Repubblica di Weimar, fu posta sotto la «protezione» della Società delle Nazioni ma doveva essere rappresentata all’estero dalla Polonia. All’origine della decisione c’erano due obiettivi: consentire ai polacchi di utilizzarla come porto principale, ed evitare la subordinazione della popolazione tedesca (in stragrande maggioranza) al governo polacco. Lo stesso trattato istituì il Corridoio di Danzica, che comprendeva tra l’altro anche la penisola di Westerplatte, e separava la Germania dalla Prussia orientale per dare alla Polonia uno sbocco al Baltico. Hitler attaccò la città per «ricongiungerla alla madrepatria tedesca»? La realtà è diversa dalla rappresentazione che ne fece la propaganda nazista. Il 23 agosto 1939 Germania e Urss firmarono a Mosca un patto di non aggressione, noto come patto Ribbentrop-Molotov (dal nome dei due ministri degli Esteri), che definiva fra l’altro le rispettive zone di influenza. Un protocollo segreto stabiliva, in particolare, la spartizione del territorio polacco dopo l’attacco che sarebbe scattato di lì a poche settimane. Per la Germania, dopo il successo della Conferenza di Monaco che nel settembre del 1938 aveva dato via libera all’annessione della Cecoslovacchia con il consenso di Francia e Gran Bretagna, si trattava di un nuovo importante passo verso la conquista di quello «spazio vitale» (Lebensraum) nell’Europa dell’Est, teorizzata da Hitler già dagli Anni Venti.

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Sono al FAHRENEHEIT a Danzica, locale famoso che prende il nome dal celebre fisico nato qui, quello che volevo farvi notare

2018-07-19 08:47:33

sono le cisterne di birra TYSCHIE polacca sulla destra, che vengono messe nei locali altovendenti di birra, le quali permettono di avere un prodotto fresco e con poca anidride carbonica aggiunta, quasi " birra a caduta".

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