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Die Welt der DDR - Il mondo della DDR - Museo privato a Dresda che espone cimeli del periodo della " cortina di ferro"!!!

2018-06-27 16:13:23

Ecco cosa rimaneva a livello di volume di una automobile Trabant una volta demolita e compressa! Cenni storici: Dissidenti Nonostante la distensione, il regime di Honecker rimase legato ad un socialismo di stampo sovietico e continuò a mantenere una politica decisamente repressiva nei confronti dei dissidenti. Nonostante ciò, un gruppo di intellettuali critici nei confronti del marxismo spinse dall'interno del SED per una maggiore democratizzazione del Paese. Tra loro vi era il poeta e cantante Wolf Biermann, che insieme a Robert Havemann guidò un circolo di artisti e scrittori impegnati nella richiesta di riforme democratiche. Biermann venne espulso dalla Germania Est nel novembre 1976 con l'accusa di attività sovversive. In seguito a questo avvenimento, il gruppo dirigente del SED sanzionò più di un centinaio di intellettuali dissidenti. Nonostante la linea di condotta del governo, gli scrittori della Germania Est iniziarono a pubblicare articoli sulla stampa e i periodici letterari della controparte occidentale. L'esempio più importante di questo movimento è Die Alternative di Rudolf Bahro, che fu pubblicato nella Germania Ovest durante l'agosto 1977. La pubblicazione portò all'arresto dell'autore, al suo imprigionamento e alla successiva espulsione in Germania Ovest. Alla fine dello stesso anno, un manifesto della Lega dei Comunisti Democratici Tedeschi apparve sul settimanale Der Spiegel, pubblicato in Germania Ovest. Questo organismo, verosimilmente costituito da funzionari di medio e alto rango del SED, chiedeva riforme democratiche in vista di una futura riunificazione. Anche dopo un esodo di artisti in segno di protesta per l'espulsione di Biermann, il SED non modificò la linea dura contro i dissidenti. Lo Stato colpì la letteratura, uno dei pochi sbocchi per l'opposizione nonconformista all'interno della DDR, con censura e attacchi ideologici. Questa politica condusse ad un ulteriore esodo di artisti, che durò fino al 1981. E anche la Chiesa luterana si schierò apertamente contro il regime. Ma nonostante nel biennio 1980-81 il regime avesse intensificato la sua censura contro le pubblicazioni della chiesa in risposta al sostegno rivolto dai luterani alla Solidarność polacca, il governo mantenne quasi sempre un atteggiamento flessibile nei confronti della chiesa. La consacrazione, nel maggio 1981, di un edificio sacro a Eisenhüttenstadt, che secondo l'élite del SED non avrebbe potuto essere costruito in quanto la città era definita socialista, dimostrò questa flessibilità.

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2018-06-27 16:06:57

Vacanze con tenda sul tetto di una Trabant! Identità della DDR Fin dalla sua nascita, la neo-formata DDR tentò di definire la propria identità autonoma. A causa dell'orrore marxista nei confronti della Prussia, il SED esplicitò la non continuità tra la Germania Est e l'impero prussiano. Il partito distrusse i manieri degli junker, demolì lo Stadtschloss di Berlino e rimosse la statua equestre di Federico il Grande. Invece il SED mise l'accento sull'eredità progressista insita nella storia tedesca, compreso il ruolo giocato da Thomas Muentzer nella Guerra dei Contadini e l'azione degli eroi della lotta di classe nell'ambito dell'industrializzazione prussiana. Come risultato del nono Congresso del Partito nel maggio 1976, la Germania Est dopo il 1976/77 considerò la sua storia come l'essenza di tutta la storia tedesca, entro la quale il vicino occidentale rappresentava solo un episodio. Questo permise al SED di rivendicare una continuità con personaggi riformisti del calibro di Karl Freiherr von Stein, Karl August von Hardenberg, Wilhelm von Humboldt e Gerhard von Scharnhorst. Contemporaneamente la statua di Federico il Grande venne ricollocata bene in vista all'interno del paesaggio urbano di Berlino Est. I riferimenti nei discorsi di Honecker al re prussiano riflettono il revisionismo rispetto alla Prussia della politica ufficiale della Germania Est; tale atteggiamento includeva anche Otto von Bismarck e il gruppo resistente della Banda Rossa. Il SED rivendicò anche il precedentemente vituperato Martin Lutero e gli organizzatori della Lega di Spartaco, Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg.

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2018-06-27 11:55:19

Cyclette da camera! La RDT venne proclamata nel settore sovietico di Berlino il 7 ottobre 1949, come reazione alla proclamazione unilaterale della Repubblica Federale di Germania con cui il blocco occidentale sancì l'inizio della divisione della Germania. Nel 1953 una rivolta cominciata da rivendicazioni economiche operaie cercò di rovesciare il governo, il quale però rimase ben saldo. Nel 1957 la RDT venne riconosciuta dall'URSS e dichiarata pienamente sovrana, ma truppe sovietiche vi rimasero stanziate, in base agli accordi della Conferenza di Potsdam, con la motivazione di proteggere la nazione dalla minaccia statunitense durante la guerra fredda.

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