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Ed eccomi entrare in Olanda nella parte orientale e precisamente ho appena superato Hengelo vicino a Enschede!!!

2018-08-12 07:58:54

L’Olanda è il Paese in cui andare a vivere ed essere felici Si lavora solo mezza giornata e poi ci si dedica allo sport. Parola di Huffington Post Quando si tratta di belle notizie, l’Olanda si trova spesso ai primi posti delle classifiche mondiali. Specialmente quelle relative alla felicità e al quieto vivere. Dato che è tra Paesi più felici del mondo, il motivo di questa felicità potrebbe essere dovuto ai ritmi di lavoro. “Ammazzarsi di fatica non premia”, dice l’Huffington Post “molto meglio l’opzione del contratto part time”. A rivelare il risultato di uno studio è stato l’Economist. Secondo le statistiche condotte nei diversi Paesi europei, la scelta di non superare le 36 ore di lavoro, comune al 26,8% degli uomini olandesi e al 76,6 delle donne, è un vero toccasana. Peccato che l’Olanda sia un caso isolato: in Europa, in media, le cose vanno in modo ben diverso, con una media di lavoratori part time pari all’8,7% degli uomini e al 32,2 % delle donne. Tra i motivi di questa diversità, in particolare femminile, c’è il fatto che l’Olanda non si è trovata alle prese con le due guerre mondiali. Le donne non hanno avuto bisogno di entrare nel mondo del lavoro se non tardi e a un ritmo più moderato. Tra gli altri motivi si individuano anche il ruolo dei valori cristiani che ha spinto le mamme ad accudire i figli e a rimanere a casa e la ricchezza economica, che non ha reso indispensabile il doppio stipendio in famiglia. Anche quando il lavoro femminile è decollato, in Olanda non è mai stato troppo pesante. Una legge entrata in vigore nel 2000 ha dato la possibilità a mamme e papà olandesi di preferire il lavoro part time. Una pratica molto diffusa e per nulla discriminata in Olanda. Orario ridotto significa anche avere più tempo libero da dedicare ad altre attività: prima fra tutte lo sport. Nei Paesi Bassi, infatti, il 53% degli adulti si allena almeno quattro volte la settimana e, secondo la British Heart Foundation, fare movimento aiuta la salute e, di conseguenza, induce al sorriso. Giusto per fare un confronto, gli italiani risultano in terzultima posizione nella stessa classifica. Noi siamo quindi più lavoratori, ma anche più sedentari, pertanto anche meno felici.

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E qui al nord della Germania sopra Amburgo, ho raggiunto i miei 2.000 km in bicicletta, attraversando in solitaria

2018-08-11 08:59:34

il Friuli, l'Austria, Germania, Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Svezia, Danimarca, Estonia (aereo), Danimarca, Germania.. L' avventura prosegue con determinazione, ancora per un po' di giorni, in direzione dell'Olanda prima di rientrare in aereo da Eindhoven!!!

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Sono a Große Freiheit & Reeperbahn, la famosissima zona a luci rosse ad Amburgo, zona serale più trasgressiva della città!!!!

2018-08-10 13:03:32

Se guardate sulla vostra destra, sopra la scritta Dolly, vedrete con tutta naturalezza una ragazza in reggiseno che cerca di attrarre dei clienti dalla finestra aperta! La Reeperbahn è la famosissima strada di Amburgo situata nel quartiere di St. Pauli: rappresenta il centro del quartiere a luci rosse e dunque della vita notturna più trasgressiva della città. Lungo la Reeperbahn non si trovano solamente locali di striptease o sexy shop ma anche ristoranti, nightclub, pub, locali dove bere qualcosa, ascoltare musica live e ballare, come l’Academy, il Molly Malone Pub e la celebre discoteca Docks. Diciamo che le prostitute si concentrano nella Herbertstraße, una via in cui è concesso entrare solo agli uomini e dove ci si sono le case di appuntamenti con tanto di vetrine, dove si esibiscono le ragazze. La Reeperbahn e i suoi dintorni ospitano anche il St. Pauli Theater, l'Operettenhaus e il Casinò Reeperbahn. Inoltre nella vicina Große Freiheit ci sono club che divennero famosi negli anni Sessanta per la loro scena musicale: qui infatti suonarono i Beatles all’inizio della loro carriera: Il periodo dei Beatles di Amburgo (1960-1962) Ad Amburgo iniziò una vera trasformazione: costretti dall'esigente titolare dell'Indra, il locale dove si esibivano (al numero 64 di Große Freiheit, una laterale della Reeperbahn, la via a luci rosse del quartiere di St. Pauli) a lunghe esibizioni in cui dovevano produrre il massimo volume, la loro musica acquistò potenza e consapevolezza.In quel periodo si formarono lo stile e il repertorio che avrebbero caratterizzato i primi anni della loro attività e secondo una teoria, successivamente contraddetta dall'interessato, iniziò a emergere la volontà di Paul di prendere il posto di Stuart al basso. La prima volta che il gruppo si esibì con un contratto a nome "The Beatles" fu proprio ad Amburgo, il 17 agosto 1960.

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