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Vista da fuori della mia cabina, si dalla mia cabina, perché qui a Stettino ( PL) ho voluto provare l'esperienza di alloggiare

2018-07-08 10:52:23

su una imbarcazione di una certa grandezza: la " LADOGA" ormeggiata su il fiume Oder nel pieno centro.della città!! Mi sembra di essere in crociera, grande esperienza!!! Cenni storici della Polonia: L'era di Gierek (1970–1980) Gierek, come Gomułka nel 1956, salì al potere con promesse che sarebbero state differenti: aumento dei salari, stabilità dei prezzi e maggiore libertà di parola; per quanto riguardava i responsabili delle violenze a Gdynia ed altrove sarebbero stati puniti. Anche se i polacchi erano molto più cinici di quanto lo fossero stati nel 1956, Gierek era considerato una persona onesta e con buone intenzioni. Le sue promesse gli diedero tempo per creare un nuovo programma economico, basato su larga scala sui prestiti in denaro dall'ovest, soprattutto dagli Stati Uniti e dalla Repubblica Federale di Germania, con la scopo di acquistare alcune tecnologie che avrebbero aggiornato la produzione polacca di merce da esportare. Questo massiccio ricorso al prestito, stimato su un totale di 10 miliardi di dollari, che furono utilizzati per trasformare e modernizzare l'industria polacca ed importare beni di consumo al fine di incentivare il lavoro dei lavoratori.[20] I successivi quattro anni in Polonia si sperimentò un forte incremento degli standard di vita. Nel 1975 la Polonia, come la maggior parte degli altri Paesi europei, firmò gli Accordi di Helsinki e divenne membro dell'OSCE, la cui creazione segnò un nuovo stato nella distensione tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Nonostante il regime avesse affermato di avere attuato le libertà menzionate negli accordi, non ci furono in realtà molti cambiamenti. Tuttavia i polacchi diventavano sempre più consci dei diritti a loro negati. Siccome il governo divenne sempre più incapace di farsi prestare denaro dall'estero, non ebbe alternative che aumentare i prezzi, in particolare di quelli delle derrate alimentari. Il governo polacco era timoroso di far scatenare le rivolte operaie come nel 1970, così decise di tenere i prezzi fermi ai livelli del 1970, piuttosto di farli aumentare con gradualità. Nel giugno del 1976, sotto pressione dei creditori occidentali, il governo introdusse gli aumenti dei prezzi: il burro del 33%, la carne del 70%, lo zucchero del 100%. Il risultato fu un'immediata ondata di scioperi in tutto il paese, con dimostrazioni violente e saccheggi a Płock e a Radom. Gierek tornò sui suoi passi, facendo dimettere il primo ministro Piotr Jaroszewicz e revocando gli aumenti dei prezzi. Questo atto indebolì economicamente e politicamente il governo. Le agitazioni del 1976 e i successivi arresti di lavoratori militanti, condussero alla strenua opposizione al regime comunista da parte degli intellettuali e dei lavoratori. Un gruppo di intellettuali, capeggiati da Jacek Kuroń e Adam Michnik, fondarono il Komitet Obrony Robotników (KOR). Inizialmente il compito che si prefigurava il KOR era semplicemente quello di assistere i lavoratori dalle repressioni del 1976, ma subito dopo divenne un gruppo di resistenza. Con la nascita del KOR gli intellettuali accettarono la leadership della classe lavoratrice. Questi eventi portarono a una maggiore attivismo da parte di alcuni intellettuali polacchi contro il fallimentare governo di Gierek. In questo periodo si formarono nuovi gruppi di opposizione, i quali tentarono di resistere al regime, denunciando la violazione della costituzione e delle leggi polacche. Verso la fine degli anni settanta l'opposizione al regime si stava rafforzando, tuttavia il governo non tentò la via della repressione. Gierek era interessato solamente a conquistare la simpatia dei lavoratori insoddisfatti e a convincere l'Unione Sovietica che la Polonia era un alleato fedele. Il centro dei problemi per Gierek non era l'opposizione interna, bensì l'alleanza con l'URSS. Dopo la dottrina Breznev, e tenendo presente la posizione strategica della Polonia tra l'URSS e la Germania, i sovietici non avrebbero mai permesso che la Polonia intraprendesse un percorso di autonomia dal controllo sovietico, come fecero la Jugoslavia e la Romania!

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Finalmente a Szczecin (Stettino) - Polonia - questa foto l'ho scattata al mio arrivo, non potevo perdermi questa inquadratura!

2018-07-07 18:47:04

Stettino (in polacco: Szczecin, in casciubo: Szczecëno, in tedesco: Stettin, in latino: Stettinum) è una città di 411 900 abitanti della Polonia nord-occidentale, capoluogo del voivodato della Pomerania Occidentale. La città è, per popolazione, la settima più grande del paese e il secondo porto più grande della Polonia. La città è anche un centro culturale con una serie di teatri, musei e spazi per eventi. Stettino si trova nello storico territorio della Pomerania, circa 120 km a nordest di Berlino sul fiume Oder, a sud della laguna di Stettino e della baia della Pomerania. La città è circondata da tre boschi: Wkrzańska da nord, Bukowa a sud e Goleniowska da est e da molteplici canali dello stesso Odra e laghi di media e piccola grandezza. Nel medioevo la città era un fiorente centro commerciale e la capitale della Pomerania sotto la dinastia slava Grifoni. Il loro castello è sopravvissuto al presente. Quindi Stettino fu conquistato dalla Svezia e successivamente dalla Prussia. A Stettino vennero stipulati quattro storici trattati: la pace di Stettino, firmata nel 1570, che mise fine alla Guerra nordica dei sette anni tra Svezia, Danimarca e Lubecca; il trattato di Stettino del 1630, che stabilì le condizioni per l'ingresso del ducato di Pomerania nella sfera politico-militare svedese nel corso della guerra dei trent'anni; il trattato di Stettino del 1653, che pose termine alla controversia territoriale fra Svezia e Brandeburgo per la spartizione della Pomerania. il trattato di Stettino del 1715, che sancì la partecipazione della Prussia e dell'Elettorato di Hannover contro l'Impero svedese nella Grande guerra del nord. Dopo la seconda guerra mondiale, la città era di nuovo in Polonia. Si tratta di una frase d'autore che fu pronunciata da Winston Churchill in un lungo discorso tenuto il 5 marzo 1946 a Fulton, nel Missouri (Usa): [1][2]: « Diamo il benvenuto alla Russia nel suo giusto posto tra le più grandi Nazioni del mondo. Siamo lieti di vederne la bandiera sui mari. Soprattutto, siamo lieti che abbiano luogo frequenti e sempre più intensi contatti tra il popolo russo e i nostri popoli. È tuttavia mio dovere prospettarvi determinate realtà dell'attuale situazione in Europa. Da Stettino nel Baltico a Trieste nell'Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente. Dietro quella linea giacciono tutte le capitali dei vecchi stati dell'Europa Centrale e Orientale. Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sofia; tutte queste famose città e le popolazioni attorno a esse, giacciono in quella che devo chiamare sfera Sovietica, e sono tutte soggette, in un modo o nell'altro, non solo all'influenza Sovietica ma anche a un'altissima e in alcuni casi crescente forma di controllo da Mosca. »

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Uno degli innumerevoli canali navigabili che ho incontrato pedalando nel nord Europa, una grande risorsa economica ed ecologica!

2018-07-07 11:35:49

Trasporto fluviale La rinascita del trasporto fluviale Il "possente" Mississippi negli Stati Uniti, il Rio Magdalena in Colombia, il Rio delle Amazzoni in Brasile ed il progetto Hydrovia in Argentina e Paraguay, sono i fiumi che vengono in mente quando si pensa all'uso commerciale di alcune delle più note idrovie interne esistenti e potenziali del mondo. L'Europa, naturalmente, con la sua rete di idrovie quali il Reno, l'Elba ed i vari canali, da lungo tempo domina lo scenario globale delle idrovie interne. E con l'Unione Europea determinata a ridurre il numero di veicoli stradali diversificando il trasporto di merci mediante il dirottamento verso l'acqua e la rotaia, molto è stato scritto e dibattuto circa le idrovie interne del continente e le loro diverse utilizzazioni. In ambito europeo, sebbene i porti del Mare del Nord siano dominati dal trasporto marittimo, il trasporto fluviale è molto importante. Infatti, i Paesi Bassi rappresentano la nazione idroviaria più importante d'Europa, per lo più in ragione della presenza del Reno. Sebbene grossi quantitativi di merci vengano consegnati da navi adibite al trasporto marittimo, una buona parte di essi viene successivamente imbarcata alla volta delle destinazioni finali situate giù nel cuore dell'Europa dai due principali porti del paese, Rotterdam ed Amsterdam.

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