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Stavo dimenticando questo SPECIAL POST sulla città di Tallin: VI Palazzo Lenin di Cultura e Sport!!

2018-08-01 19:52:23

E nella foto il Team Friulano alla scoperta di Tallinn!!! Curiosita' sulla storia del palazzo: le Olimpiadi estive del 1980 furono ospitate a Mosca nel 1980. Poiché l'entroterra di Mosca non aveva un luogo adatto in cui organizzare l' evento velico, questo compito cadde a Tallinn , la capitale dell'ex SSR estone . [1] Oltre alla sede principale per l'evento velico, il Pirita Yachting Center, molti altri impianti sportivi e di intrattenimento sono stati costruiti durante i preparativi per le Olimpiadi. [2] Uno di questi era "VI Lenin Palace of Culture and Sport", che fu in seguito ribattezzato con il suo nome attuale: Linnahall. [3] Una grande struttura in cemento armato, gli architetti di Linnahall sono Raine Karp e Riina Altmäe. La sala del ghiaccio della sede è stata chiusa nel 2009 e la sala concerti è stata chiusa nel 2010. La città ha cercato investitori dal 2009 al 2015 e nel 2015 il consiglio comunale di Tallinn ha deciso di rinnovare Linnahall. Analisi da parte di esperti, descrizione del progetto, approvvigionamento per i servizi di progettazione e costruzione iniziata nel 2015 e dovrebbe essere completata nel 2017. Il rinnovamento e la costruzione sono previsti per il 2018-2019 e programmati per riaprire nel 2019. Tutto ciò è indicato su un cartello fuori dalla sala.

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"Conversazione tra un padre e un figlio realmente avvenuta intorno al 2035.😀

2018-08-01 16:49:34

Figlio: Papà, una curiosità, ma quel pezzo di carta colorata che collezioni dentro la bacheca nel salone cos'è? Padre: Figliolo, si chiama banconota, è il denaro che utilizzavamo prima delle criptovalute. Figlio: ma seriamente? Quindi vorresti dirmi che per pagare un caffè al bar vi scambiavate dei pezzetti di carta? Padre: si figliolo e anche delle monetine metalliche. Figlio: non era scomodo? Pagare un caffè con una banconota da 20€? Ad ogni cliente, il barista doveva dare il resto. Non ne capisco il senso. Padre: ......... Figlio: poi dei pezzetti di carta non sono facilmente falsificabili? Padre: .......... Figlio: papà scusa, ma poi dove li tenevate tutti questi pezzi di carta, non erano ingombranti? Padre: si, infatti li depositavamo nelle banche e quando ne avevamo bisogno andavamo a prelevarli. Figlio: che cosa assurda papà... Padre: si figliolo pensandoci bene era assurdo, pagavamo per tenere i soldi in banca, per trasferirli, per prelevarli e con molti limiti. Se la banca falliva perdavamo tutti i soldi. Lo Stato poteva bloccarci il conto o sottrarci i soldi senza il nostro consenso. Inoltre ci imponeva dei limiti sia sui prelievi che sugli acquisti in contanti. Per aprire un conto corrente dovevi andare in banca e non tutti potevano aprirlo, miliardi di persone erano escluse dai servizi finanziari basilari, sopratutto nei Paesi del sud del Mondo. Sai figliolo mi ricordo di gente che faceva la fila per diverse ore per ritirare i propri soldi. Che brutti tempi. Figlio: sono senza parole, eravate dei cavernicoli papà. Padre: ......... "

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Citta' libera di Christiania ( Copenaghen ) qui vedete un esempio di casa che potrete trovare all'interno di questa area!!

2018-08-01 14:26:13

Da quartiere militare… Christiania copre un’area di 34 ettari (0,34 chilometri quadrati) e si trova tra la lunga via Refshalevej e le due sponde del canale Stadsgraven. Questa “porzione” del quartiere di Christianshavn era un tempo una zona militare. Le casermette e i magazzini abbandonati di Bådsmandsstræde che gli anarchici hanno rivendicato come propri – e che vedrete dipinti in colori sgargianti e ricoperti di bellissimi murales e graffiti – appartenevano all’esercito danese, che aveva qui un deposito di artiglieria, già dismessa ai tempi dell’occupazione. a insediamento hippie ...Quando il movimento squatter negli anni Settanta entra a Christiania e fonda la “città libera”, dà vita ad una comunità autogestita che si ispira a valori di libertà, condivisione, pace. Ripulisce le strutture, rendendole abitabili, cura gli spazi verdi, si organizza in piccole unità autonome, allestisce eventi, concerti, rappresentazioni teatrali e partecipa alle manifestazioni cittadine per i diritti. Soprattutto, si configura come luogo aperto e accogliente, cosa di cui vi renderete conto attraversando le stradine e incontrando i suoi abitanti. Status e assetto economico Stato autoproclamato, Christiania è dotata di servizi quali poste, posto di primo soccorso, scuole dell’infanzia e asili, ludoteche; ci sono organi di governo come l’Assemblea comune, la commissione economica, quella delle case… Sin dall’inizio dell’esperienza comunitaria, i cittadini hanno condiviso la scelta di pagare le tasse al comune di Copenhagen e allo Stato danese e di sobbarcarsi i costi del consumo di elettricità, acqua, cura dei giardini, raccolta rifiuti e uffici pubblici. Come visitatori, siete invitati a rispettare la raccolta differenziata, a lasciare puliti gli spazi comuni e a utilizzare i servizi igienici pubblici. Non mancano regole, divieti e buone norme da rispettare, che gli abitanti di Christiania hanno stabilito attraverso un processo democratico di confronto e condivisione. Niente auto, l’abbiamo già detto, e sono bandite, inoltre, le armi e le droghe pesanti, pena l’espulsione dal territorio. Ai turisti si chiede di rispettare la privacy dei residenti e di non disturbare gli animali: se desiderate fare delle foto ricordo, fatelo con discrezione e chiedete il permesso prima di scattare. Un ultimo cenno al contesto culturale in cui è nato e si è sviluppato l’esperimento sociale di Christiania, noto in tutta Europa, se non nel mondo intero. Alle spalle di questa esperienza ancora in evoluzione ci sono l’utopia dell’autogoverno democratico e della partecipazione consapevole alla vita della comunità, che potrete approfondire nello spazio chiamato Utopiske horisonter dove si parla si parla di futuro, di economia rispettosa dell’ambiente, sviluppo democratico e nuovi lavori.

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