Quanto è importante conoscere le lingue oggi?
Un diploma o una laura ed un lavoro in banca. Questo era il sogno della mia generazione, fine anni '50 inizio anni "60. Siamo stati la generazione più fortunata. Abbiamo vissuto gli anni migliori dopo la ricostruzione post bellica e abbiamo posto le basi per lo sviluppo tecnologico. PC, cellulari ecc finché siamo stati bambini non esistevano. Chi si ricorda le file alle cabine telefoniche con i gettoni in mano per chiamare a casa dicendo che rientravamo tardi? . Poi il mondo è cambiato. La tecnologia ha annullato le distanze, e, se da un lato ci ha permesso di imparare molte cose, dall'altro ci ha sempre più isolato, ha distrutto il dialogo generazionale ed aumentato l'isolamento personale, e, purtroppo anche l'egoismo. Chi si è dimenticato i fine settimana all'oratorio dove il tempo non esisteva e solo l'arrivo delle mamme ci faceva tornare a casa?. La scuola era ancora una cosa seria. Ci toccava studiare sempre tutto perché non sapevamo se la mattina dopo il professore avrebbe spiegato, interrogato o se era di cattivo umore dava un compito in classe. Noi studiavano per sapere e per sapere bisogna capire. È quello che manca alle due generazioni che sono arrivate dopo di noi. I miei figli e nipoti sono cresciuti con le interrogazioni programmate. Uno studio solamente mnemonico senza comprensione del tema. Anche il mercato del lavoro è cambiato. Vedendo che la distanza fra preparazione scolastica ed esigenze aziendali aumentava costantemente si sono sempre piu sviluppati contratti a termine, spesso sottopagati che non permettono ai nostri giovani di programmare una vita al di fuori della propria famiglia. Qual'è quindi la soluzione? Lo studio delle lingue. Imparare bene una o due lingue oggi vale di più di un pezzo di carta ed apre le porte a moltissimi lavori in presenza, che pero la maggior parte delle persona rifiuta, sia per la distanza, sia per gli orari. Infatti oggi per la maggiorparte delle persona è una follia lavorare il sabato o la domenica. Alcuni cercano lavori per internet e conoscendo le lingue ríescono a crearsi una propria attività. Il problema che la maggior parte delle persone conosce un inglese, spesso scolastico o poco di più, perché questo è ciò che insegna la nostra scuola. Conoscenza di altre lingue quasi zero. Queste sono le lingue più parlate a livello di madrelingua
Cinese mandarino (929 milioni)
Spagnolo (474,7 milioni)
Inglese (372,9 milioni)
Hindi (343,9 milioni)
Bengali (233,7 milioni)
Portoghese (232,4 milioni)
Russo (154 milioni)
Giapponese (125,3 milioni).
Coloro che hanno potuto studiare nelle scuole linguistiche dei vari paesi sono riusciti poi, senza molti sforzi a trovare un lavoro anche in settori molto differenti da ciò che avevano studiato. E gli altri? Consiglio di cercare in internet professionisti che si offrono per lezioni private. I criteri sono facili. Prima di tutto scegliere persone minimo di 50/55 ann perché se più giovani già sono nel gruppo delle interrogazioni programmate. Che il costo delle lezioni, da un'ora a un'ora e messa sia massimo 15/20 euro per classe. Che l'insegnante svolga una attività autonoma per poter mantenere fissi giorni ed ore delle lezioni. Ma la cosa più importante è che chi insegna ti porti a pensare nella lingua che vuoi imparare e non si fissi in lunghe ed inutili traduzioni. Cercate su internet chi offre questi servizi ed armatevi di pazienza. Le lingue non si imparano in due tre mesi, ma per avere una buona base ci vuole un periodo dai 6 ai 9 mesi a seconda delle conoscenze di partenza dell'alunno. Le lingue. L'ancora di salvezza per i nostri giovani !!!
Il Marketing immobiliare
L' inermediazione immobiliare è uno dei lavori più antichi del mondo. Una volta le parti si accordavano e l'intermediario "tagliava" la stretta di mano tra venditore ed acquirente che suggellava in maniera ufficiale l'accordo fra le due parti. Se per sbaglio una delle due parti non manteneva la parola data era meglio che se ne andasse molto lontano in un posto dove nessuno la conosceva e dove la notizia della rottura del patto non potesse giungere. In pratica si era rovinato la vita e doveva costruirsene una nuova completamente da zero. Con il tempo comparvero i primi contratti scritti, le prime leggi e le prime garanzie che le parti dovevano darsi mettendo tutto per iscritto. In seguito sono state promulgate nuove leggi. Le piu conosciute sono l'equo Canone ed i Patti in deroga. Ovviamente l'intermediazione è cambiata ed è diventata una professione regolata da corsi ed esami. Purtroppo dopo il boom edilizio post guerra sono arrivati i primi periodi di crisi. Piano piano si è passato dagli incarichi esclusivi a quelli dove anche il proprietario poteva vendere il proprio immobile, ma non poteva farlo un'altra agenzia. La cosiddetta semi-esclusiva. Fino ad arrivare a quelli di oggi che sono esclusivamente, o quasi, verbali. Questo ha distrutto il mercato perche il livello dei servizi si è decisamente abbassato. Si è passati da contratti scritti fatti dalle varie associazioni con i principali giornali e riviste, per calmierare i prezzi delle pubblicità, di settore all'uso di internet a costo zero. La domanda sorge spontanea. Per quale motivo un proprietario dovrebbe pagare una provvigione a chi pone la pubblicita del proprio immobile sulle stesse app e siti dove potrebbe inserirli da solo? Inoltre spesso lo stesso immobile viene dato a piu agenzie che lo pongono sul mercato a prezzi differenti a seconda di quanto vogliono guadagnare. Chiaramente questo sistema crea diffidenza fra proprietà, intermediario e potenziale acquirente. Un disastro!!!! Meglio fare da soli. Ma come? Oggi c'è un nuovo sistema: il marketing immobiliare. Quindi il proprietario affida l'immobile a chi garantisce la pubblicità su app e siti con moltissimi contatti diretti. Non paga provvigioni ma un fisso mensile per l 'inserimento del proprio immobile in questi circuiti. Quindi il gestore della pubblicità non saprà chi ha contattato la proprietà né il prezzo di vendita che sara concordato fra le parti. Questo è nato dal fatto che chi si occupa di marketing e pubblicità ha un potenziale mercato composto sia da aziende che da privati. Ovvio piu contatti diretti si hanno piu è facile incontrare un acquirente. Fra le varie proposte, ancora poche, mi ha colpito una che offriva questo servizio dichiarando di avere oltre 35 milioni di contatti diretti fra app e siti di tutto il mondo e la cifra richiesta mensile era di soli di 400€. Per finire da anche la possibilita a chiunque di diventare segnalatore. Cioè di mettere in contatto il professionista con i potenziali venditori in cambio di una quota del fisso mensile. Il tutto è legale in quanto si tratta di marketing e non di intermediazione. Per cui possiamo dire che questo diventera' presto il nuovo servizio che gli attuali intermediari dovranno cominciare ad offrire. Parlando con chi offre il servizio descritto, mi ha spiegato che il processo per arrivare a questi numeri è durato circa dieci anni. Ora si sta sviluppando piu' velocemente perche sono i siti che chiedono di poter avere la pubblicità. Approfittare di questa opportunità mi sembra una cosa molto interessante sia per vendere o locare sia per iniziare una attività, e, visto la scarsita di lavoro mi sembra una doppia occasione da non perdere. Il marketing immobiliare. Il presente ed il futuro di una delle professioni più antiche del mondo.
Una delusione pazzesca
La vita privata di qualunque persona sia un personaggio pubblico o una persona comune dovrebbe essere e restare privata. Purtroppo da noi non è cosi. Tutto viene esasperato e buttato sui media ancor prima di sapere se la notizia è vera o meno. Questo succede per avere una maggior tiratura dei giornali, più share alla Tv o per cercare di riavere una visibilità che si era persa per gravi errori commessi nella propria vita. Che i personaggi pubblici debbano dare il buon esempio è una cosa normale. Questo perché il loro modo di comportarsi può influire nel bene e nel male migliaia di persone. Lo stesso dicasi delle persone comuni. Prima di additarli come eroi o condannarli a priori per accusa di doping, scommesse, violenze, ecc bisognerebbe lasciare lavorare gli organi preposti e dopo raccontare realmente cosa è successo. Questo perché una accusa, qualunque sia, riportata quotidianamente sui media puo rovinare del tutto l'immagine di una persona e modificare o distruggere la sua vita soprattutto se risultasse innocente. Pero il mondo lo aveva gia condannato e la sua vita è rovinata. È ovvio che esiste una liberta di stampa e i media devono dare le notizie di cio che succede nel mondo. Pero una volta data la notizia se ne dovrebbe riparlare solo quando vi sono novità ufficiali da parte delle autorità nel caso di personaggi pubblici. Per le persone normali accusate di qualcosa, dopo aver diffuso la notizia non si deve dare visibilita alla cosa. Uno dei reati piu efferati è lo stupro. Certo i media devono dare la notizia pero poi non devono riempire le pagine dei giornali o creare trasmissioni ad hoc invitando presunti opinionisti od esperti, che senza aver avuto notizie di prima mano non fanno altro che fomentare divisioni e molto spesso "odio" verso gruppi o etnie considerando tutte le persone di un determinato paese, credo o setta dei delinquenti. Questo puo portare all'odio razziale o religiso creando tensioni che possono sfociare in vere e propririe guerre. E importante che i gionali e le tv pubblichino anche notiie positive come nuove scoperte scentifiche o mediche che possano migliorare la vita di tutti. Queste notizie influiranno positivamente avvicinando le persone. Qui si si possono o meglio si devono raccontare tutti i dettagli affinche la gente comprenda che nel mondo ci sono milioni di persone per bene che lavorano non solamente per il proprio portafoglio, ma anche per aiutare gli altri ad avere una vita migliore. Forse cosi riusciremo a ricostruire un mondo con dove egoismo, menefreghismo, amicizie false solo per ottenere benefici, odio e violenze, scompaiano o si riducano a casi isolati, mentre rispetto, fiducia, speranza ed amore siano i valori fondamentali ed i pilastri sui quali ricostruire una società a misura d'uomo.
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