Rolando Caputo

Top Founder Senior

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La differenza tra un Capo e un Leader

2018-07-11 08:44:23

Strategie di Leadership: la differenza tra capo e leader Analisi sulle principali differenze tra una persona definita “Capo” in base a una qualche specie di gerarchia e una persona definibile “Leader” sulla base di qualità personali riconosciute da altre persone: la differenza tra capo e leader. Si tende molto spesso ad associare la figura del Leader a quella del Capo, anche se in realtà, c’è una sostanziale differenza tra i due concetti. “Comandare” o “Imporre” infatti, sono due verbi che poco hanno a che fare con la Leadership che, diversamente, fa dell’ispirazione l’unica condizione per stimolare e motivare la volontà degli altri ad agire. Dire cosa fare o meno, infastidisce le persone e soprattutto le demotiva. A differenza di chi impone qualcosa che debba essere fatto, il Leader è colui che organizza, crea il contesto e le giuste condizioni per guidare un gruppo di persone al raggiungimento di obiettivi comuni. Il presidente L. Johnson una volta disse Non c’è nessun problema che non possiamo risolvere insieme, ma molti pochi che possiamo risolvere da soli L.Johnson La parola insieme, sembra avere un potentissimo impatto sul nostro cervello in quanto ci fa sentire parte di qualcosa, connessi a qualcun altro. Non è un caso infatti, che un Leader preferisca la parola NOI, stimolando e motivando così il coinvolgimento verso comportamenti più collaborativi all’interno del gruppo. Immaginiamo la stessa situazione professionale e vediamo due approcci completamente diversi: Differenza tra capo e leaderIl capo: “Lo scorso mese avete raggiunto il 70% del vostro obiettivo di vendita. Questo mese il 75%. Siete comunque indietro del 25%, non va bene, non sono soddisfatto. Dovete impegnarvi di più!” Il Leader: “Ho notato che avete migliorato di un 5% il vostro obiettivo di vendita questo mese. Ottimo!! Vi manca poco per raggiungere l’obiettivo al 100%. Se aveste bisogno del mio supporto, chiedetemelo senza esitare.” La prima differenza tra capo e leader è nella comunicazione Una delle doti di un Leader è certamente quella di comunicare efficacemente, trovando le giuste parole per far si che vengano perseguiti al meglio gli obiettivi stabiliti e mostrando costante fiducia nei confronti dei suoi collaboratori. Il capo trascina i suoi uomini ; il Leader li ispira. Il capo conta sull’ autorità ; il Leader sulla buona volontà. Il capo evoca paura ; il Leader sprigiona amore. Il capo dice ” io ” ; il Leader ” noi “. Il capo indica il colpevole ; il Leader la colpa. Il capo sa come si fà ; il Leader come farlo. Il capo esige rispetto ; il Leader lo ottiene. Sii dunque un Leader, non un capo. Proprio quando una persona ha fiducia in se stessa e si sente sicura delle proprie capacità si impegnerà ancor di più, per mostrare la sua parte migliore e non deludere le aspettative altrui. Ecco che allora una comunicazione efficace, basata su incoraggiamenti e supporto continuo, piuttosto che su ordini e imposizioni, può fare la differenza e può far raggiungere performance eccezionali! Un capo dà ordini, un leader dà responsabilità Essere abili comunicatori però non basta. La differenza tra capo e leader si ritrova soprattutto nella capacità di essere coscienti dei propri mezzi, dei propri limiti e della propria intelligenza. Per diventare Leader è inoltre necessario avere la capacità di gestire le proprie emozioni e risolvere situazioni di crisi anche sotto stress; essere onesti e coerenti (al fine di ottenere fiducia dal gruppo); essere empatici e motivati; saper definire obiettivi smart e comunicarli al proprio team; avere carisma e coraggio, sono tutte qualità che non possono certo mancare nella cassetta degli attrezzi di un buon Leader. A questo punto, vi starete domandando se la capacità di Leadership sia una dote innata o se questa non possa essere appresa in qualche modo.. Beh la risposta è NI.. Alcune componenti come l’empatia, l’intuito o l’intelligenza emotiva, debbono essere in parte già presenti nell’indole umana, in quanto nessuno è in grado di trasformare completamente tali abilità personali.

Rolando Caputo

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Come aumentare l'Autostima

2018-07-10 20:07:33

Ecco 10 tecniche pratiche per aumentare la tua autostima: Preparati. Il tuo livello di autostima è direttamente proporzionale al tuo livello di preparazione. Pensa agli esami/verifiche/test che hai affrontato nella tua vita. Esserti preparato ha innescato nel tuo cervello un circolo virtuoso molto interessante: + preparazione = + autostima = + successo = + autostima… e così via. Questo non vale solo a scuola, la vita è un esame continuo: studia ed esercitati quotidianamente nei campi in cui vuoi eccellere. Ripensa i tuoi pensieri. A volte sappiamo essere i peggiori nemici di noi stessi. I pensieri negativi possono letteralmente distruggere la tua autostima. Continuare a ripeterti frasi come “non sono all’altezza”, “non ci riesco”, “non sono capace” è un modo per la tua psiche di creare delle scappatoie quando hai paura di affrontare qualcosa. Queste scuse non ti aiutano: diventa consapevole di questi pensieri negativi e sostituiscili sistematicamente con pensieri positivi come “ho già affrontato, posso affrontare anche questo”, “ho ottenuto, posso raggiungere anche questo obiettivo”. E non venirmi a raccontare che non hai mai raggiunto un obiettivo nella tua vita: stai leggendo questo articolo, quindi sei migliore di 6 milioni di italiani totalmente analfabeti! Cura il tuo aspetto. Una bella doccia, la barba in ordine (la depilazione per le signorine), i tuoi vestiti migliori, ecc. L’autostima aumenta immediatamente. L’immagine che abbiamo di noi stessi ha un impatto determinante sulla nostra autostima: questa immagine non è immutabile e curando quotidianamente il nostro aspetto possiamo migliorarla, migliorando la nostra autostima. Fai esercizio fisico. Quando ti senti in forma con te stesso la tua autostima raggiunge un picco. Senti che stai facendo qualcosa di buono per te e le endorfine fanno il resto. Approfitta dell’inizio del nuovo anno per abituarti a fare sport. Conosci te stesso. Sun Tzu nell’Arte della Guerra dice: “Conosci te stesso e vincerai tutte le battaglie”. La carenza di autostima è generalmente legata ad una cattiva considerazione che abbiamo di noi stessi. La domanda è: questa cattiva considerazione è giustificata? Se non conosciamo realmente noi stessi, quali sono i nostri difetti e quali sono le nostre qualità, non potremo mai saperlo. Abituati a tenere un diario giornaliero: appunta i tuoi pensieri ricorrenti, registra le tue piccole vittorie, scrivi cosa è andato bene e cosa è andato male durante il giorno. Questo piccolo esercizio ti aiuterà ad avere un’immagine più oggettiva di te stesso e probabilmente una migliore autostima. Aiuta qualcuno che non conosci. Aiutare uno sconosciuto non solo ci rende immediatamente più felici, ma è anche un ottimo antidoto per la mancanza di autostima. Sentire di contribuire sinceramente al benessere di un’altra persona ti fa sentire bene e migliora la percezione che hai di te stesso. Provare per credere. Sorridi. Il sorriso è il nostro miglior biglietto da visita. Un bel sorriso semplice, spontaneo, cordiale è il modo più diretto ed efficace per dire a te e agli altri: “hei, sono sicuro di me stesso e tutto andrà alla grande!”. E poi sorridere non ti aiuta solo ad avere maggiore autostima, ma anche a mantenere sempre uno stato d’animo positivo. Parla lentamente. Parlare lentamente ti aiuta ad accrescere la tua autostima. Come?! Parlare con lentezza e determinazione cambia il modo in cui gli altri ti percepiscono e contribuisce a migliorare la tua immagine. Hai mai seguito un discorso di Barack Obama? Le persone che hanno autorevolezza parlano lentamente e con chiarezza. In fondo un tentativo non costa nulla, senza esagerare però. Impara a dire no. Sapere dire No quando serve è una dimostrazione di grande autorevolezza. Sopratutto in ambito lavorativo, dire qualche No può aiutarti ad affermare le tue posizioni e di conseguenza accrescere la stima che hai di te stesso. Fissa un piccolo obiettivo e raggiungilo. Le nostre vittorie influenzano la considerazione che abbiamo di noi stessi. Punta alle stelle, ma inizia con piccoli passi.

Rolando Caputo

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I limiti

2018-07-10 16:22:41

Sono solo nella testa

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