Li hanno chiamati Falling Men, uomini che cadono. L'11 settembre del 2001 se ne sono contati circa 200. Impiegarono 10 secondi prima di toccare il cemento dopo un volo di 110 piani o giù di lì. Alcuni di loro si sono lanciati da soli, altri tenendosi per mano nell'ultimo gesto di conforto perché troppo spaventati dal fuoco, dal fumo che raschiava la gola, vinti dall'idea che il vento fuori fosse meglio dell'inferno di dentro.
Hanno trovato il coraggio, non so in che forma si sia presentato loro, per fare il salto e cominciare a contare a ritroso. 10 secondi sono un sacco di tempo per pensare alla vita. 10 secondi è una barzelletta stupida che il destino ti sputa in faccia mentre stai saltando giù da una delle torri. 10 secondi dura un abbraccio, una risata fortissima, una preghiera. In 10 secondi puoi morire con la fredda consapevolezza che ti regala la ragione.
Per me è questa l'immagine di quel giorno di settembre. Un volo sprovvisto di ali, con la testa in giù, il busto composto, e le gambe un po' piegate mentre intorno il resto brucia e gli occhi del mondo stanno a guardare lo schianto finale
Questa mattina mi è arrivato questo link
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=985312088314963&id=435374536863189
Vi chiedo di vederlo e condividere. Si tratta di un progetto e brevetto voluto da un mio carissimo amico non che compaesano, amante della pascha e in questo video vi mostra cosa ha creato per evitare l'inquinamento del mare da parte degli amanti della pesca. Grazie a tutti
"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi.
Chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità."