Patryk Bobrowicz

Al via in Giappone le olimpiadi internazionali di informatica

2018-09-02 20:38:07

SONO in quattro i giovani italiani che parteciperanno alle Olimpiadi internazionali di informatica, (Ioi - International olympiads in informatics), in Giappone. Sono Luca Cavalleri, Andrea Ciprietti, Fabio Pruneri e Federico Stazi e sono i componenti della squadra italiana che da oggi è in gara a Tsukuba, città della prefettura di Ibaraki, nella più importante manifestazione informatica competitiva per i giovani a livello mondiale. Nate nel 1989 e arrivate alla trentesima edizione, le Ioi sono una delle sei olimpiadi scientifiche internazionali insieme a quelle di matematica, fisica, chimica, biologia e astronomia. Gestite secondo i rigorosi "Ioi regulations" e guidate dall'assemblea generale della manifestazione, le Ioi sono dedicate ai migliori studenti delle scuole superiori. Hanno l'obiettivo di stimolare l'interesse dei giovani talenti nell'informatica e nella tecnologia dell'informazione e di riunire, quindi, eccellenze dal numero più elevato possibile di paesi per fare loro condividere esperienze scientifiche e culturali. Sono organizzate ogni anno da una delle nazioni partecipanti e ogni paese invia una delegazione composta da non più di quattro studenti di età inferiore ai 20 anni e due adulti accompagnatori. L'Italia vi partecipa dal 2000 e vanta 47 medaglie in sole 17 edizioni: 2 ori, 20 argenti, 25 bronzi. In Italia il Miur ha costituito insieme ad Aica, associazione italiana per l'informatica ed il calcolo automatico, le olimpiadi italiane di informatica, e l'ha inserita nel programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze per gli studenti delle scuole superiori. In Giappone le gare si concentrano in due giornate nell'arco di una settimana durante la quale si tengono anche eventi culturali. Gli atleti competono individualmente, ognuno su personal computer, cercando di risolvere i problemi di natura algoritmica assegnati e di massimizzare il loro punteggio. La manifestazione termina con la premiazione dei vincitori cui vengono attribuite medaglie d'oro, d'argento e di bronzo, a fasce. Per arrivare alla composizione attuale della delegazione nazionale, le selezioni sono state lunghe e rigorose. Sono partite dai giovani che si sono distinti nell'edizione 2017 e sono procedute per numerose iniziative di formazione, stage e ulteriore selezione. La squadra che si trova a Tsukuba per difendere il tricolore è composta da Luca Cavalleri dell'It Magistri Cumacini di Como, Andrea Ciprietti del l.S. M. Curiè di Giulianova, Fabio Pruneri del l.S. Volta di Milano e Federico Stazi del l.S.N. Copernico di Udine. Ciprietti, Cavalleri e Pruneri) hanno partecipato anche alla precedente edizione ioi del 2017 in Iran, portando a casa ciascuno una medaglia d'argento.

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Patryk Bobrowicz

Come inviare fax dallo smartphone

2018-09-02 06:47:16

Per inviare fax dallo smartphone è necessario utilizzare delle applicazioni ad hoc disponibili sul Google Play Store e sull’App Store. Ecco le migliori Lo smartphone è diventato un compagno fondamentale per lavorare al meglio: permette di rispondere alle e-mail, di lavorare sui documenti Word ed Excel, di scaricare e modificare i PDF e di scansionare documenti importanti. Pochi di voi lo sapranno, ma lo smartphone permette anche di inviare fax. Nonostante l’e-mail sia diventata lo strumento più utilizzato a lavoro, alcune aziende ancora richiedono l’invio di documenti tramite fax. Se siamo sull’autobus o non possiamo utilizzare il telefono dell’azienda, è possibile inviare fax con il proprio smartphone. Per farlo, però, è necessario appoggiarsi su applicazioni o su servizi di terze parti. Le applicazioni non sono completamente gratuite: è possibile inviare gratis un numero limitato di pagine, se invece dobbiamo inviare un fax con decine di pagine bisognerà pagare. La maggior parte dei servizi offre un abbonamento mensile che permette l’invio illimitato di fax.Solitamente con i fax si inviano documenti con dati riservati o personali. Per questo motivo vi consigliamo di utilizzare applicazioni o servizi che garantiscano la sicurezza delle vostre informazioni. eFax, l’applicazione per inviare fax dallo smartphone Applicazione disponibile sia sul Google Play Store sia sull’App Store, eFax trasforma il proprio smartphone in un fax. Il funzionamento è molto semplice: basta fare una foto al documento da inviare con la fotocamera dello smartphone. Per inviare il fax bisogna lanciare l’applicazione, premere su “Visualizzare fax”, allegare i documenti e selezionare il destinatario. È possibile anche firmare i documenti inserendo la firma elettronica. Il costo dell’abbonamento mensile è di 15 euro e permette di inviare 200 pagine e di riceverne altrettante. Applicazioni per inviare fax con lo smartphone Oltre a eFax esistono altri servizi e applicazioni che trasformano il proprio smartphone in un fax. Tra le migliori app per inviare fax troviamo quickFax per dispositivi iOS e Scan Fax EasyOffice per smartphone Android. quickFax. Applicazione sviluppata con il supporto di Telecom, quickFax permette di inviare gratuitamente fax dallo smartphone. Per poter utilizzare l’applicazione è necessario iscriversi a faxator.com e poi si potrà iniziare a inviare fax gratis dallo smartphone. È possibile allegare immagini, documenti e file PDF. L’applicazione può essere scaricata dall’App Store. Scan Fax EasyOffice. Per gli utenti Android, Scan Fax Easy Office è un’ottima alternativa a eFax. Permette di inviare fax direttamente dall’applicazione: con la funzione Scan Fax si scattano foto ai documenti da spedire e poi li si inviano al numero prescelto. La prova di invio è gratuita, mentre per la spedizione vera e propria del fax è necessario pagare. È possibile allegare al fax qualsiasi tipo di documento: file Excel, documenti word e PDF.

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Patryk Bobrowicz

Cosa significa dual core, quad core, octa core, ecc

2018-09-01 07:01:21

Quando ci apprestiamo a comprare un nuovo dispositivo elettronico uno dei componenti da verificare con più attenzione è il processore, ecco di cosa si tratta Quando guardiamo le caratteristiche tecniche, prima di comprare un computer, uno smartphone o un qualsiasi oggetto elettronico, uno degli aspetti che osserviamo con più cura è il processore. Spesso identifichiamo questo componente con dei nomi ma senza sapere davvero di cosa stiamo parlando. Quando sentiamo la parola processore dobbiamo sapere che si tratta di una tecnologia che ha più di 50 anni di sviluppo. Fu teorizzata e applicata, infatti, negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante tutto questo tempo il processore resta un componente fondamentale per la maggior parte dei dispositivi. All’interno di un computer la CPU svolge il delicato compito di centro computazionale del sistema. In pratica i dati in arrivo dalle periferiche di input e dalle altre componenti, come GPU, RAM e così via, sono processati secondo le istruzioni dei vari algoritmi che compongono un software, per poi essere restituite alle periferiche di output.Quanti core? Con la crescita dello sviluppo tecnologico il processo interno alla CPU è stato sempre più complicato, e questo ha portato a una realizzazione di processori più avanzati. Per far sì che il numero di operazioni da eseguire nello stesso istante potesse raddoppiare o quadruplicare i colossi del settore dei microcircuiti, Intel o AMD per fare degli esempi, hanno incrementato il numero di core (le componenti che si occupano fisicamente di processare i dati) all’interno dei processori. I processori multi-core sono apparsi intorno agli anni 2000 e hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione per i dispositivi tecnologici. Aumentando notevolmente la loro potenza di calcolo. SoC, CPU e multiprocessore Con il termine multi-core si indicano i dual-core, quad-core, exa-core, octa-core e così via, e in pratica ci si riferisce non solo alle CPU dei computer ma anche ai SoC (System on a Chip) di smartphone e tablet. Si tratta di unità di calcolo che condividono la stessa piastra di silicio. Quando si parla di sistemi multiprocessore, invece, ci si riferisce a quelle macchine che contengono al loro interno due o più CPU collegate tra di loro. I vantaggi multi-core I processori multi-core offrono molti vantaggi rispetto a un multiprocessore single core. Soprattutto a livello di prestazioni. Con un multi-core i tempi di risposta di un dispositivo sono molto più rapidi. Questo è possibile perché la distanza che separa due core posti all’interno dello stesso processore è inferiore rispetto alla distanza che necessariamente deve separare due differenti CPU. Inoltre i sistemi multi-core assicurano anche una maggiore efficienza energetica per la batteria del dispositivo. Quest’aspetto fa la differenza soprattutto su smartphone e smartwatch.

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