Patryk Bobrowicz

10 programmi gratuiti per modificare e migliorare le foto

2018-09-09 14:13:13

Per modificare le proprie immagini non è necessario utilizzare programmi a pagamento: esistono software gratuiti molto utili come Gimp e Paint.NetAl mondo d’oggi la comunicazione sui social si basa principalmente sui contenuti multimediali come foto e video. Pubblicare delle foto emozionanti e di qualità può migliorare la nostra presenza in Rete. Farlo però non è facile e per questo è necessario affidarsi a dei programmi di fotoritocco molto validi. E non è necessario spendere nulla: la maggior parte sono gratuiti. Oltre che per incrementare i nostri follower, pubblicare delle belle foto può migliorare la presentazione di una nostra associazione e perfino della nostra azienda. All’inizio conviene affidarsi sempre a degli esperti ma con un po’ di pratica anche noi potremo diventare dei bravi editor di foto. Anche perché tutti i software che elencheremo in questa breve guida sono facili da scaricare e molto intuitivi da utilizzare, e con un po’ di esperienza possono diventare davvero degli strumenti fondamentali per la nostra vita online. Inoltre, come detto, sono tutti gratuiti, perciò provarli e imparare non vi costerà nulla.GIMP Si tratta di uno dei programmi più usati in alternativa a Photoshop. Anche perché è compatibile con computer Linux, Windows e Mac. Le funzionalità sono ottime, la grande pecca è l’interfaccia grafica, molto vecchio stile. Il programma non subisce degli aggiornamenti da un po’. Se l’interfaccia vi limita potreste provare la variante GimpShop. Anche se per i meno esperti non sarà facilissimo all’inizio districarsi tra i vari comandi. Però grazie alle guide in Rete si impara in fretta. GIMP può leggere una miriade di formati, tra cui anche i PSD di Photoshop, le icone di Windows (ICO), file PS ed EPS, file PDF e FLIC di AutoDesk. IrfanView IrfanVIew è un visualizzatore di foto, ma ha anche tutta una serie di funzioni nascoste che possono aiutare gli appassionati di editing. Tra le caratteristiche avanzate più utili c’è quella di modificare il formato del file immagine in qualsiasi altro formato esistente. Un’azione molto comoda in base al lavoro che dobbiamo fare con la foto. Inoltre, ha tutta una serie di filtri che possiamo applicare con un semplice tocco: dal pixellato al bianco e nero passando per il contrasto. Ha anche una funzione per aggiungere scritte e testi alle foto. Pixlr Questo è un programma abbastanza famoso poiché è disponibile sia su Mac che su Windows e permette di eseguire diverse azioni specifiche sulle foto. Il suo punto di forza è l’interfaccia grafica che ricorda in tutto e per tutto un’app per cellulari. Inoltre tutte le funzioni si trovano facilmente nel menu in alto o nel menu grafico sulla sinistra e sono raggruppate in varie categorie. Oltre alle classiche azioni di ridimensionamento, di taglio e di ritocco degli occhi rossi, ci sono anche adesivi e scritte da applicare che ricordano molto social come Instagram e Messenger. Paint.Net Si possono avere tantissime funzioni da usare come su Photoshop in un software gratuito facile da usare? La risposta è Paint.Net. I pulsanti nella barra rapida sono quelli fondamentali presenti in tutte le app per l’editing, ma nelle impostazioni e negli strumenti si trovano tutta una serie di funzioni molto particolari che con il tempo è facile imparare a usare. Ci sono anche gli strumenti di disegno e di grafica vettoriale. Diciamo che non può sostituire Photoshop, ma sicuramente è una delle migliori alternative gratuite per i principianti. PixBuilder Studio Questo software è molto simile a Paint.Net ma possiede addirittura delle funzioni più avanzate, in maniera tale da poter essere utilizzato sia dai neofiti dell’editing sia da coloro che hanno una buona conoscenza del campo. Il software legge le icone e i formati PSD di Photoshop. Ha diverse opzioni per la modifica e in più un set di pennelli molto variegato che risulta utile per applicare disegni ed effetti alle foto. C’è poi un aspetto da non sottovalutare: PixBuilder Studio è un programma leggero, che consuma poca memoria e funziona bene anche sui PC più vecchi.

Patryk Bobrowicz

Caricare lo smartphone dal computer rovina la batteria?

2018-09-08 13:58:42

Un dubbio più che legittimo, soprattutto per chi è sempre in giro e non ha una presa della corrente a disposizione. La risposta, però, lascerà di stucco molti Quando ricarichiamo il nostro telefono ci sono delle piccole accortezze da tenere in considerazione per evitare che la batteria si rovini o vada a perdere in termini di efficienza. Per esempio, è meglio togliere la cover per evitare surriscaldamenti. Ma c’è un dubbio che assale molti utenti: ricaricare lo smartphone dal computer è pericoloso? A tutti, in ufficio oppure durante le pause tra una lezione e l’altra all’università, sarà capitato almeno una volta di dare un po’ di ricarica allo smartphone sfruttando l’energia di un computer portatile, ma anche di un PC fisso in una biblioteca o a casa. Si tratta di un’operazione a prima vista innocua anche perché alle volte colleghiamo laptop e smartphone non solo per una breve ricarica ma anche per condividere file e documenti. A qualcuno però è sorto un dubbio: vista la differenza di energia prodotta dalla porta USB del computer rispetto a quella del caricabatterie originale, non è che questa operazione di ricarica tramite un PC possa rovinare la batteria dello smartphone?Ricaricare uno smartphone da un computer Se avete saputo da un parente o da un amico che ricaricare il telefono attraverso un computer può rovinare la vita della batteria del device, sappiate che si tratta di un falso mito della tecnologia. È vero che l’energia prodotta da un PC per ricaricare uno smartphone collegato è molto più bassa rispetto a quella prodotta da una normale presa di corrente e anche da una power bank. Questo però non significa che la batteria del nostro smartphone sia a rischio. L’unico problema di ricaricare uno smartphone da un notebook è quello di avere una carica molto lenta. In pratica se speriamo di ricaricare in tempi brevi il nostro telefono sfruttando il PC dobbiamo scordarcelo. Anche dopo minuti e minuti di carica vedremo solo un leggero miglioramento della batteria residua. Lo stesso discorso vale anche se ricarichiamo il telefono dalla presa di corrente di un’automobile. Con questa operazione non faremo niente di grave per la vita della batteria semplicemente la corrente sarà così bassa da ricaricare pochissimo e molto lentamente lo smartphone. Insomma, se colleghiamo con frequenza un telefono a un computer o a un caricatore per auto non dobbiamo preoccuparci non stiamo facendo niente di male, certo per avere una buona ricarica sarebbe più conveniente comprare un caricatore portatile.

Patryk Bobrowicz

Come esportare password salvate in Chrome

2018-09-07 19:51:43

Su Google Chrome è stata inserita una funzionalità che permette di esportare tutte le password salvate all’interno del browser. Ecco come fare Per coloro che non ne fossero a conoscenza, Google Chrome ha al proprio interno un password manager che permette di salvare le credenziali d’accesso di tutti i servizi che utilizziamo online: indirizzo di posta elettronica, servizio di video in streaming, servizio di musica in streaming, programma per il fotoritocco. Le caratteristiche sono quelle tipiche di un password manager: salva tutte le credenziali d’accesso e le mette al riparo dall’attacco degli hacker. Con l’aggiornamento alla versione 65 di Chrome, Google ha aggiunto un’altra funzionalità: tutte le password salvate all’interno del browser possono essere salvate in un file CSV e caricate in un altro password manager. Questo permetterà agli utenti di cambiare browser e di non doversi ricordare tutte password utilizzate per accedere ai vari servizi. La funzionalità, però, è ancora in fase di test e per il rilascio ufficiale sarà necessario aspettare le prossime versioni. Se non si vuole perder tempo è possibile attivarla attraverso le impostazioni del browser: ecco come fare.Come esportare le password da Chrome Prima di vedere come esportare le password salvate all’interno di Chrome, è necessario attivare la funzionalità. Essendo in fase di test non è ancora attiva di default. Per prima cosa si deve scrivere nella barra degli indirizzi chrome://flags/#password-export. Si aprirà una finestra che mostrerà diverse funzionalità segrete di Chrome. Di fianco alla dicitura “Password export” si dovrà scegliere tra le opzioni “Enabled” e riavviare il browser in modo che la funzionalità venga attivata. Una volta riavviato Chrome, si dovrà entrare nelle Impostazioni, premere su Avanzate e scrollare verso il basso fino a quando non si incontra la dicitura “Gestisci password”. Si aprirà una nuova finestra dove verranno mostrate in alto tutte le password salvate all’interno del password manager: premendo sull’icona con tre puntini verticali presente di fianco alla dicitura “Password salvate” si aprirà un menu a scomparsa dove è presente l’opzione “Esporta”. Cliccandoci verrà mostrato un messaggio che ci permette di esportare le password salvate, ma che ci avverte anche che in questo modo potrebbero finire in mano agli hacker. Premendo sul tasto “Esporta password” si scaricherà sul computer un file CSV con tutte le credenziali d’accesso salvate su Chrome.

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