Patryk Bobrowicz

Adolescenti e social, distratti e comunicano poco di persona

2018-09-11 18:41:15

Non si sentono soli ma vorrebbero genitori meno su dispositivi I social media non rendono i ragazzi soli però li distraggono, arrivando a far preferire la comunicazione su chat a quella di persona. Mentre uno su tre desidera che i genitori stiano meno sui loro dispositivi. A indagare il rapporto tra adolescenti e tecnologia è una indagine di Common Sense, organizzazione no-profit americana: ha rilevato come, rispetto a sei anni fa, più del doppio dei ragazzi possiede uno smartphone (l’89%). L’indagine è stata condotta su oltre mille adolescenti di 13-17 anni nel mondo. Il 70% dice di consultare i social molte volte in una giornata, ma solo il 3% dice di sentirsi solo.Mentre il 57% ammette che li distraggono mentre fanno i compiti o stanno con altre persone (54%). L’indagine sottolinea come sia calata la percentuale di ragazzi che privilegiano l’interazione di persona: nel 2012 era del 49%, ora è scesa al 32% con l’uso della chat come modalità di comunicazione preferita. E il 44% si sente frustrato se gli amici sono al telefono mentre stanno insieme. Un terzo del campione, inoltre, è stato svegliato dai telefoni la notte con chiamate, chat o notifiche. Mentre il 13% dichiara di aver subito cyberbullismo e il 23% di aver aiutato qualcuno in questa situazione. Infine, si evince che l’89% dei ragazzi ha uno smartphone, praticamente il doppio rispetto all’ultima rilevazione del 2012 (41%). Il 44% preferisce Snapchat, mentre Facebook si conferma in discesa tra i giovani: e’ il primo social per il 15% dei ragazzi, era il 68% nel 2012.

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Patryk Bobrowicz

Come non perdere messaggi e foto WhatsApp più vecchi di un anno

2018-09-11 18:37:08

Secondo un accordo tra Facebook e Google tutte i backup delle chat WhatsApp più vecchi di un anno al 12 novembre 2018 verranno cancellati da Google Drive Grazie a un recente accordo tra WhatsApp e Google tutti gli utenti che usano la famosa applicazione per la messaggistica avranno a disposizione uno spazio d’archiviazione illimitato per le proprie chat su Google Drive. La nuova funzione per il backup delle proprie conversazioni sarà attiva a partire dal 12 novembre 2018. Fin qui nessun problema se non fosse che per impostazione predefinita, dopo l’accordo tra WhatsApp e Google, tutte le conversazioni archiviate su Google Drive più vecchie di un anno, e quindi antecedenti all’11 novembre 2017, verranno cancellate. Chi ha salvato in backup vecchi video, foto o documenti di lavoro se non esegue un nuovo salvataggio rischia di vedere cancellati tutti questi file importanti. Niente panico però bastano pochi minuti per effettuare un backup manuale sul servizio cloud di Google e dunque mantenere attivi tutti i nostri documenti e le nostre chat WhatsApp anche dopo il 12 novembre 2018.Come salvare i vecchi backup di WhatsApp su Google Drive Come facciamo a fare un backup manuale delle nostre chat WhatsApp? Niente di più semplice, prendiamo il nostro smartphone e lanciamo l’applicazione per la messaggistica. Nella schermata principale tocchiamo i tre puntini verticali in alto a destra per aprire il menu e quindi selezioniamo la voce Impostazioni. A questo punto si aprirà una nuova schermata dalla quale dobbiamo premere sulla dicitura Chat. Nella nuova scheda selezioniamo l’opzione “Backup delle chat“. Così facendo apriremo il menu delle impostazioni di backup per le conversazioni di WhatsApp. Qui vedremo l’ora dell’ultimo backup e dove è stato archiviato: se in locale oppure se su Google Drive. In basso troveremo anche la scritta verde “Esegui Backup” che serve per fare il backup su WhatsApp. A noi però interessa la voce Backup su Google Drive, posizionata poco più in basso-. Toccandola si aprirà una finestra pop-up che ci permette di scegliere tra cinque diverse opzioni: Mai, Solo quando premi Esegui Backup, Quotidiano, Settimanale o Mensile. Il nostro consiglio è quello di impostarlo su “Quotidiano” se inviamo molti documenti e video o foto su WhatsApp. Una volta eseguito il backup tutte le nostre conversazioni, anche le più vecchie saranno rintracciabili su Google Drive e non verranno eliminate dall’accordo Google e Facebook che partirà dal 12 novembre 2018. Il consiglio è infine quello di impostare esegui backup solo “tramite Wi-Fi”, il rischio infatti è quello di consumare molti giga del nostro traffico dati se non eseguiamo il backup con una connessione wireless. Ricordiamo inoltre che l’accordo riguarderà solo gli utenti WhatsApp Android, chi possiede un iPhone continuerà a salvare le proprie chat come sempre su iCloud.

Patryk Bobrowicz

Come nascondere un’applicazione sullo smartphone

2018-09-10 17:34:28

Sia Android sia iOS permettono di nascondere un’applicazione dallo smartphone senza doverla disinstallare: ecco come fare Fino a un paio di anni fa per nascondere un’applicazione dal proprio smartphone era necessario effettuare il jailbreak del dispositivo, sia nei dispositivi Android sia iOS. Ora è diverso. Le restrizioni sono molte meno e gli utenti possono far sparire un’app dal drawer senza dover ricorrere a soluzioni estreme. Ma utilizzando semplicemente degli strumenti presenti già sul dispositivo. Negli smartphone Android in alcuni casi è necessario nascondere delle applicazioni. Soprattutto se si acquista un dispositivo brandizzato, ovvero venduto da un operatore telefonico. In casi del genere nello smartphone vengono installate delle applicazioni inutili, ma che non possono essere eliminate. Che vanno ad aggiungersi alle app realizzate direttamente dai produttori. Anche loro abbastanza inutili (tranne rare eccezioni) e che non possono essere eliminate. L’unica soluzione possibile è nascondere queste applicazioni. Per farlo bastano pochi minuti e le soluzioni a disposizione sono molte. Ecco come nascondere un’app su smartphone Android e iOS.Nascondere un’applicazione su Android Ci sono due soluzione per far sparire l’icona di un’applicazione dal proprio drawer. La prima è più semplice, ma funziona solamente con i bloatware, ovvero le app pre-installate sullo smartphone. Il secondo invece, è un po’ più complicato ma permette di nascondere qualsiasi applicazione indesiderata. Andiamo con ordine e partiamo con il primo metodo. Per far sparire un bloatware dallo smartphone basta semplicemente entrare all’interno delle Impostazioni dello smartphone Android. Successivamente bisogna premere su App e si accederà all’elenco con tutte le applicazioni installate sullo smartphone. A questo punto si deve scorrere verso il basso fino a quando non si trova l’app incriminata, premere sul suo nome e toccare su Disattiva. Spunteranno un paio di pop-up che vi chiederanno se siete sicuri di quello che state facendo e alla fine l’applicazione sarà nascosta e non potrà nemmeno essere attivata in background. Il procedimento appena visto è molto semplice, ma non può essere utilizzato con la maggior parte delle applicazioni. Se ad esempio vogliamo nascondere un videogame, non potremo farlo. In questi casi, in nostro soccorso arriva un’altra app presente sul Google Play Store. Parliamo di Apex Launcher. Come si può intuire dal nome è un launcher per Android che oltre a cambiare l’interfaccia grafica dello smartphone aggiunge alcune funzionalità. Tra cui la possibilità di nascondere un’applicazione. Dopo aver installato il launcher, bisognerà entrare all’interno delle Impostazioni di Apex e accedere alla sezione Impostazioni drawer. Dalle varie opzioni si dovrà scegliere Nascondi App. A questo punto si aprirà la lista con tutte le applicazioni installate e si potrà scegliere quale voler far sparire dal drawer dello smartphone. Come nascondere un’applicazione da iOS Sull’iPhone non esiste una vera e propria funzione che permette di nascondere un’applicazione dalla home del dispositivo. Ma grazie a un semplice trucco è possibile far sparire alcune app indesiderate. Il primo passaggio da fare è creare una cartella sulla home. A questo punto dobbiamo spostare all’interno di questa nuova cartella tutte le app inutili che vogliamo togliere dall’app drawer. In questo modo le app saranno nascoste dalla home dell’iPhone e non ci saranno d’intralcio mentre utilizziamo lo smartphone.

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