Patryk Bobrowicz

Morandi nel 1979 avvertiva: 'Ponte si corrode va protetto'

2018-08-19 12:36:03

“Penso che prima o poi, e forse già tra pochi anni, sarà necessario ricorrere a un trattamento per la rimozione di ogni traccia di ruggine sui rinforzi esposti, con iniezioni di resine epossidiche dove necessario, per poi coprire tutto con elastomeri ad altissima resistenza chimica”. A scriverlo a proposito del viadotto collassato a Genova il 14 agosto scorso era stato, in uno studio datato 1979, lo stesso progettista della struttura, l’ingegner Riccardo Morandi che rilevava già – come riporta oggi “La Verità” – i primi effetti sul ponte della salsedine e dell’inquinamento. Nella relazione dal titolo “Il comportamento a lungo termine dei viadotti sottoposti a traffico pesante situati in ambiente aggressivo: il viadotto sul Polcevera, a Genova”, scrive il quotidiano, Morandi lancia un concreto “allarme corrosione”. “La struttura – scrive Morandi – viene aggredita dai venti marini (il mare dista un chilometro) che sono canalizzati nella valle attraversata dal viadotto. Si crea così un’atmosfera, ad alta salinità che per di più, sulla sua strada prima di raggiungere la struttura, si mescola con i fumi dei camini dell’acciaieria (il vecchio stabilimento Ilva, ndr) e si satura di vapori altamente nocivi”. “Le superfici esterne delle strutture – segnala – ma soprattutto quelle esposte verso il mare e quindi più direttamente attaccate dai fumi acidi dei camini, iniziano a mostrare fenomeni di aggressione di origine chimica”. Insomma, è già in atto una “perdita di resistenza superficiale del calcestruzzo”. Morandi, scrive il quotidiano, accenna anche a non meglio definite “piastre” che “sono state letteralmente corrose in poco più di cinque anni”, quindi nel 1972, e “hanno dovuto essere sostituite, con processi piuttosto complicati, con elementi in acciaio inox”. L’ingegnere conclude insistendo sulla necessità di proteggere “la superficie in calcestruzzo, per accrescerne la resistenza chimica e meccanica all’abrasione”. E suggerisce l’impiego di resine e di elastomeri sintetici.

Patryk Bobrowicz

Speed Test ADSL: misura la velocità della tua ADSL

2018-08-19 12:30:16

Lo speed test ADSL consiste in un software che permette di rilevare la reale velocità della tua connessione ADSL, sia in upload che in download, nel momento in cui viene effettuata la misurazione. Cosa misura esattamente lo speed test? I due concetti chiave sono quelli di download e upload: Il download è il tempo che un bit impiega a percorrere lo spazio virtuale tra il portatile o qualunque altro device e un server, quando per esempio ci si collega ad un client per scaricare un file sul proprio computer; L'upload invece è il tempo che impiega un pacchetto di dati per giungere al server di rete dal dispositivo. Per esempio la velocità di upload è quella che serve a caricare un allegato nella casella di posta prima di inviare la mail. Oltre alla velocità di download e upload ci sono speed test che analizzano anche il ping, denominato anche latenza, perché è il lasso di tempo che un segnale impiega per raggiungere il server, partendo dal dispositivo utilizzato e per percorrere il tragitto inverso. per chi fosse interessato a fare il test questo e il link http://www.speedtest.net/it

Patryk Bobrowicz

Crea la Tua PEC con Aruba Per Privati e Aziende PEC.it‎

2018-08-19 07:36:15

Dopo un inizio a rilento, la Posta Elettronica Certificata è sempre più utilizzata dagli utenti. Non solo è in crescita il numero delle piccole e medie imprese che utilizzano la PEC (le aziende sono obbligate a fornire un indirizzo PEC quanto si iscrivono la Registro delle Imprese), ma anche quello dei privati. I cittadini non sono obbligati ad avere una casella di Posta Elettronica Certificata, ma nell’ultimo periodo sono sempre di più le persone che decidono di aprire un indirizzo PEC personale. I vantaggi di avere una casella PEC sono tanti: ad esempio rende più semplice comunicare con la pubblica amministrazione e ricevere i messaggi dall’Agenzia delle Entrate. Grazie alla PEC non è più necessario recarsi alla Posta per inviare le raccomandate risparmiando così tempo prezioso e denaro. Infatti, il prezzo contenuto ha convinto molte persone a creare la propria casella PEC. Non è un caso, dunque, che a metà 2017 si contino 8,5 milioni di caselle di posta PEC per un totale di oltre 250 milioni di messaggi inviati Il vantaggio più grande per un privato cittadino nell’avere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata è quello di non dover andare più alla Posta per inviare le raccomandate saltando così le file e risparmiando tempo e denaro. Si potrà utilizzare la raccomandata tramite PEC per inviare la disdetta ai servizi ad abbonamento o per spedire un documento ufficiale alle grandi aziende. La PEC è uno strumento efficace per tutte le comunicazioni formali che coinvolgono istituzioni pubbliche e private.Tutti i messaggi inviati tramite PEC hanno valore legale. Nel caso di processi o nella documentazione da portare per sporgere denuncia sarà possibile utilizzare le e-mail inviate e ricevute tramite la Posta Elettronica Certificata. per chi fosse interessato ecco il sito a prezzi ragionevoli https://www.pec.it/acquista-posta-elettronica-certificata.aspx?pk_campaign=adw-src&gclid=Cj0KCQjwquTbBRCSARIsADzW88yvMNkRGy0YG9B2UkaRT2DDVOVTNJxq43WAhhcjwdCJVbuVYSzl0h8aAgNFEALw_wcB

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