Founder President
« L'amore può essere paragonato a un albero con radici, tronco, rami, foglie, fiori e frutti. La sessualità rappresenta le radici dell'amore: quelle radici sono profondamente nascoste nell'essere umano, e non è possibile strapparle.
E del resto, non le si deve strappare: esse sono indispensabili così come le radici sono indispensabili all'albero; occorre però andare oltre, più in alto, non accontentarsi di vivere nelle radici.
L'amore, infatti, è anche il tronco, i rami, le foglie, i fiori e i frutti. E i fiori e i frutti dell'amore corrispondono al sacrificio.
Ecco allora, non vi rimane che occuparvi dell'albero Amore, imparare a coltivarlo, innaffiarlo, proteggerlo dagli insetti e dai temporali.
Imparerete anche che non bisogna mai tagliare le sue radici, poiché l'amore più spirituale riceve il suo slancio dalla forza sessuale.
E quando assaporerete i frutti dell'albero Amore, comprenderete che sono i frutti dell'immortalità, della vita eterna. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Founder President
“Giustizia” dal latino iustitia, deriva da iustus “giusto”; virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge.
Questo il significato etimologico della parola, ma il valore “giustizia”, come ogni altro valore - inclusi quelli di libertà e di uguaglianza, spesso collegati e talora identificati con quello della giustizia - non può essere esplorato in astratto, ma solo nelle sue concrete realizzazioni.
Troppe leggi sono ancora lontane dalla giustizia; e nella mente di troppi di noi manca ancora la consapevolezza che il destino del genere umano è minato, se non saremo capaci di compiere la più profonda rivoluzione sociale e spirituale che mai sia stata compiuta, il più profondo mutamento di qualità.
Giustizia al di sopra delle nazioni e della loro ottusa bilancia del potere, giustizia al di sopra dell’oppressione, giustizia alla portata di tutti: sono questi, ancora, sogni ed utopie derisi da molti, non creduti dai più.
Certo, nessuna fra le grandi avventure umane nel campo della giustizia, della libertà e del diritto è stata priva di difficoltà, di dubbi, di cadute e di risalite. Né alcun progresso umano è mai stato capace di condurre a uno stato di perfezione. Anche le più significative istituzioni non sono altro che strumenti nelle mani di uomini, e gli uomini, naturalmente, sono imperfetti.
Ma siamo consapevoli anche del fatto che non è esistita nella storia dell’uomo alcuna rivoluzione progressiva che non abbia avuto una sua propria utopia sostenuta da una potente forza morale.
Il costituzionalismo e l’internazionalismo moderni, i diritti sociali di libertà e di eguaglianza che mettano al centro la dignità dell'essere umano, la protezione giurisdizionale di tali diritti, operata a livello sia interno che sovranazionale, possono ben essere gli aspetti della nostra grande Utopia🌿🌿🌿
©Fr:. Tat
Founder President
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Misteri e Esoterismo
Secondo un’antichissima Tradizione l'Iniziazione e i Misteri hanno avuto origine fin dalla notte dei tempi, quando si è compiuta la "Caduta" dell’Essere Umano. Tale “Caduta” si identifica con l’allontanamento dell’Uomo da una culla spirituale primordiale, con la conseguente progressiva discesa attraverso livelli di esistenza via più densi, fino a raggiungere l’odierna esperienza del “mondo materiale”.
Tale racconto è contenuto nel Libro Sacro della Bibbia, ove l'incipit della “Caduta” coincide con la fuoriuscita dell'essere umano dalla sua condizione paradisiaca, definita come "cacciata dall'Eden” o “Giardino Celeste".
Tuttavia la “Caduta” riveste, nel nostro caso, anche un carattere evolutivo, presupponendo da parte dell’Uomo una conseguente e necessaria lunga e lenta Risalita, tradizionalmente indicata come “Reintegrazione”, (anch'essa descritta nel Libro Sacro), finalizzata a riappropriarsi consapevolmente della propria natura spirituale, per divenire a sua volta Creatore, recuperando così la "Parola Perduta".
Il percorso della Risalita, nel caso dell’Iniziato, viene vissuto in autonomia, seguendo un tempo personale, inteso non più come Kronos (Kronos indica il tempo nelle sue dimensioni di passato presente e futuro, lo scorrere delle ore…), ma unicamente come Kairos, ovvero come momento propizio, tempo di "grazia interiore".
L'Iniziato rispetto al profano è infatti diventato finalmente dominus della propria vita, arrestando coscientemente la sua Caduta per avviarsi a intraprendere, lavorando progressivamente e incessantemente all'interno del proprio Sè, una Risalita autonoma e consapevole, chiamata anche “Via Esoterica”.
I Misteri nascono proprio per tali Iniziati, ormai in grado di "svegliarsi'' e consapevoli della propria esigenza di Reintegrazione.
L’etimologia delle parole "Misteri" ed "Esoterismo" deriva dal greco antico, ma anche da altri termini risalenti a epoche più lontane, come quella dell'Antica Caldea, o dell'Atlantide, dei quali lo stesso Rudolf Steiner ha parlato nel suo “La Scienza Occulta”.
Tuttavia, va detto, che i termini di derivazione greca, usati nell’attuale esegesi misterica, sono quelli sicuramente più diffusi.
La parola "Misteri" etimologicamente riveste una duplice accezione: da un lato quella di “Istituzione Iniziatica” e dall’altro di “pratiche da seguire”, conseguenti all'ingresso nella Scuola Iniziatica.
La parola “Misteri" discende più specificatamente dall'antico verbo greco μυέω (mueo), che significa avere la bocca chiusa, quindi, tacere. Deriva dal medesimo verbo la radice della parola "muto", a indicare in ambito iniziatico il modo di comunicare basato sul “silenzio” esoterico. Anche il termine "mito" si basa sullo stesso etimo, trattandosi di un racconto di fatti iniziatici, non diversamente trasmissibili se non attraverso un linguaggio differente da quello ordinario, ovvero mediante il simbolo e l'allegoria. Quindi, i Misteri si fondano su insegnamenti che non si possono impartire e assimilare tramite l'uso della parola, adoperando un linguaggio e mezzi esteriori, ma per via interiore. Da questa stessa radice deriva l’aggettivo "misterico", cioè qualificante un qualcosa come appartenente alla sfera di una Scuola Iniziatica o Scuola di Misteri.
Il termine "Esoterismo", a sua volta deriva anch’esso da un verbo greco, ἐσώτερος (esóteros, interiore) che significa "andare all'interno", contrapponendosi a quello di "Essoterismo" che vuol dire "andare verso l'esterno". La parola Esoterismo si utilizza il più delle volte con riferimento agli insegnamenti e alle consuetudini segrete dei Misteri, trasmesse e compiute all'interno di una Scuola Iniziatica, nel personale dominio interiore, ove nessun profano può accedere; essoterico risulta al contrario alla portata di tutti.
Dal momento che l'insegnamento e le esperienze misterici sono incomunicabili usando il linguaggio ordinario, le Scuole Iniziatiche da sempre hanno utilizzato particolari modi e strumenti per la trasmissione dell'Insegnamento e per suscitare nell'intimo dell’allievo le forze richieste per preparare e fortificare l'esperienza iniziatica: il simbolo, l'allegoria, il mito e il rito, che nelle prossime condivisioni cercherò di caratterizzare brevemente... ... ...
© TAT Fr . ' .
Il disegno in calce è tratto dalla rivista "ALLA RICERCA DEL SÈ": http://mitzraimmemphis.org/rivista/