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"La conoscenza dei principi ermetici consente all'uomo di innalzarsi, entro certi limiti, al di sopra del normale piano di causa ed effetto tanto da diventare, esso stesso, principio causante. È ben noto che le masse sono condizionate dall'ambiente, dalla volontà di menti più forti, dalla suggestione o da altre cause esterne, tanto da essere mosse secondo i desideri altrui come pedine sulla scacchiera. Incapaci di opporre alcuna resistenza o di esercitare la benchè minima volontà, una volta eseguito il ruolo assegnato loro nel gioco della vita, vengono messi da parte. Coloro che raggiungono il piano superiore riescono invece a dominare il proprio carattere, i propri stati d'animo, le proprie emozioni, tutto ciò che li circonda, diventando "giocatori" anziché pedine. Essi possono realmente dire di giocare la "patita della vita" e non di esserne giocati.”
(Kybalion)
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Paolo Crepet: “se non fai mancare niente a tuo figlio sei un’idiota”
Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista italiano, indica la strada ai genitori che desiderano educare o propri figli ad affrontare in modo autonomo e consapevole il loro futuro ed essere pronti alle sfide che verranno
Secondo Paolo Crepet, quando un genitore dice di non aver mai fatto mancare niente a suo figlio, con questa affermazione, esprime tutta la sua totale idiozia. Compito di un genitore, infatti, secondo il professore, è di far mancare qualcosa.
Nel video, Crepet spiega che non facendo mancare niente ai propri figli, la curiosità, l’ingegno e il talento non hanno più nessun valore. Anziché servire e riverire i propri figli, una cosa di buon senso da fare è il coraggio di dire no da parte dei genitori, mentre per gli insegnanti di bocciare.
A tal proposito, infatti, il professore ha raccontato di aver sfiorato tante volte la bocciatura. Una volta, infatti, prese 1 in matematica. “Vedete ricordo l’1 in matematica, dopo cinquant’anni, e non ricordo il 6 che mi hanno dato centinaia di volte“.
Secondo Crepet bisogna credere nei ragazzi
Crepet, ha raccontato che quando riferì il voto al padre rispose ironicamente: “fantastico, 4 lo prendono in tanti, 1 non l’avevo mai sentito, hai un talento!“.
Ovviamente, ironia a parte, il padre disse al piccolo Paolo che gli conveniva tirare su quel voto altrimenti per lui sarebbe stata una gran brutta estate.
“Lui credeva in me“, per questo dice Crepet, quando si crede in un ragazzo non c’è bisogno di aiutarlo: “Perché aiutare un ragazzo di 18 anni?”. Si raccomandano le persone in difficoltà non i figli, ha spiegato Crepet nel video pubblicato su Facebook
In caso contrario, infatti, il messaggio che si lancia è “se non ce la fai grazie alla mia telefonata puoi cavartela“.
Il professore ha poi spiegato di sentire spesso i genitori dire “Devo sistemare mio figlio“. A tal proposito ha spiegato che i figli non sono un oggetto ma un’anima, per questo “vanno dove riescono ad andare“.
Per Paolo Crepet, il ruolo di un genitore è di essere un istruttore di volo che ti insegna a volare, non un ricattatore. Un genitore che vuole bene ai suoi figli, infatti, non deve sperare che i propri figli rimangano in casa fino a sessant’anni per diventare i suoi badanti gratis. Questo, secondo il professore, non è altro che egoismo che non c’entra niente con l’amore: “l’amore è vederli volare“, ha spiegato.
Un altro errore, per Crepet, è quello di domandare ai propri figli se hanno freddo, se hanno mangiato invece di parlare con loro di felicità. E’ necessario, infatti, domandare ai propri figli se hanno un sogno e se stano facendo qualcosa per realizzarlo.
Grande Uomo e Maestro 👏👏👏
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