Elisea Sangiorgi

Come la vostra ombra s’accorcia d’un poco ad ogni passo che fate verso il Sole, finché sparisce sotto i vostri piedi, quando il Sole è a picco sul vostro capo, così maya diventa sempre meno potente mentre voi andate verso la conoscenza, finché, una volta ben stabilità nella vostra comprensione, impotente a ingannarvi, cade ai vostri piedi e per voi sparisce. Anche se voi, nel mondo del dualismo, non potete sapere come s’e’ originata questa maya, potete sapere come può esser distrutta insieme coi suoi effetti. Essa non ha principio, ma ha fine per chi ottiene la luce che nega le tenebre. Prashanti Nilayam, giovedì 8 Settembre 2966. Solennità della Nascita del Signore Krishna. Sri Sathya Sai Baba Discorsi vol. V.

Elisea Sangiorgi

Questo è il giorno in cui dovete meditare sul Murali, il Flauto di Krishna, e sulla musica che esso desta nelle vene degli uomini, animali e piante, e perfino monti e fiumi, rocce e dune di sabbia. La presenza in una forma limitata come quella umana in questa data (Nascita di Krishna) donò la Sacra Panacea dell’acqua del Gange (Gitangodakam), la Gita, eternamente pura, che disseta e cancella i peccati. Meditate anche sull’amore delle gopi, sul loro abbandono di ogni cosa grossolana e perfino sottile, dell’ego e degli attaccamenti egoistici ai Piedi del Sovrano Purusha, la Persona Suprema, il Purushottama. Non avevano altro sulle labbra che preghiere; non muovevano passo se non verso Dio. Udivano e vedevano solo Krishna; solo a Lui e di Lui parlavano, chiunque fosse il loro vicino. Krishna aveva riempito i loro cuori, e le aveva trasformate nel gruppo di devote più libere dall’ego che il mondo mai avesse conosciuto. Prashanti Nilayam, mercoledì 7 Settembre 1966. Solennità della Nascita del Signore Krishna. Sri Sathya Sai Baba Discorsi vol. V.

Elisea Sangiorgi

Un giorno un guru disse al discepolo che gli avrebbe dato qualcosa di prezioso, dolce ogni dire, da salvaguardare da formiche, mosche, topi, gatti e anche dagli uomini che aspettavano solo il momento di rubarlo. Il discepolo non lo mise in un vado con su un coperchio, ma se lo mangiò per metterlo al sicuro da pericoli esterni. Vedendo ciò, il guru gli diede un mahavakya, ossia un mantra che racchiude una profonda verità spirituale, espressa però con dolcezza, e gli disse di prenderlo e di goderne la dolcezza e la freschezza. La riflessione e la meditazione all’aforisma aumenterà il potere di resistenza contro i dubbi e le distrazioni. Se ammassate ricchezze, ammasserete altrettanti timori ed ansie; se invece ammasserete il ricco tesoro di Krishna, i timori e le ansie spariranno. Prashanti Nilayam, giovedì 8 Settembre 1966. Solennità della Nascita del Signore Krishna. Sri Sathya Sai Baba Discorsi vol. V.

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