Elisea Sangiorgi
LA DIPARTITA DELLA MADRE DI SAI BABA Vi racconterò un episodio che la dice tutta sulla Mi stavo preparando per la consueta doccia, quando Ishvaramma aveva appena terminato la sua e, dopo aver bevuto tranquillamente il suo caffè , andava come sempre a sedersi sotto la veranda interna. D’un tratto, mentre si dirigeva verso il bagno, gridò: “Swami, Swami, Swami!”, per tre volte. Risposi: “Arrivo, sto arrivando”. In quel breve lasso di tempo Ishvaramma spirò. Di quale altra prova più grande di virtù c’è bisogno? Pochissime sono le persone che, al momento della morte, avranno in mente Swami; la mente si richiamerà a qualche oggetto, ad un gioiello, a delle proprietà o a qualcos’altro che ritiene di valore. Dal piano inferiore Ella aveva chiamato “Swami” ed Io le risposi “Arrivo, arrivo!”: il tempo di andarsene. Fu come il barrito dell’elefante che chiamava il Signore, e il Signore veniva a benedirlo. Alla connessione dei due fili elettrici, è partita immediatamente la scarica elettrica. Prashanti Nilayam, venerdì 6 maggio 1983. Giornata della madre di Baba. (Sarahta Sai Baba Discorsi vol. XVI) Samadhi (luogo dove riposano) dei genitori di Baba in Puttaparthi e due rare immagini di Swami con la Madre.
Elisea Sangiorgi
Il primo guru è la madre, che gli fornisce un corpo e gli presenta il padre. È solo la madre, infatti, che può indicare al bimbo chi è il padre e fare in modo che il padre l’ami e l’accudisca. La madre è colei che nutre, plasma ed educa il bambino nei sentimenti di umanità. Per tali ragioni, bisogna essere grati in primo luogo alla madre. Poi viene il padre, il quale si prende cura delle necessità principali del bambino e provvede a crescerlo affidandolo al precettore. Per questo siate grati a vostro padre. Il Maestro ha il compito di acutizzare le facoltà mentali del discepolo, ampliargli le vedute, insegnargli la discriminazione ed aiutarlo a conseguire livelli sempre maggiori di consapevolezza. Inoltre, il guru deve anche allargargli gli orizzonti dell’amore altruistico. Per questi motivi si deve gratitudine anche al Maestro. Dunque: la madre conduce il figlio dal padre, il padre lo presenta al maestro e quest’ultimo guida l’allievo verso Dio. Oggi abbiamo madri che lasciano i propri figli alle cure del padre, molti padri che affidano i bambini ai maestri, ma pochi sono i maestri che conducono i loro allievi a Dio. I genitori provvedono al benessere e alla forza fisica del bambino, mentre il guru deve svelargli chi è Colui che abita dentro al corpo, deve cioè fargli comprendere la sua Realtà Interiore. Prashanti Nilayam, venerdì 6 maggio 1983. Giornata della Madre di Baba. (Sathya Sai Speaks - vol. XVI)
Elisea Sangiorgi