Elisea Sangiorgi

CULTURA INDIANA E SCIENZA..... La cultura indiana viene venerata come un contributo costruttivo ideale al benessere dell’umanità; ma i suoi legittimi eredi lo stanno trascurando, perdendo così la pace e la gioia ch’esso può conferire. Questa cultura è un’enorme albero, i cui rami si sono estesi per tutto il mondo ad offrire a tutte le genti la sua ombra confortante. La scienza non può mettere in dubbio o rifiutare le scoperte fondamentali di questa cultura che insegna i metodi per acquisire quella pace e quella gioia, perché la scienza non può che manipolare gli oggetti materiali studiandone le interazioni, il comportamento, la composizione e la struttura. Inoltre, le ipotesi che la scienza trova oggi valide possono un domani venire confutate da un nuovo insieme di fatti che vengono alla luce. Le leggi spirituali che i saggi dell’India scoprirono e formularono non saranno mai annullate; rimarranno valide per sempre. Un’ulteriore ricerca non potrà che rafforzare e confermare la loro autenticità, così come ulteriori sfaccettature in un diamante non possono che aumentare lo splendore. L’India ha fornito al mondo l’inestimabile Gemma della Verità:>.Finche l’individuo non si rende conto di questa realtà, continuerà ad essere contaminato da tracce d’ira, di superbia e d’odio, poiché vede gli altri come separati e differenti. Bombay, Dharmakshetra, domenica 14 luglio 1968.(Sathya Sai Speaks-vol.VI)

Elisea Sangiorgi

IL DIVINO SEDUTTORE Qualcuno Mi chiese durante un’intervista:> Gli risposi che accettavo sempre le domande, poiché non è affatto sbagliato appoggiarsi a Me per risolvere i propri dubbi. Allora quello Mi chiese:> Gli risposi:>. È per questa ragione che ho dato delle disposizioni affinché ogni Organizzazione Sathya Sai si predisponesse a fare il nagara-sankirtan durante il brahma-muhurta, il periodo che precede l’alba. È una missione d’amore, e tutti la gradiranno. È un grande atto di servizio sociale risvegliare la gente con il nome di Dio. È un pellegrinaggio purificatore liberare l’atmosfera dalle immonde esalazioni dell’ira e dell’odio che la infestano. Camminando lentamente per le quiete vie durante le fresche ore del mattino, cantate con estasi e ad alta voce il nome di Dio, riempiendo le orecchie dei vostri compagni di quello stesso Nome. È una buona disciplina spirituale questa; la migliore con cui poter iniziare la nuova giornata. A Bombay, a Madras, nel Kerala, in altri Stati, e persino negli Stati dell’Africa Orientale che visitai lo scorso mese, stanno mettendo in pratica con entusiasmo queste Mie indicazioni. Decidetevi, da questo sacro giorno, a trascorrere le giornate assieme a Dio, e a colmarle di Dio. Prashanti Nilayam, lunedì 19 agosto 1968. (Sathya Sai Speaks-vol.VI)

Elisea Sangiorgi

Maya crea l’Universo; dispiega davanti alla mente l’immenso armamentario del mondo oggettuale. È una nartaki, una ballerina, un’incantatrice giocoliera che seduce l’intelligenza e adesca i sensi. Questa nar-ta-ki (badate al gioco delle sillabe) può esser rabbonita col ki-rta-na, il kirtana, la contemplazione concentrata sulla Gloria di Dio. La mente è tutta ammirata dai giochetti del prestigiatore, finché non viene a sapere che tutto ciò è voluto è causato dal giocoliere; saputo ciò, si rimane convinti che son tutti lampi temporanei di maya, parate attraenti ma effimere. Il kirtana rivela il giocoliere che sta dietro al gioco, e voi sapete che Egli può ben di più, perché sono infinite la Sua Sapienza, la Sua Potenza e la Sua Grazia. Prashanti Nilayam, giovedì 8 Settembre 1966. Solennità della Nascita del Signore Krishna. Sri Sathya Sai Baba Discorsi vol. V.

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