Elisa Renaldin

A volte rendersi conto dell’essere meraviglioso che si è, è quasi impossibile. Non veniamo abituati a ricevere dei rimandi particolarmente positivi, e il problema è dato dal fatto che lo spettro di visuale dell’altro è limitato a ciò che egli è. Se ci si identifica attraverso la visione che ci rimandano di noi, avremo una percezione limitata di ciò che siamo. L’unica possibilità è trovare uno specchio più pulito, che ci rispecchi più fedelmente, che abbia in comune con noi le stesse doti e qualità, così che ce le possa mostrare. Ma in linea definitiva, l’unico vero modo è riuscire a rispecchiare se stessi vedendosi oltre quello strato di problemi, di difficoltà, di limiti, di presunti fallimenti e obiettivi irrealizzati. Bisogna guardare oltre il dolore per le cose perdute, oltre le aspettative deluse, oltre i sogni infranti, oltre le ferite ricevute da chi amavamo, oltre gli abbandoni, le separazioni, i lutti, i tradimenti, gli amori finiti o sbagliati d’un pelo, sui quali avevamo investito tutto. Bisogna riprendersi da un’immagine di noi distorta, offuscata, abbruttita, lacerata e macchiata da episodi che di hanno messi in ginocchio. Quante volte, dentro di noi, c’è stato l’impulso a fare qualcosa che sapevamo essere la cosa giusta, ma immediatamente sono subentrate “voci” a contrastare aspramente la nostra intuizione iniziale? E queste voci possono arrivare da ovunque: può essere il nostro bambino interiore spaventato, può essere un genitore introiettato che critica duramente, può essere una parte ferita che ha bisogno di scappare a nascondersi, può essere una figura autoritaria che ci impone di fare rinunce, o una parte ribelle che non ha avuto abbastanza spazio in passato, e ora non fa altro che reagire come un bastian contrario. - Dal libro “Riaccenditi” di Elisa Renaldin, Anima Edizioni https://elisarenaldin.it/libro/

Elisa Renaldin

Il cambiamento è possibile con la Transformational Experience?

2019-06-24 16:50:52

Si tratta di cambiare la visione di se stessi, per permettesi di avere un nuovo sguardo anche sulle situazioni intorno. Si tratta di spezzare l'ipnosi dell'abitudine, smascherare i condizionamenti assorbiti, smantellare gli automatismi, mettersi nuovi occhi e imparare a vedere altro.

Elisa Renaldin

Quante volte, dentro di noi, c’è stato l’impulso a fare qualcosa che sapevamo essere la cosa giusta, ma immediatamente sono subentrate “voci” a contrastare aspramente la nostra intuizione iniziale? E queste voci possono arrivare da ovunque: può essere il nostro bambino interiore spaventato, può essere un genitore introiettato che critica duramente, può essere una parte ferita che ha bisogno di scappare a nascondersi, può essere una figura autoritaria che ci impone di fare rinunce, o una parte ribelle che non ha avuto abbastanza spazio in passato, e ora non fa altro che reagire come un bastian contrario. - Dal libro “Riaccenditi” di Elisa Renaldin, Anima Edizioni https://elisarenaldin.it/libro/

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