Elisa Renaldin

Elisa Renaldin autrice, attrice, ideatrice del teatro trasformativo ha coniato il termine "recinto percettivo" e attraverso la sua esperienza descrive questi meccanismi che in un modo o nell'altro toccano o hanno toccato un po' tutti. Carlo Zanni scrittore, esploratore spirituale, Massoterapista e ricercatore della verità conduce questa puntata con l'auspicio di offrire un materiale su cui riflettere. Questo video è stato creato con l'intento di aiutare a comprendere e ad aprire gli occhi su come i media e le nostre convinzioni limitanti creino una percezione distorta della realtà. https://www.youtube.com/watch?v=vD7mQE2J9v8

Elisa Renaldin

E’ vero, delle volte sembra di essere immersi in fitte nebbie oscure, in cui non si vede oltre le proprie incertezze e paure. Tutt’attorno è buio, freddo, ci si sente soli e sperduti, con quella sensazione di umidità nelle ossa, infreddoliti e pieni di dubbi. Capita anche di sentire, in lontananza, grida di dolore, suoni terribili, scoppi di bombe, spari, rumori di battaglie e scontri, vociare di folle inferocite. In quel buio molesto è perduta la visione, è smarrita la speranza, è affievolita la forza, sbiadito il coraggio, e la vitalità è in affanno. E’ come essere in una melma fetida e appiccicosa, che impedisce di scappare, di muoversi liberamente, perfino di respirare in libertà, sicuramente di sognare. Ma non dobbiamo farci sopraffare. E’ un gioco mentale, prima ancora che materiale, e la battaglia inizia nel terreno della nostra mente, perciò ci dobbiamo attrezzare. Dobbiamo costruire palizzate energetiche e alte mura di luce, tenendo alta la bandiera col simbolo della Libertà. Dobbiamo ripulire il terreno da erbacce e insetti, e cacciare subito animali molesti, predatori, serpi e rapaci affamati della nostra energia. Stiamo camminando in mezzo alle macerie, e la nostra attenzione a dove mettiamo i piedi deve sempre restare alta, con lo sguardo ripulito da dubbi, paure, incertezze e sgomento. C’è fermento, la situazione è tutt’altro che ferma: in molti si stanno muovendo, riunendo, organizzando, non c’è mai stato un periodo tanto prolifico di idee e di iniziative come ora, mai. Dobbiamo ancorarci a quelle nuove Visioni e aiutare a portarle nella materia. Tutto ciò su cui ci concentriamo, come massa, si materializza e prende forma nel reale, grazie ai nostri intenti e ai nostri sforzi; dobbiamo solo tenere duro e resistere ancora un po’. Chi attraversa un oceano deve sempre avere in mente la terra, sempre. E noi la raggiungeremo e la ricostruiremo, la nostra amata terra. Anche se tutto sembra perduto, non lo è mai, finché teniamo accesa la fiamma. Ci dobbiamo solo unire: rifuggiamo dai racconti di guerra, rifiutiamo le narrazioni catastrofiche, scappiamo da tutto ciò che ci indebolisce e ci atterrisce, perché mai come ora è stato importante restare saldi, uniti, compatti. Molti di noi sono lontani fisicamente, ma non spiritualmente: connettiamoci ogni giorno con chi sentiamo vicino animicamente, e proiettiamo ogni giorno il film del nostro futuro, non cediamo di un solo passo! Anche quello che viviamo ora, è un film, la pellicola è nella nostra testa, sebbene sia un film collettivo. Ma ognuno di noi deve orientare il fascio di luce del suo proiettore verso lo schermo comune, e così realizzeremo la nostra opera d’arte, assieme, con fiducia, speranza, coraggio e determinazione. Saremo anche pochi, ma nessuno più di noi è determinato a far tornare la Luce, la Pace, la Giustizia e la Verità su questo piano di esistenza.

1  
Elisa Renaldin

Guidare in autostrada di notte con la nebbia è un atto di fede. Dio quanta fatica, che tensione, che stress. Sembra a volte di entrare in un tunnel spazio temporale: si sa dove si entra, non si sa dove si esce. Si sa che si sta andando, ma non si sa dove. In alcuni tratti si è totalmente soli, oserei dire sperduti, in cerca di segnali che non esistono. Il modo migliore per farcela è creare alleanze. A volte succede che alcune autovetture siano vicine o affiancate, ed è come se una aiutasse l’altra, è come dirsi: coraggio attraversiamo insieme questo mostro. Magari un furgone fa da apripista, e gli altri dietro o accanto tengono lo stesso passo e si sostengono. E’ un po’ come la situazione che stiamo vivendo ora: sappiamo di essere entrati in un tunnel storico alquanto oscuro e nebuloso. Sappiamo che ci siamo entrati, ma non sappiamo esattamente dove stiamo andando, né quanto durerà. Pensare di farcela da soli tenendo il passo di sempre, è per lo meno rischioso. Stringere alleanze è la strategia per vederci meglio, per trovare coraggio, per sapere di non essere da soli, per evitare inutili rischi. Da sempre sostengo che sia questa la via, ma attualmente è assolutamente necessaria e inevitabile, se si vuole sopravvivere alla separazione, alla solitudine, ai timori, ai dubbi e agli schianti verso cui inevitabilmente il mondo sta andando. Stringiamoci, restiamo uniti, facciamo una carovana di anime, spalleggiamoci seguendo le luci davanti e accanto a noi, e teniamo lo sguardo fisso sulla strada, su quelle strisce bianche che danno una seppur vaga direzione anche nel buio. Prima o poi la nebbia si dirada, e riprendere il viaggio sarà veramente una passeggiata, e qualsiasi ostacolo abbiamo mai trovato prima ci sembrerà un’enorme sciocchezza. Passato questo tunnel spazio temporale di oscure nebbie energetiche, riscopriremo una nitidezza interiore, una brillantezza dell’anima, uno splendore della vita, che neanche ci immaginiamo.

2  
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56