Adriana Rosu

Founder Starter

2022-10-25 08:47:40

«L'amore richiede tempo ed energia.

Ma oggi ascoltare chi amiamo,

dedicare il nostro tempo ad aiutare

l'altro nei momenti difficili, andare

incontro ai suoi bisogni e desideri

più che ai nostri, è diventato superfluo:

comprare regali in un negozio è più

che sufficiente a ricompensare la

nostra mancanza di compassione,

amicizia e attenzione. Ma possiamo

comprare tutto, non l'amore.

Non troveremo l'amore in un negozio.

L'amore è una fabbrica che lavora

senza sosta, ventiquattro ore al giorno

e sette giorni alla settimana».

- Zygmunt Bauman -

Adriana Rosu

Founder Starter

2022-10-24 00:59:19

Sai cosa c'è dietro un cane?

Entri in casa mia e ti guardi intorno, cercando un posto al sicuro dai peli per sederti. Ti aiuto io.

Sul divano no, perché è una concessione che ci si possa sedere noi. Sul letto no, è il suo.

Dorme con la testa sul cuscino ed io lo sposto a peso morto, poi mi infilo sotto le coperte e non mi posso muovere più.

Neanche a luglio con 35 gradi.

Sulle sedie mette le zampe, a volte ci sale se uno di noi manca a pranzo o a cena e ne prende il posto.

Abbiamo provato a spiegargli che è un cane ma non lo capisce, si crede un bambino.

Quindi se vuoi resta lì, in piedi, che ti spiego perché.

Perché vale la pena di passare aspirapolveri minimo due volte al giorno, perché vale la pena di dormire stretti, di togliere i peli dal cuscino, di cambiare il letto due volte in una settimana, teli sul divano.

Dietro ad un cane c'è il sorriso dei bambini, la cura per i loro malumori, l'imparare ad accudire l'altro.

Dietro a un cane c'è una donna con un bambino mai nato, ferite e vuoti senza fine riempiti.

Dietro un cane c'è un uomo salvato da una valanga, dalle macerie di una casa, da una corrente di un'onda che l'ha portato via.

Ci sono occhi che non vedono più o non hanno mai visto e che ora possono muoversi e andare.

Dietro un cane c'è famiglia con lo scopo comune di amare e di essere amati.

E diventano parte di te, come tu non puoi capire.

Parlano coi loro occhi, con la coda e tu impari a capirli.

Capisci se ha fame, se vuole giocare, se è triste.

E loro capiscono se sei felice o triste, se hai la febbre, se sei malato.

E se si ammalano loro sai cosa succede? Che si ammala il più piccolo di casa, il bimbo, l'indifeso e tu soffri da impazzire e vorresti che parlasse, che ti aiutasse a capire.

Tutto questo per un animale?

Ma non hai dei figli tu?

Certo che li ho ma lui è figlio di tutti e non me ne vergogno neanche un po'.

In base a lui organizziamo giornate, vacanze, turni di presenza se qualcuno va via .

Perché noi abbiamo scelto lui, ma lui non può scegliere.

E se potesse farlo, sceglierebbe per

la vita, noi.

Quindi stai pure lì in piedi se pensi che non ci sia pulito abbastanza.

Io mi tengo la mia vita, i miei peli dappertutto, i suoi pianti di gioia quando rientro in casa, la sua coda impazzita perché gli ho portato un regalo, il suo cuore grande che accudisce noi con baci nel collo, la sua pallina appoggiata sui piedi e la voglia matta di pensare che vivrà all'infinito.

❤️🐶Argo💖Alice🐶❤️

Adriana Rosu

Founder Starter

2022-10-23 14:22:47

Fare la mamma è una roba difficile, per stomaci forti.

Quando sei incinta, non sei più padrona del tuo corpo: dentro di te tuo figlio pretende attenzioni, riposo, cibi sani, risate, serenità… e tu non sei tu, tu sei il tuo pancione, tu sei una pancia che cammina e che attrae gli sguardi di tutti, e le mani di tutti, e le considerazioni (stupide) di tutti: lo sai che se la pancia è bassa è un maschio? lo sai che se mangi le cipolle il bambino piange? lo sai che non dovresti guidare la macchina?

Poi il bambino nasce e tu non sei nemmeno più la pancia che lo conteneva: adesso sei l’attrice non protagonista, quella che nemmeno appare sulle locandine, quella di cui nessuno ricorda il nome. E così, anche se hai ancora il sedere grande come una portaerei, entri in una stanza e diventi improvvisamente invisibile: nemmeno tua madre si ricorda di te, e finisci a far da tappezzeria in casa tua, mentre amici e parenti ti strappano il neonato dalle braccia e se lo rimpallano come un pallone da rugby.

Per fortuna c’è sempre qualcuno che sa fare la mamma meglio di te: ma lo sai che lo vesti troppo o troppo poco? ma lo sai che il tuo latte non è buono? ma lo sai che quando il bambino è stitico devi usare il gambo del prezzemolo?

Ma una mamma lo sa. Una mamma sa tutto.

Una mamma sa che il legame tra lei e il suo bambino è intenso e profondo e atavico. E’ un legame che nasce da un odore, dal contatto di pelle, da un suono. Un legame che nasce dai tessuti, dai pori, dalle cellule… un legame desossiribonucleico.

Perchè una mamma è mamma tante volte: quando appaiono le due lineette rosa sul test di gravidanza, quando partorisce, quando allatta, quando cambia un pannolino, quando prepara il primo brodino, quando insegna a suo figlio a ridere, a camminare, a parlare, a correre… ad essere una persona.

Una mamma rinasce durante ogni tappa di crescita del proprio bambino.

E quando il neonato è diventato un bimbo grande, una mamma rinasce di nuovo, perchè sa che suo figlio non le appartiene, e che adesso appartiene al mondo a cui lei lo ha consegnato.

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