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UCCISIONE DEL MAIALE E FEROCIA UMANA
Nelle nostre campagne è ancora diffusissimo un metodo barbaro e vergognoso per l’uccisione del maiale, ma, anche nei macelli degli allevamenti intensivi, che, almeno in teoria, seguono le norme di legge, la procedura della macellazione di questo animale è, a dir poco, raccapricciante.
Premettiamo che ormai è scientificamente provato che il maiale è uno degli animali più intelligenti: ha grandi capacità cognitive, forse superiori a quelle del cane. Dal punto di vista emotivo è accertato che prova gioia, paura e dolore come gli esseri umani e, d’altra parte, come tutti gli animali superiori. Inoltre ha grandi capacità comunicative.
Nelle campagne italiane si segue questa vergognosa tradizione:
Si aggancia ai denti del maiale un filo di ferro che poi viene attorcigliato al muso dell’animale per poterlo trascinare sul luogo dell’esecuzione. Già questa operazione provoca ferite e sofferenze alla povera bestia.
Il maiale, che ovviamente si oppone al trascinamento, viene tirato da un “operatore” e “convinto” ad avanzare con calci e bastonate da altri partecipanti al rito.
Giunto finalmente nel luogo prescelto, viene adagiato su di un fianco, in modo che il suo collo sia ben esposto.
A questo punto gli viene tagliata la gola con un coltellaccio affilato. Durante questa operazione, sono veramente impressionanti le grida quasi umane della povera bestia, che muore lentamente dissanguata tra sussulti e convulsioni.
A questo spettacolo assistono spesso, tra i numerosi presenti, anche molti bambini.
Poco diversa è la situazione nei macelli: non si usa il filo di ferro, ma l’animale viene tirato per le orecchie sul luogo dell’esecuzione. L’usanza dei calci e delle bastonate per farlo procedere è identica a quella della macellazione “casalinga”.
Dato che la legge italiana prescrive lo stordimento degli animali prima della loro uccisione, i maiali vengono sottoposti a terribili e, sicuramente, poco piacevoli scariche elettriche per ottenere lo scopo, ma purtroppo il maiale rimane quasi totalmente cosciente e, a causa della sua intelligenza, capisce, dalle grida dei compagni che lo precedono, ciò a cui sta andando incontro.
Dopo lo “stordimento” l’animale viene appeso per le zampe con la testa all’ingiù e, dalle sue grida, si capisce il vero effetto della crudele “anestesia” alla quale è stato sottoposto.
Mentre, a causa della posizione, si verificano terribili lacerazioni muscolari, il maiale viene sgozzato con un coltello affilato.
Anche in questo caso la morte avviene lentamente per dissanguamento. Infine l’animale viene gettato in una vasca di acqua bollente, ma, dato il ritmo frenetico delle operazioni, si calcola che circa il 50% dei maiali vi giunge ancora vivo, aggiungendo sofferenze a sofferenze.
Preferiamo non aggiungere commenti personali a questa breve nota.
Dal web.


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«L'amore richiede tempo ed energia.
Ma oggi ascoltare chi amiamo,
dedicare il nostro tempo ad aiutare
l'altro nei momenti difficili, andare
incontro ai suoi bisogni e desideri
più che ai nostri, è diventato superfluo:
comprare regali in un negozio è più
che sufficiente a ricompensare la
nostra mancanza di compassione,
amicizia e attenzione. Ma possiamo
comprare tutto, non l'amore.
Non troveremo l'amore in un negozio.
L'amore è una fabbrica che lavora
senza sosta, ventiquattro ore al giorno
e sette giorni alla settimana».
- Zygmunt Bauman -


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Sai cosa c'è dietro un cane?
Entri in casa mia e ti guardi intorno, cercando un posto al sicuro dai peli per sederti. Ti aiuto io.
Sul divano no, perché è una concessione che ci si possa sedere noi. Sul letto no, è il suo.
Dorme con la testa sul cuscino ed io lo sposto a peso morto, poi mi infilo sotto le coperte e non mi posso muovere più.
Neanche a luglio con 35 gradi.
Sulle sedie mette le zampe, a volte ci sale se uno di noi manca a pranzo o a cena e ne prende il posto.
Abbiamo provato a spiegargli che è un cane ma non lo capisce, si crede un bambino.
Quindi se vuoi resta lì, in piedi, che ti spiego perché.
Perché vale la pena di passare aspirapolveri minimo due volte al giorno, perché vale la pena di dormire stretti, di togliere i peli dal cuscino, di cambiare il letto due volte in una settimana, teli sul divano.
Dietro ad un cane c'è il sorriso dei bambini, la cura per i loro malumori, l'imparare ad accudire l'altro.
Dietro a un cane c'è una donna con un bambino mai nato, ferite e vuoti senza fine riempiti.
Dietro un cane c'è un uomo salvato da una valanga, dalle macerie di una casa, da una corrente di un'onda che l'ha portato via.
Ci sono occhi che non vedono più o non hanno mai visto e che ora possono muoversi e andare.
Dietro un cane c'è famiglia con lo scopo comune di amare e di essere amati.
E diventano parte di te, come tu non puoi capire.
Parlano coi loro occhi, con la coda e tu impari a capirli.
Capisci se ha fame, se vuole giocare, se è triste.
E loro capiscono se sei felice o triste, se hai la febbre, se sei malato.
E se si ammalano loro sai cosa succede? Che si ammala il più piccolo di casa, il bimbo, l'indifeso e tu soffri da impazzire e vorresti che parlasse, che ti aiutasse a capire.
Tutto questo per un animale?
Ma non hai dei figli tu?
Certo che li ho ma lui è figlio di tutti e non me ne vergogno neanche un po'.
In base a lui organizziamo giornate, vacanze, turni di presenza se qualcuno va via .
Perché noi abbiamo scelto lui, ma lui non può scegliere.
E se potesse farlo, sceglierebbe per
la vita, noi.
Quindi stai pure lì in piedi se pensi che non ci sia pulito abbastanza.
Io mi tengo la mia vita, i miei peli dappertutto, i suoi pianti di gioia quando rientro in casa, la sua coda impazzita perché gli ho portato un regalo, il suo cuore grande che accudisce noi con baci nel collo, la sua pallina appoggiata sui piedi e la voglia matta di pensare che vivrà all'infinito.
❤️🐶Argo💖Alice🐶❤️
