Marco Falasca

LA PROVA Disteso sul verde prato, esaminai la mia aspra indecisione di tagliare i ponti col passato. Chissà se è prematuro rompere nettamente e in modo duraturo legami solidi e possenti, tutt'altro che sinceri, ma più che convenienti… Guardai il volo dell'aquila, sperando mi indicasse la giusta direzione, per uscire da questa trappola di infelicità e costrizione. Ed ecco che lei, regina del futuro, conficcò gli artigli nel mio cuore. Non urlai: divenni falco, il suo amico più sicuro. E così, senza alcun dolore, mi ritrovai fra le vette inattaccabili della coscienza, al cospetto della più fulgida essenza: la libertà. E' qui la prova della mia vita, qui si vedrà se son pronto per l'ardua salita che conduce alla nuova esistenza, o se dovrò prima lottare contro un anatema e purificare fino in fondo la mia anima.

Marco Falasca

L'artigiano e l'orologio - Seconda parte

2019-07-05 17:34:16

L'orologio, morendo, ha dimostrato che l'artigiano si sbagliava. Non si può controllare alcuna vita, non la si può vincere, la si può soltanto vivere. L'artigiano la vinceva si, ma non la viveva. Quindi non era felice, quindi non vinceva: si illudeva soltanto d'aver vinto. Ed alla fine...

Marco Falasca

VISIONI OPPOSTE "Come ci si può sentire tanto importanti quando sappiamo che la morte ci da la caccia?" - Carlos Castaneda, Viaggio ad Ixtlan Uno si cura di niente, distrugge anche se stesso: per arrivare al successo. Non sa, sciocco incosciente, d'essere pulviscolo fluttuante. E così, per diventar il più forte, lascia scivolar fra le dita l'essenza pura della vita. Quando, tardi,gli arride la sorte ne gioisce poco: tosto c'è la morte. All'altro, contrariamente, della gloria poco importa. Forse di lungimiranza corta, ma senz'altro intelligente, coglie l'attimo fuggente. In tal modo vive gli istanti, tutti, dell'esistenza e terminata la sua danza, non ha amari rimpianti ma solo gioia e lieti canti. Bisogna credere in ciò che s'ama, che del denaro e della vil fama infine crollerà l'onusto tempio e di tutto i vermi faran scempio. Fanciulla, sii contenta e afferra al volo l'occasione; non ascoltare chi ripone il piacere in altro momento: egli poi l'abbandona al vento.

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