Marco Falasca
L'ETERNITA' " E' ritrovata. Che cosa? L'Eternità. E' il mare dileguato con il sole" Arthur Rimbaud, " L'Eternità " Nell'Estate secca e rovente, già arsa ogni linfa vitale, tutto è ormai morente. Sulla sabbia le tracce del male: carezze e baci rubati, baci che sanno di sale. Amori appena sbocciati e, quale nostalgia, troppo presto sfioriti: perché lei è andata via. Adesso la solitaria morte, silenziosa, tua compagnia. Devi esser forte, ti urli senza voce, più dell'avversa sorte e della follia atroce che infiammò il cuore e lo rese brace. Lento il terrore, di vivere o di morire? occupa le ore e non puoi abbandonare quella passione, disperata, che non sai capire. Ma, per magia insperata o resistenza infinita, alla fine è ritrovata. Cosa: la vita ? No: l'immortalità, unica cura della ferita, custode della felicità - evocata dai lamenti - e balsamo per la sensibilità dei più puri sentimenti. Lacrime non andranno più smarrite, come foglie fra i venti, o in flutti tempestosi diluite, ma resteranno eterne steli delle emozioni provate.
Marco Falasca
I PLATANI I platani sono gli alberi degli amorosi sensi: hanno fusti forti e sono densi del soave profumo delle passioni. Si ergono fieri ed imponenti, guardiani dei giovanili turbamenti e memori di dolci passeggiate, di timidi baci ed aspre discussioni, di tenere coppie e ignari passanti. Sono gli alberi delle mie rimembranze: ne ricordo tutto il salmastro odore, che penetra fin nelle stanze d'un qualche albergo lungomare e mi riempie ancora l'anima, col mistero d'un equilibrio precario fra sogno e realtà; con la paura di trovare un amore puro, con l'utopia di sconfiggere la banalità. I platani sono gli alberi degli amorosi sensi: a quale soave fanciulla pensi, anima mia, mentre ne contempli i fusti forti ed imponenti?
Marco Falasca