L'artigiano e l'orologio - Seconda parte
L'orologio, morendo, ha dimostrato che l'artigiano si sbagliava. Non si può controllare alcuna vita, non la si può vincere, la si può soltanto vivere. L'artigiano la vinceva si, ma non la viveva. Quindi non era felice, quindi non vinceva: si illudeva soltanto d'aver vinto. Ed alla fine...
L'orologio, morendo, ha dimostrato che l'artigiano si sbagliava.
Non si può controllare alcuna vita, non la si può vincere, la si può soltanto vivere. L'artigiano la vinceva si, ma non la viveva. Quindi non era felice, quindi non vinceva: si illudeva soltanto d'aver vinto. Ed alla fine, l'ennesimo dicembre - il mese della sua nascita, il mese delle sue numerosi morti - aveva svelato l'amara verità. L'artigiano aveva fallito: la sua opera migliore era morta. Ma non era tutto. Quella morte, come un chiodo lancinante nella memoria, gli ricordava altri fallimenti. Aveva fallito nello sgomento provato per la morte di un ragazzo di 12 anni. Davanti ad urla strazianti di madri e lacrime silenti di padri, di fronte al dolore per lutti infiniti e atroci sofferenze di corpi che non sarebbero stati più gli stessi, mutilati dalla sorte o dalla colpa umana, impotente, aveva fallito. E poi aveva fallito nell'amicizia, incapace di perdonare e di chiedere scusa a persone care con le quali aveva litigato. Ed in seguito, posto di fronte a persone incapaci d'odiare - di più: capaci di perdonare - i propri aguzzini, incredulo, si era sentito dilaniare la coscienza dal rimorso e senza pace, aveva fallito. Rapito dagli occhi azzurri e dai dolci baci di una donna, che non era in grado di gestire come le altre, aveva nuovamente provato, dopo più dieci anni, quel fortissimo ed indefinibile senso di smarrimento al cui richiamo era sempre stato sordo...com'é che si chiamava? Pur non ricordandone il nome, ne era stato vinto: ed in ciò aveva fallito.
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Muto ed incredulo e rassegnato, l'artigiano iniziava a prendere coscienza della sconfitta, di quanto la propria vita fosse priva di luce e di quanto egli fosse stato ottuso e pavido quel mese di dicembre del 1990, nel decidere di forgiare quell'orologio…..(CONTINUA)