Lorenzo Manfredini

Costellazioni famigliari: destino d'amore

2018-12-02 11:58:37

Esiste la coscienza di gruppo? E come influisce sul nostro destino? E’ ancora attuale il tema delle costellazioni e della terapia sistemica della famiglia, nata dalle esperienze con i clan tribali e con famiglie riconoscibili, in un contesto come quello attuale dove le famiglie sono sempre più allargate, la società sempre più liquida e l’individuo, sempre più simile a una testuggine, pronto a difendere il proprio ‘ego’ e le apparenti conquiste della propria indipendenza e libertà’?Siamo cresciuti con Freud e Jung che ci hanno invitato a un serio esame di coscienza nel cercare dentro di noi le cause dei nostri condizionamenti, drammi e segreti, anche famigliari. E mi chiedo se le trasformazioni attuali della società, della famiglia e anche del singolo, non siano solo abilità illusorie e compensatorie del nostro destino quotidiano.La società evolve e noi continuiamo ad interrogarci sulle responsabilità e sulle colpe del nostro vivere e a barattare molto spesso il prezzo dei nostri sentimenti, della nostra felicità e salute.Secondo Hellingher (Psicologo e Psicoterapeuta delle Costellazioni Famigliari), non esistono solo dei ‘sentimenti primari’, in relazione diretta agli avvenimenti che ci feriscono, o ‘sentimenti secondari’ in sostituzione dei sentimenti primari che ci difendono, esistono anche dei ‘sentimenti acquisiti’, sentimenti di altri significativi (genitori, parenti, mentori) di cui respiriamo la matrice e la il loro vissuto, inconsapevolmente.E questo è un aspetto tremendamente interessante: non siamo soli, siamo immersi in un tessuto di relazioni, di cui volenti o nolenti ci facciamo carico con le nostre paure, angosce, dolori, distanze.Vogliamo stare meglio? Vogliamo ‘guarire’ da qualcosa?Dobbiamo assecondare il flusso dell’amore. E cioè, riprendere il moto dell’amore verso i genitori e la vita e trasformare i sentimenti di rabbia, collera, rimpianto o disperazione, e trasformarle da difese dal dolore a moti d’amore.Dolore e amore sono due polarità da non temere, si sostengono senza vedersi e si abbracciano quando si mettono in scena.Bisogna ‘solo’ lasciare andare i ‘sentimenti superficiali’ che li accompagnano, anche se fanno parte di un vissuto drammatico, e andare subito verso un movimento rigeneratore di amore.‘Lasciare’ e ‘andare’, significa scoprire i movimenti interrotti, riprenderli e dar loro vigore. Lasciare le ferite e raggiungere una profonda pace interiore per realizzare nuove mete.Dietro ogni comportamento, anche quelli più deleteri, c’è sempre amore. E’ nascosto dalle polarità amore/odio, amore/disprezzo, amore/disinteresse, amore/indifferenza, ma l’amore agisce sempre: ‘quella è la radice e quella è la soluzione’.Occorre superare la mancanza dell’affetto ricevuto e le ferite della vita, andando a scoprire che dietro ciò che non meritiamo, dietro i nostri sensi di colpa e paure, dietro l’autoflagellazione, è necessario accettare da dove veniamo e assecondare il nostro destino ... in amore.

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Lorenzo Manfredini

Come essere leader moderni e non affogare nel proprio 'ego'.

2018-12-01 09:19:39

Come può un’esperienza come il Master in Mental Training e Coaching rendere più forte la leadership di una persona, un professionista o un capo?La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo. Stimolando flessibilità e adattabilità con programmi di sviluppo personale e valorizzando i talenti della leadership di ciascuno nelle proprie dimensioni chiave.E se è così, di quale formazione abbiamo bisogno per diventare persone capaci, forti e sensibili, allo stesso tempo? Pronti a realizzare un impatto significativo sulla nostra vita e quella degli altri?E quali sono le caratteristiche chiave che aiutano ciascuno di noi a fare qualcosa di diverso e nuovo? Un nuovo lavoro, una nuova professione o nuove scelte per un cambiamento di vita?Queste domande hanno ispirato il nostro progetto, il Master in Mental Training e Coaching, e tre condizioni virtuose: il rilassamento, le esperienze che ci fanno crescere e una formazione che consolida i nostri cambiamenti.La prima domanda è questa: ‘dove dovremo rivolgere il nostro sguardo?’In pratica, per essere leader dovremo capire dove siamo noi e dove va il mondo. Riconoscere le matrici che fanno incontrare il mondo interiore, tradizionale e legato a idee, immagini e sensazioni tutte nostre, con la velocità delle innovazioni, degli affari e del cambiamento.La questione è legata allo sguardo che rivolgiamo al lavoro e alla vita privata.Dove guardiamo per anticipare i cambiamenti? Ci guardiamo dentro? Ci nutriamo di libri e di lauree? Accendiamo le nostre intuizioni o la nostra creatività? Ci colleghiamo con gli altri in modo più stretto?Se la risposta è nel calendario, perché non abbiamo più tempo a disposizione, con chi passiamo il nostro tempo, cosa facciamo? Dove viaggiamo e cosa leggiamo? E poi, come utilizziamo tutte queste cose nella nostra vita? In che modo ci sentiamo preparati e pronti, adesso?Che impatto desideriamo avere nella nostra vita?Si tratta di capire come ogni cosa abbia un impatto nella vita di ciascuno - ecco perché vale la pena lavorare in gruppo. Significa riuscire ad applicare strategie e anticipare nuove mosse ed equivale a camminare a testa alta per quanto la nostra vita sia stata 'stretta'.Si tratta di sbirciare dietro gli angoli, modellare il proprio futuro e non solo reagendo ad esso.Quanta diversità è presente nella nostra rete di interessi personali e professionali?Si tratta di sviluppare delle relazioni con persone diverse da noi. Di apprezzare le differenze, sviluppare collaborazione e fiducia nei loro confronti, trovare soluzioni e raggiungere obiettivi comuni.Quindi una rete diversificata, una rete di relazioni basate sulla fiducia, la collaborazione, la sinergia.Quando c’è abbastanza coraggio, curiosità e intraprendenza per abbandonare un’abitudine a cui siamo affezionati, siamo più capaci di dire ‘sì’, di andare d’accordo con gli altri e andare avanti.In sintesi, se siamo quello che siamo e va bene così, partecipando a questo Master manterremo ciò che è familiare e comodo, ma anche oseremo sperimentare cosa significhi essere migliori. Capaci di costruire una maggiore resistenza emotiva ai temi interiori, alle persone, a una nuova professione o una brillante carriera.Insomma, non solo un passo in avanti, ma un salto in avanti. Non solo programmi di studio, ma domande ed esperienze che vanno al cuore del nostro essere migliori e preparati per una realtà che oggi e per i tempi a venire è ancora piena di risposte e opportunità.Ti auguro la miglior vita possibile.

Lorenzo Manfredini

Le sinergie giocano a Basket

2018-11-29 07:07:09

Bella serata dedicata alle sinergie della Kleb Basket di A2, Con Francesco D’Auria (Presidente) Umberto Baglietti (Consulente), Andrea Bonacina (Head Coach) e Tommaso Fantoni (Capitano).

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