
Io sono il Joker
LE PAROLE E IL POTERE IMMENSO CHE ESSE EVOCANO
18/03/2019, 19:52
Ci sono parole la cui potenza è stata dalla storia e dall’uomo compressa e repressa.Compressa dentro significati che ne uccidono l’essenza imbellettando l’apparenza, repressa per reprimere le parole e il potere che esse evocano.Perché quel potere è dell’essere umano e se evocato con le parole esplode e fa saltare schemi, regole, ordini, disintegra il kosmos messo insieme dal sistema e riporta al kaos. Quello primordiale, il kaos che cerca costantemente, ovunque e in chiunque, per definirsi. Il kaos che crea.Tra queste, forse la più temuta e per questo meglio travestita, rivestita di sesso libidine pulsione procreativa e depotenziata nel più sentimentale e meno ingestibile amor dei latini, la parola Eros è stata nel tempo soffocata dentro un sistema che vuole la massa e la vuole silente dentro lo schizzo di una soap opera che narcotizza e sfibra l’immane e multiforme e irrefrenabile energia vitale dell’essere umano.Una pallottola spuntata e senza più polvere da sparo in corpo.Eppure il dio bambino con le ali e le sue frecce sparate a caso e in tutte le direzioni è rimasto lì a monito e memoria. Quel dio curioso, ingestibile, imprevedibile, folle, quel divino bimbo temerario, spericolato, incontenibile, pioniere, quel dio che disintegra confini e sbriciola barriere per guardare oltre, per scoprire altrove e altrove colpire è rimasto qui, nel nostro cielo, a ricordarci la sua essenza, quella vera, la ancestrale.Il suo essere forza vitale che muove il pensiero e la filosofia tutta, quell’eterno traghettare chiunque salga su quelle sue ali. Dalla dimensione terrena alla sovrasensibile.Un termine, Eros, che racchiude e alza in volo la forza più potente della psiche umana: il desiderio dal multiforme ingegno, il desiderio di conoscenza.Una pulsione che va oltre l’apparenza, a scoprire, oltre gli schemi, a creare, oltre il divide ed impera, a costruire ponti. Oltre le righe, a scoprire l’essenza.Eros è conoscenza. Al di là del velo di Maya. E’ desiderio, godimento, piacere. Riappropriamocene e voliamo. Torniamo ad essere quello che siamo. Creature erotiche..... Bene! Spero che il mio post vi sia piaciuto, ne scriverò un infinità per voi.Qui di seguito scrivo due righe su di me per darvi l'idea del mio modo di essere L’imprevedibilità è qualcosa che non è numerato, definito, codificato. Quello che vale per le altre persone non vale per il Joker.La mia unica regola è l’assenza di regole! Studio, curiosità, capacità di mantenere occhi e intelletto aperti sul mondo sono i fondamenti del mio essere. Possiamo dire che all'origine vi è il piacere di raccontare storie, leggendo tra le righe nascoste. In fondo la letteratura nasce ovunque-Quindi Benvenuti nel mio mondo!!


Io sono il Joker
QUALE CONNESSIONE POTREBBE ESSERCI TRA I TEMPLARI E I SUMERI?
18/03/2019, 17:51
Si potrebbe obiettare che si trattava di realtà profondamente diverse tra di loro e non solo dal punto di vista cronologico, in realtà, le analogie ci sono e rilevano una matrice misterica che ci affascina anche a distanza di secoli.I Sumeri vissero nell’antica Mesopotamia e il culmine della loro civiltà si snoda tra il 3000 e il 2000 a.C., mentre la nascita dell’Ordine dei Templari è da collocarsi in un periodo corrispondente al 1096.Ai Templari viene associata la venerazione di Baphomet, una divinità rappresentata con il viso di capra.Questa figura venne considerata come una divinità adorata dai templari, anche se gli esponenti di quest’ordine negarono sempre che si trattasse di un simbolo legato a una particolare forma di adorazione, ma affermando che era un’immagine che raffigurava una percezione a tutto tondo del divino, caratterizzato anche da una raffigurazione negativa.Un’immagine di questo tipo rimanda a figure del mondo sumero e in modo particolare a una figura del pantheon sumero, vale a dire Ningishzidda, una sorta di Hermes sumero, caratterizzato con torso e testa umani e corpo di serpenti.Le analogie sono veramente notevoli, in quanto entrambe le figure racchiudevano il richiamo all’idea della sapienza e per esprimere questo concetto si faceva ricorso a queste immagini ibride, a metà strada tra mondo umano e animale.Il mondo animale nel mondo antico rappresentava un universo intermedio con il divino, probabilmente perché nell’impossibilità di raffigurare il mondo soprannaturale, si ricorreva alle figure animali che avevano una funzione per così dire suppletiva a livello raffigurato.Tra i Sumeri e i Templari si crea un filo sottile, a distanza di secoli, anche perché probabilmente entra in gioco un altro aspetto legato al mondo esoterico.Nonostante siano sempre stati negati i legami con l’esoterismo, i Templari ebbero sicuramente rapporti di un certo rilievo con la dimensione magico-rituale di questa dottrina, perché, probabilmente, miravano a indagare tutti gli aspetti del mondo soprannaturale, oltre le verità canoniche propagandate dalla Chiesa.Nel caso dei Sumeri, invece, il legame con un mondo divino misterioso e ricco di sfaccettature corrispondeva alla volontà di conoscenza, al desiderio di indagare tutti i possibili effetti del reale..... Bene! Spero che il mio post vi sia piaciuto, ne scriverò un infinità per voi.Qui di seguito scrivo due righe su di me per darvi l'idea del mio modo di essere L’imprevedibilità è qualcosa che non è numerato, definito, codificato. Quello che vale per le altre persone non vale per il Joker.La mia unica regola è l’assenza di regole! Studio, curiosità, capacità di mantenere occhi e intelletto aperti sul mondo sono i fondamenti del mio essere. Possiamo dire che all'origine vi è il piacere di raccontare storie, leggendo tra le righe nascoste. In fondo la letteratura nasce ovunque-Quindi Benvenuti nel mio mondo!!


Io sono il Joker
Il tatuaggio Motivi sociali e antropologici
18/03/2019, 17:47
Il tatuaggio Motivi sociali e antropologici. Il tatuaggio può essere legato ad alcuni momenti della vita in particolare, come un amore, una passione, un ricordo.Farsi tatuare sulla pelle un nome, un’immagine, arrivare, addirittura, a ricoprire l’intero corpo di tatuaggi, acquista significati molto particolari che si possono decodificare in rapporto a un determinato contesto di appartenenza. In alcuni casi esso può anche rappresentare una sorta di rito di passaggio, un modo per passare dall’adolescenza all’età adulta, espressione di modus operandi anticonvenzionale, diretto a comunicare la volontà di cambiamento, una metamorfosi interiore che si manifesta attraverso un messaggio in codice, quale appunto il tatuaggio.La valenza antropologica del tatuaggio si configura proprio come forma di appartenenza a un gruppo, manifestazione evidente di una forma mentis che si manifesta nella combinazione tra immagini e colori, in una sintesi di effetti visivi dominanti.Il tatuaggio assume una connotazione tribale e indica l’appartenenza a una categoria che si distingue per caratteristiche “altre” rispetto alla mentalità comune, indica il desiderio di distinguersi e rivendica uno status a parte per questo.Nel mondo antico il tatuaggio era un modo per esorcizzare il dolore e per allontanare il maleficio e la malattia, quindi acquistava una funzione apotropaica, paragonabile, sotto certi aspetti a quella degli antichi graffiti che si trovavano nelle grotte rupestri e che rivestivano valore propiziatorio.Un dato che emerge di particolare rilevanza, se vogliamo fare una sorta di cronistoria del tatuaggio, è legato all’attualità del tatuaggio, che, nel corso dei secoli non è mai passato di moda, ma ha sempre rappresentato un segno di continuità con il passato e con il futuro nel segno dell’anticonformismo e dell’affermazione della propria identità in rapporto a un gruppo, a una società o a idee che cambiano il mondo. Il tatuaggio si rinnova completamente, procede in parallelo con l’evoluzione dei tempi e dei costumi, di cui assorbe gli input prepotentemente, pur conservando il legame ancestrale con le origini del mondo..... Bene! Spero che il mio post vi sia piaciuto, ne scriverò un infinità per voi. Qui di seguito scrivo due righe su di me per darvi l'idea del mio modo di essere L’imprevedibilità è qualcosa che non è numerato, definito, codificato. Quello che vale per le altre persone non vale per il Joker.La mia unica regola è l’assenza di regole! Studio, curiosità, capacità di mantenere occhi e intelletto aperti sul mondo sono i fondamenti del mio essere. Possiamo dire che all'origine vi è il piacere di raccontare storie, leggendo tra le righe nascoste. In fondo la letteratura nasce ovunque-Quindi Benvenuti nel mio mondo!!

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