Io sono il Joker

SULLA PELLICOLA DI UN FILM PROIETTIAMO NOI STESSI

20/03/2019, 21:19

Sulla pellicola di un film proiettiamo noi stessi.Viviamo di proiezioni.Noi stessi probabilmente, Platone ce lo mostra e rievoca, siamo la proiezione del nostro sé nascosto dentro la caverna ad osservare cosa ne facciamo, quale scena allestiamo per lui, dentro quale copione lo muoviamo. Come evolviamo.Proiettiamo il nostro sé ovunque, ovunque proiettiamo i nostri sogni, quel che abbiamo vissuto e l’occasione che purtroppo abbiamo ignorato, le aspettative, i ricordi, le vittorie ed ogni delusione.Proiettiamo sensazioni, emozioni, azioni sperimentate o anche solo immaginate. Sulle storie che viviamo, addosso alle persone che amiamo, tra le pareti che abitiamo, in faccia a chi odiamo e a tutto ciò che veneriamo, contro chi temiamo.Sulla pellicola di un corto o lungometraggio che proiettano per noi in una qualunque sala cinematografica noi, sì, proiettiamo il nostro film personale.E’ inevitabile, istintivo. E’ istantaneo.Proiettiamo il nostro sé a flash e lampi, frammenti di memoria e cuore sparati sullo schermo a illuminare e ritagliare dalla scena un fotogramma. A riportarlo a noi. Un bagliore, lo schermo si accende, la scena all’improvviso ci appartiene.Nostra è la passione sputata in quella bocca, nostro quel bacio, l’abbiamo vissuto o a tal punto desiderato da possederlo e personalizzarlo. Un lampo, in scena nuovamente noi.Noi dentro l’umiliazione e quella maledetta rabbia, spetta a noi lo schiaffo proiettato, noi l’abbiamo subito, noi dobbiamo scegliere se renderlo o cestinarlo.Un flash, due, quattro, la memoria bolle, il cuore pulsa, lo schermo lampeggia, noi illuminati dentro lui. Noi.E’ nostro il brivido di quello sguardo, lo ricordiamo bene, la pelle ancora freme, nostra quell’eccitazione, l’adrenalina nuovamente in circolo. E’ nostra la scena, sono nostre le sensazioni, nostre tutte le emozioni, siamo noi quella vita srotolata sullo schermo, siamo noi la vita.Al dì là della seduzione di un titolo ammaliante, oltre la sapienza di montatori e registi e attori altisonanti, dentro le maglie di una trama intrecciata è noi stessi che cerchiamo, noi che vediamo, noi che vogliamo.Sappiamo di esserci, ci raccogliamo in giro dentro il film per rimontarci e viverci di nuovo. Presenzialisti, forse, egocentrici, accentratori.Sì, probabilmente. Sicuramente eterni cercatori di noi stessi, esploratori di quel sé che ci proietta in giro. E in giro noi cerchiamo, riconoscenti e grati a chiunque ce lo renda. A flash, con voci e immagini, dentro le sensazioni. Zuppi di emozione..... Bene! Spero che il mio post vi sia piaciuto, ne scriverò un infinità per voi.Qui di seguito trovate due righe su di me per darvi l'idea del mio modo di essere L’imprevedibilità è qualcosa che non è numerato, definito, codificato. Quello che vale per le altre persone non vale per il Joker.La mia unica regola è l’assenza di regole! Studio, curiosità, capacità di mantenere occhi e intelletto aperti sul mondo sono i fondamenti del mio essere. Possiamo dire che all'origine vi è il piacere di raccontare storie, leggendo tra le righe nascoste. In fondo la letteratura nasce ovunque-Quindi Benvenuti nel mio mondo!!

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Io sono il Joker

Benvenuti nel mondo di The Walking Dead

20/03/2019, 10:44

Il fenomeno”The Walking Dead, pluri premiata e seguitissima serie tv della AMC, tratta dai fumetti di Robert Kirkman e ideata dal regista Frank Darabont.E’ UNA SERIE IN CUI NEL BEL MEZZO DI UN’APOCALISSE VIRALE DOVE I MORTI SI RISVEGLIANO E ATTACCANO I VIVI, LA CUI PRESENZA È SEMPRE MINORE. LA SOCIETÀ COME LA CONOSCIAMO SI SFALDA E DIVENTA DISUMANA.l’impossibilità di sentirsi al sicuro, la metafora “politica” su un mondo “cannibale” Parlando della rinascita dei morti, parla della morte (morale) dei vivi.Costretti continuamente a spostarsi, presto si accorgeranno che i veri nemici non sono solo i morti che camminano, ma sono proprio gli esseri umani, che sono spinti unicamente dall’istinto di sopravvivenza.THE WALKING DEAD È UNA SERIE SUGLI UOMINI, SU QUESTO GRUPPO DI UOMINI, GUIDATI DA UN EX VICE SCERIFFO DI NOME RICK GRIMES, PRONTO A TUTTO PUR DI SALVARE LA FAMIGLIA E I COMPAGNI DI VIAGGIO.Sfruttando tutte le sue abilità di sopravvivenza, capacità tattiche e con le armi.Il suo personaggio rappresenta gli aspetti positivi dell’animo umano, la decisione di continuare ad indossare la divisa nella sua “missione”, come a voler combattere il caos sociale e naturaleI MORTI CHE TORNANO IN VITA” CHE ALBERGA NELLE STRADE. È CHIARAMENTE LA METAFORA DELL’ORDINE E DELLA GIUSTIZIA.In lui sembrano non venire mai meno la speranza, l’altruismo e la fiducia nel prossimo, ma col il proseguire della storia il desiderio di sopravvivere, difendere ed aiutare i propri cari lo farà decisamente vacillare.Oltre a lui ci sono anche altri personaggi che sapranno catturare l’interesse dello spettatore.Tra tutti, Daryl Dixon riuscito lo stesso a farsi notare, attraverso piccoli gesti e sfumature unite ovviamente alla bravura nella recitazione.Oltre a Daryl si susseguiranno tantissimi personaggi, tra cui il “diabolico Negan”, alcuni mossi da sentimenti positivi, altri abbrutiti dal desiderio di sopravvivere ad ogni costo, anche schiacciando i più deboli.Per quanto riguarda il discorso “ effetti speciali sono di “buon livello” non solo per quel che riguarda il fattore “digitale” ma soprattutto per il classico e sempreverde makeup.Di altissima qualità, che ha reso gli zombie credibili e caratterizzati con grandissima cura.Fatti da dettagli, come muscoli, ossa e tendini visibili sotto la carne in decomposizione veramente impressionanti!!Tutte queste dinamiche hanno permesso a The Walking Dead di ritagliarsi uno spazio nel cuore di tantissimi spettatori in ogni parte del globo. ora in attesa della (nona stagione) che, ci auguriamo, saprà esser completa ed esaustiva sotto tutti i punti di vista.ORA ANDIAMO AD ESPLORARE L’UNIVERSO DEL FUMETTO THE WALKING DEAD, COME DICEVAMO AD INIZIO ARTICOLO ROBERT KIRKMAN, GRANDE CONOSCITORE DEL GENERE HORROR E SOTTOGENERE ZOMBIE.Da vita a questo superbo progetto, raccontando una storia estremamente avvincente, piena di colpi di scena e ricca di un notevole approfondimento psicologico, sfumatura atipica in questo genere di prodotto.NARRANDO LE VICENDE DI UOMINI E DONNE COSTRETTI A CONFRONTARSI CON LA PARTE PIÙ OSCURA DELLA PROPRIA ANIMA.Messi continuamente alla prova, nel tentativo di ricostruire una morale, dopo che tutto quello che conoscevano e in cui credevano è stato cancellato.I PERSONAGGI, SONO IL FULCRO DELLA STORIA SONO LORO CHE APPASSIONANO PER UN SOLO, SEMPLICISSIMO FATTORE: LA LORO UMANITÀ, CONTRAPPOSTA ALL’ALIENANTE DISUMANITÀ DEI “NON MORTI”Questa impronta narrativa ha permesso a the walking dead di allargare il target a dismisura (a tal punto da creare una trasposizione televisiva) includendo porzioni di pubblico inusuali per il genere principale a cui fa riferimento

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Io sono il Joker

Stan Lee il padre di tanti supereroi che sono diventati autentiche leggende dei fumetti

20/03/2019, 10:33

Stan Lee rappresenta un vero e proprio genio nel campo della fumettistica, il padre di tanti supereroi che sono diventati autentiche leggende dei fumetti.La storia di Stan Lee è la dimostrazione che seguire le proprie passioni è una carta vincente in campo professionale. Infatti, dopo aver inseguito per molti anni il sogno di avere successo, Stan Lee era sul punto di cambiare lavoro, per mantenere la propria famiglia e quando arrivò la proposta di Martin Goodman di dar vita a un gruppo di supereroi per contrastare l’ascesa incontrastata dei DC Comics. Nacquero così i personaggi fantastici che hanno arricchito il panorama fumettistico, Hulk, Thor, Iron Man e X-Men.Stan Lee non si limitò a creare nuovi personaggi, ma riuscì anche a rielaborare e rilanciare figure che appartenevano alla storia del fumetto come Capitan America e Namor, in questo modo furono ripresi e rimodernati, per così dire, personaggi appartenuti agli anni Trenta e Quaranta dell’epopea fumettistica americana.Stan Lee, memore forse delle difficoltà che aveva incontrato nella difficile strada verso il successo, riuscì a creare personaggi straordinari che, tuttavia, accanto a doti straordinarie, mantenevano intatta la loro umanità, con tutte le debolezze e i difetti connessi a tale condizione.Stan Lee proiettava nelle vicende dei supereroi le frustrazioni e i desideri degli uomini comuni, costretti ad affrontare la lotta quotidiana per sostenere le difficoltà economiche e difendersi dagli attacchi delle persone senza scrupoli.Nella sua lunga vita (è morto, infatti, recentemente) Stan Lee ha sempre continuato a svolgere l’attività che più gli piaceva, curando anche l’aspetto divulgativo legato all’universo Marvel.Famose sono state le sue dispute con i disegnatori, soprattutto a proposito dell’Uomo Ragno, a causa di divergenze di opinioni sull’identità di alcuni personaggi.Stan Lee ha rivoluzionato la storia del fumetto e non sarà facile dimenticarlo, grazie Stan per averci regalato tante emozioni! Bene! Spero ghe il mio post vi sia piaciuto, ne scriverò un infinità per voi. Qui di seguito trovate due righe su di me, per darvi l'idea del mio modo di essere. L’imprevedibilità è qualcosa che non è numerato, definito, codificato. Quello che vale per le altre persone non vale per il Joker La mia unica regola è l’assenza di regole! Studio, curiosità, capacità di mantenere occhi e intelletto aperti sul mondo sono i fondamenti del mio essere. Possiamo dire che all'origine vi è il piacere di raccontare storie, leggendo tra le righe nascoste. In fondo la letteratura nasce ovunque, Quindi Benvenuti nel mio mondo!!

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