“Sentire”...
in questo caso non è sinonimo di ascoltare, ma di “percepire”, di “avere dentro” qualcuno...
Quanti possono dire di “sentire” una persona che è altrove? Come lo spieghi quando all’improvviso, mentre sei occupato a fare tutt’altro, ti si riempie la pancia e il petto di quella strana sensazione? Come spieghi di averlo sentito lì, come se rimettessero a posto una parte di te? Ed era lui, lo sai.
... buongiorno...