
Fabio Uggeri
Founder Junior


Fabio Uggeri
Founder Junior
Non smettere mai di essere una brava persona per altre cattive persone che ti circondano Non serve vendicarsi, le persone cattive si distruggono da sole. Come diceva il maestro dei maestri: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti”. La sensazione di dolore che si crea dopo una delusione fa molto male e potrebbe generare confusione. Ma tu, rimani sempre buono, giusto ed equo, poiché questo è ciò che ti rende una persona unica e fantastica.Non permettere che gli altri influenzino il tuo buon umore, le tue decisioni e di conseguenza la tua vita. Continua ad essere una brava persona, anche se gli altri non ti trattano bene, perché, dopotutto, la bontà che è invisibile agli occhi dona un grande valore al tuo cuore.Non è necessario odiare, anche se all’inizio ti sentivi infelice, turbato, deluso, cerca di superare tutto questo, per non avvelenare il tuo cuore. Questo non ti deve far cambiare, rimani sempre gentile, anche se spesso ti rendi conto che il tuo modo di essere non viene considerato e ripagato nel giusto modo.Controlla il tuo cuore, ovviamente la prima reazione è la rabbia, ma prova a perdonare chi ti ha fatto male. Questo ti aiuterà ad essere paziente anche nei momenti più difficili, perché sarà più semplice mantenere la calma. Solo così non arriverai ad odiare ed a provare risentimento e potrai quindi controllare il tuo cuore per essere paziente e non provare rabbia.In fondo, non ha alcun senso rispondere al male con il male, provando dei cattivi sentimenti, otterremmo soltanto reazioni pesanti. Reagendo in questo modo, non faremmo altro che stare peggio con noi stessi. Soccombendo alla rabbia, otterremmo soltanto oscurità nel nostro cuore.


Fabio Uggeri
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LE RESPONSABILITA’ NON SONO UN PROBLEMA Oggi vogliamo recuperare due riflessioni dello psichiatra Paolo Crepet, che da sempre si scaglia con forza contro l’attuale generazione di genitori. Secondo lui, gran parte dei problemi dei nostri ragazzi deriva proprio da una classe di genitori che ha rifiutato il proprio ruolo, preferendo quello di amiconi. Quando il buonismo educativo è così pregnante, non va bene. Noi non abbiamo più figli, ma piccoli Budda a cui noi siamo devoti, epr cui possono fare tutto. Scelgono dove andare a mangiare, in quale parco giochi. Siamo diventati genitori che dicono sempre di si. Ma questo è sbagliato. Esposti. Quando diventeranno grandi ci sarà qualcuno che gli dirà di no. Magari alla prima frustrazione amorosa. Magari al primo lavoro. I genitori vanno al primo incontro di lavoro del figlio di 26 anni. Poi c’è gente che non manda i figli all’Erasmus perché fa freddo. Sono un disastro questi genitori. Non possiamo generalizzare, ma in molti casi è così. Paolo Crepet Perché i genitori versano in questo stato disastroso? Cosa ha portato a una generazione di adulti pronti a dire sempre di sì ai propri figli e a evitare loro qualsiasi problema? Il declino della responsabilità: “Colpa di chi ha detto loro che le responsabilità sono un problema, mentre invece sono il metro con cui si misura la propria crescita. Sono le responsabilità e la capacità di prendere in mano la propria vita che definiscono l’essere adulto e lo differenziano da un bambino. L’idea di trovarsi una generazione di eterni adolescenti a quarant’anni fa veramente gelare il sangue”. Paolo Crepet Ed è proprio sul tema della responsabilità che vogliamo invitarti a riflettere (e sul quale riflettiamo anche noi, ogni giorno): le nuove generazioni di genitori hanno paura della responsabilità? Come affrontiamo la nostra responsabilità di genitori?

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