Fabio Uggeri

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La curcuma è una spezia oggetto di interesse sia da parte del mondo medico-scientifico che gastronomico. Per curcuma si intende un genere di piante che appartengono alla famiglia delle Zingiberacee, la stessa dello zenzero, comprendente numerose specie note, la più usata delle quali è la Curcuma longa, detta anche “zafferano delle Indie”. Della curcuma si utilizza la radice, che in realtà è un fusto sotterraneo detto rizoma. La curcuma è coltivata in India, in altre parti dell'Asia e in America centrale. I principali ingredienti attivi della curcuma, studiati in relazione ai possibili effetti sulla salute attribuiti a questa spezia, sono i curcuminoidi, che donano il colore giallo-arancione alla spezia e di conseguenza ai cibi che la contengono. Il curcuminoide maggiormente presente è la curcumina. Curcuma: effetti benefici La curcuma è da sempre utilizzata nella medicina ayurvedica per alleviare molti disturbi come problemi respiratori, stanchezza, reumatismi, dolori. La curcuma viene presentata anche come efficace per risolvere diverse malattie degenerative (cancro, Alzheimer). La polvere di curcuma viene inoltre consigliata per alleviare alcuni disturbi della pelle. Possiamo dire in generale che le evidenze scientifiche che riguardano i benefici della curcumina, e quindi della curcuma, al momento danno pochissime risposte definitive. Gli studi disponibili in letteratura sono numerosi, ma quasi sempre si tratta di sperimentazioni in vitro o su animali. Le poche ricerche condotte sull’uomo non riescono ancora a fornire risposte conclusive sulle proprietà terapeutiche ipotizzate. Diversi studi hanno dimostrato in laboratorio l’attività antiossidante della curcumina, la sua capacità di contrastare i radicali liberi, i quali sono in grado di alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico. Poiché l’azione dannosa dei radicali liberi è associata a una serie di complicazioni patologiche come cancro, aterosclerosi e malattie neurodegenerative, si pensa che la curcumina svolga un ruolo vitale contro questi disturbi. La curcuma però non è efficace contro i tumori. Ricerche di laboratorio e sugli animali suggeriscono che la curcumina potrebbe prevenire il cancro, rallentarne la diffusione, rendere la chemioterapia più efficace e proteggere le cellule sane dai danni della radioterapia. Gli studi sulla curcumina effettuati su esseri umani sono ancora però nelle fasi iniziali. Al momento non ci sono prove sufficienti per raccomandare la curcumina per la prevenzione o la cura dei tumori. Curcuma: proprietà antinfiammatorie Numerosi studi hanno rivelato che la curcumina è in grado di limitare l’azione di un enzima che stimola la produzione di sostanze che favoriscono i processi infiammatori, provocandone quindi una riduzione dei livelli nel sangue. Questo meccanismo d'azione rende quindi la curcumina un potenziale agente anti-infiammatorio. Questa considerazione però non basta per affermare che la curcumina aiuti a ridurre l'infiammazione, poiché non è supportata da studi convincenti sugli esseri umani. Dolori muscolari e reumatici L’assunzione di curcumina potrebbe avere dei benefici nel trattamento del dolore dovuto a malattie infiammatorie come l’artrite, ma ciò non è sufficiente per arrivare a conclusioni certe. Prima di trarre indicazioni definitive occorre condurre ulteriori studi, più rigorosi e su popolazioni più ampie. Consideriamo anche che i benefici si sono osservati a dosi di 1-1.5 mg al giorno di estratto di curcuma, cioè di curcumina, difficili da raggiungere con la sola alimentazione (la curcumina rappresenta il 3 % circa della polvere di curcuma).

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