eustachio SANTERAMO
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La parola del giorno è Rubesto [ru-bè-sto] SIGN Robusto, vigoroso, selvaggio, impetuoso; duro, severo, brusco probabilmente dall'ipotetica forma del latino volgare [rebustus] (variante di [robustus]) con metatesi, cioè inversione, delle due vocali, forse successiva dall'apparente sostituzione della prima sillaba col prefisso frequentativo [re-]. 'Robusto' è un aggettivo che conosciamo bene, vi ricorriamo continuamente; la sua forza sta nella solidità, nella resistenza, nella sopportazione e anche in una certa massa. Ha la pulizia delle voci dotte, riprese senza sbavature dal latino. Il rubesto invece è inusuale. Ma non è altri che è il suo fratello matto: giunto per via volgare, usurato e deformato di bocca in bocca durante secoli di oralità, la sua robustezza è gagliardamente estroversa in vigore, in impeto. Duro e brusco, arriva tanto al selvaggio quanto al severo. La radice è sempre quella della robur, della quercia, ma se il robusto della quercia ha anche la fermezza, il rubesto è il robusto in movimento, legno che sferza, che percuote, che batte. Sono rubesti i venti che ci rabbuffano e rubesti gli scrosci di pioggia, rubesti gli atleti sprezzanti e bellicosi, rubeste le professoresse arcigne e accalorate, rubesto il comico che la dice con oltraggiosa schiettezza. Ha l'accessibilità di un termine della tradizione — sembra dialettale, e in effetti ha omologhi in diversi dialetti — e insieme una grande finezza e versatilità letteraria, che dagli albori dell'italiano arriva fino ad oggi.
eustachio SANTERAMO
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Buongiorno e buona domenica a tutti.
2020-03-29 10:10:29
Sembra strano, fortunato in questo momento per chi ha un cane(come me),almeno puo' abbracciarlo.
eustachio SANTERAMO
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Buongiorno e buon sabato a tutti.
2020-03-28 07:26:27