eustachio SANTERAMO

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Perché TAV nell' edicola di via Gravina! •Uscita Nº 2 del 04/06/2019 •Periodicità: Mensile Descrizione: • Il 14 dicembre del 2008 iniziavano i servizi di Alta Velocità ferroviaria sulla linea Torino-Salerno, oggi, a dieci anni di distanza, è possibile affermare che l’Alta Velocità ferroviaria è stata la più importante innovazione nel sistema trasporti italiano negli ultimi decenni, così come lo furono le autostrade negli anni ’60 e ’70. I servizi ferroviari di Alta Velocità, li chiameremo TAV, sono percepiti e utilizzati dai viaggiatori in modo diverso dagli altri servizi ferroviari di media e lunga percorrenza; sono utilizzati per diversi motivi: pendolarismo, affari, turismo, ecc. è ormai chiaro che il servizio TAV, non è solo un’alta velocità commerciale (che a sua volta è diversa dalla velocità massima), ma è un mix unico di tempi di percorrenza più brevi, collegamenti centro-centro, prezzi e tariffe differenziati e più vicini alle esigenze di chi viaggia, comfort a bordo e in stazione, possibilità di utilizzo del tempo a bordo, cui si aggiunge la percezione immediata di materiale rotabile nuovo. Un vero e proprio brand. Dopo 10 anni è doverosa una analisi approfondita degli effetti e dei benefici di questa straordinaria innovazione, ed è altrettanto doveroso valutare lo stato di sviluppo del progetto e i rischi di non completare il sistema, creando così un Paese a due velocità. Un rischio ancor più grave se comportasse l’uscita dal progetto strategico che si è data l’Unione europea. Lo stesso vale per le merci dove le reti TEN definiscono lo spazio europeo nel quale, su percorrenze superiori ai 300 chilometri, il 30% del trasporto di merci su strada entro il 2030 ed il 50% entro il 2050, dovrà viaggiare su ferrovia con treni TEM (Treno Merci Europeo). Completare la rete TAV e connetterle alle reti europee è quindi un grande progetto per il Paese che deriva da una visione di una mobilità equa e sostenibile. Un progetto nel quale l’analisi economica può dare un contributo sulle singole scelte progettuali, non certamente sulla visione complessiva che rimane una scelta strategica di tutto il Paese. Il prodotto è prenotabile € 9,90 puoi ordinare arretrato nell'edicola di via Gravina.

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Prosegue nell' edicola di via Gravina PATRIMONIO DELL’UMANITÀ , una raccolta del National Geographic unica e imperdibile dedicata ai luoghi e ai monumenti protetti dall’Unesco. 30 volumi splendidamente illustrati e ricchi di informazioni pratiche e di facile consultazione, corredati da immagini straordinarie, di grande qualità fotografica per conoscere le meravigliose opere lasciate dai nostri antenati. SECONDA USCITA IN EDICOLA: “Nord-Centro Italia” + “Mongolia e Cina del Nord “ a solo € 9,99! INFORMAZIONI: L’Opera è composta da 30 volumi divisi in 29* uscite. La seconda uscita contiene 2 volumi al prezzo di € 9,99; dalla terza uscita ogni volume costerà € 9,99 Scarica qui il piano dell’Opera per non perdere nessuna uscita: 1a uscita: America Andina - 22/08/2018 • 2a uscita: Nord-Centro Italia - 05/09/2018 • 3a uscita: Mongolia e Cina del Nord- 19/09/2018 • 4a uscita: Messico e America Centrale - 03/10/2018 • 5a uscita: Indonesia, Australia e Pacifico - 17/10/2018 • 6a uscita: Francia del Nord - 24/10/2018 • 7a uscita: Canada e Stati Uniti- 31/10/2018 • 8a uscita: Estremo Oriente e Sud-Est Asiatico - 07/11/2018 • 9a uscita: Centro-Sud Italia e Malta - 14/11/2018 • 10a uscita: Africa del Nord - 21/11/2018 • 11a uscita: Vicino Oriente, Iran e Afghanistan - 28/11/2018 • 12a uscita: Africa Orientale e del Sud - 05/12/2018 • 13a uscita: Grecia - 12/12/2018 • 14a uscita: Turchia, Caucaso e Asia Centrale - 19/12/2018 • 15a uscita: Francia del Sud - 26/12/2018 • PATRIMONIO DELL'UMANITA' • L'Opera è composta da 29* uscite: 1. America Andina 2. Nord-Centro Italia – Mongolia e Cina del Nord 3. Messico e America Centrale 4. Indonesia, Australia e Pacifico 5. Francia del Nord 6. Canada e Stati Uniti 7. Estremo Oriente e Sud-Est Asiatico 8. Centro-Sud Italia e Malta 9. Africa del Nord 10.Vicino Oriente, Iran e Afghanistan 11. Africa Orientale e del Sud 12.Grecia 13.Turchia, Caucaso e Asia Centrale 14.Francia del Sud 15.Cina del Sud e Nepal 16.Asia del Sud 17.Europa Orientale 18.America del Sud 19.Regno Unito, Paesi Bassi e Belgio 20.Germania, Svizzera e Austria 21.Africa Occidentale e Centrale 22.Spagna e Portogallo 23.Paesi Balcanici 24.Islanda, Scandinavia e Paesi Baltici 25.Europa Centrale 26.Memoria del Mondo I - EUROPA 27.Memoria del Mondo II 28.Patrimonio culturale immateriale I 29.Patrimonio culturale immateriale II Arretrato? Rivolgiti a Eustachio per non perderti le precedenti uscite!

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Da Dante a Gramsci, da Machiavelli a Sciascia, da Platone a Tabucchi, la lettura viene esaltata, criticata, sottoposta ad ironia, ricordata come esperienza formativa, esplorata, insomma, in tutte le possibili sfaccettature. Se la lettura è un’arte, come ogni arte che si rispetti ha suscitato pensieri, riflessioni, considerazioni di vario genere. In un’antologia necessariamente parziale, pubblicata da Einaudi nel 2007, l’autore del libro raccoglie i vari aforismi che sulla lettura sono stati scritti dall’antichità ad oggi: da Dante a Gramsci, da Machiavelli a Sciascia, da Platone a Tabucchi, la lettura viene esaltata, criticata, sottoposta ad ironia, ricordata come esperienza formativa, esplorata, insomma, in tutte le possibili sfaccettature. E’ interessante quindi addentrarsi in questo percorso in un’epoca in cui l’imperante – e comunque ormai insostituibile - tecnologia informatica non è ancora riuscita a soppiantare la forza della pagina scritta che consiste non tanto nel presentare una trama di fatti o una serie di argomentazioni quanto nel rafforzare, attraverso l’immaginazione e il pensiero, la capacità di far risuonare dentro la propria interiorità degli stati d’animo diversificati e nel favorire quel processo di identificazione (non condizionato dall’immagine precostituita, come nel cinema, ad esempio) unico e irripetibile per ciascuno di noi. Ecco perché nell’era informatica la lettura diventa ancora di più, per ragioni facilmente intuibili, momento importante per lo sviluppo del senso critico e luogo del dialogo dell’individuo con tutti gli altri individui, del presente e del passato, dispiegando pienamente quel potenziale liberatorio che la caratterizza da sempre. “I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico” ammonisce Eco, anche perché “Nei libri ho incontrato l’universo“, come ricorda Sartre, e senza dubbio “La lettura alimenta l’ingegno e lo ristora” come insegnava già Seneca all’amico Lucilio nelle Epistole. Non perdiamo dunque il senso dell’intramontabile piacere della lettura e cerchiamo di trasmetterlo alle giovani generazioni perché un giorno possa essere chiesto anche a loro: “Chi sei tu, lettore che leggi le mie parole tra un centinaio d’anni?” (da Tagore, Chi sei tu, lettore che leggi, in Il giardiniere, 1913).l

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