Straface Antonio

2024-03-12 11:11:42
Straface AntonioreoStnsodp02l32au7tm 0faoe7g0i72n3915hf6ai59in30a8tgl6fhu707 · Contenuto condiviso con: TuttiundefinedLO SPIRITO SANTO È PERSONA

Prima parliamo brevemente di come la S.S. Trinità è presentata nel Novo Testamento infine ci concentreremo sulla PERSONALITÀ dello Spirito Santo.

Nel Nuovo Testamento vi sono circa quaranta testi trinitari.Uno dei più noti è certamente quello del vangelo di Matteo 28,19: Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,Il suo contenuto è inequivocabilmente trinitario. I termini di Padre, Figlio e Spirito Santo e ciò che ad essi è attribuito, ci autorizzano ad affermare la triplice personalità e l'unica natura in Dio: Tre Persone e un solo Dio.Anzitutto la frase di Matteo è una enumerazione che dipende grammaticalmente da un'unica formula: nel nome di. Ora il Padre ed il Figlio indicano certamente Persone, e siccome lo Spirito Santo si trova nella stessa enumerazione dove si trovano il Padre e il Figlio, dipende cioè dalla stessa formula deve dirsi Persona come il Padre e come il Figlio.Alla stessa conclusione si arriva se si considera che la formula nel nome di, per il suo stesso significato, deve precedere persone.Infatti “battezzare nel nome di” significa “consacrare a” oppure “mettere al servizio di”. Il battezzato si consacra o/e si mette al servizio del Padre e del Figlio che sono Persone. Poiché il battesimo è amministrato “anche nel nome dello Spirito Santo”, ne segue che il battezzato si consacra o/e si mette al servizio anche dello Spirito Santo, che come il Padre e il Figlio deve dirsi una Persona Divina.

S. Paolo scrive: 1 Cor 12:5 Vi è diversità di ministeri, ma non v'è che un medesimo Signore. 6 Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.Ecco l’insegnamento dell’Apostolo:La vita cristiana è tutta potenziata dall'assistenza divina. Tutto proviene da Dio. Ma in questa assistenza dall'alto sono in opera le Tre Persone divine. In che modo?I doni (carismi), di cui godono i cristiani, sono distribuiti dallo Spirito, che ne è la fonte immediata. Il Signore (il Figlio) presiede all'esercizio di questi doni, che perciò sono detti servizi (ministeri). Egli governa. Ma è mediante questi stessi doni-servizi che si attua l'opera del Padre (Dio), che ne è la fonte primaria. In altre parole, il piano di salvezza concepito dal Padre si realizza mediante il Figlio e lo Spirito Santo. In questo senso Paolo può dire che Dio (Padre) “opera tutto in tutti”.Si trova qui il duplice elemento trinitario: Tre Persone e un Solo Dio, che opera per la salvezza dell'uomo:Tre Persone: Come in Matteo 28,19 anche qui abbiamo una enumerazione, nella quale accanto al Padre e al Figlio è collocato lo Spirito Santo. E a Lui, come al Padre e al Figlio, è attribuita un'attività specifica, propria, intelligente, vale a dire la distribuzione dei doni per il bene comune: 1 Corinti 12: 11 ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

Il saluto dei primi cristiani (2 Corinzi 13, 13)I cristiani di Corinto conoscevano dunque la dottrina Trinitaria, essi credevano in Dio Uno e Trino. infatti, la formula trinitaria costituiva il saluto ordinario dei primi cristiani.Scrive infatti lo stesso S. Paolo, chiudendo la sua Seconda Lettera ai Corinzi 13:13 La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.Grazia (greco charis) è il favore o azione salvifica gratuita di Dio mediante Gesù Cristo. È un dono divino. È detta del Signore Gesù Cristo perché data da Dio (dal Padre) mediante il Figlio.Amore (greco agàpe) è la stessa azione salvifica divina considerata nel Padre (Dio) come nella sua fonte primaria. È un dono divino che parte da Dio (Padre) per ricondurre l'uomo a Dio come alla sua sorgente.Comunione (greco koínonìa) è la forza o vincolo soprannaturale che unisce i credenti a Cristo e conseguentemente tra loro. È un dono divino attribuito allo Spirito Santo perché conferito da Lui.Abbiamo anche qui una enumerazione, dove accanto al Signore Gesù e al Padre è collocato lo Spirito Santo, al quale è attribuita la sua parte specifica nell'opera di salvezza dell'uomo. Se il Padre e il Figlio sono Persone, anche lo Spirito Sante deve dirsi una Persona uguale e distinta.Un solo Dio in Tre Persone.Questa formula, la più chiaramente trinitaria di tutto il Nuovo Testamento, è forse di origine liturgica.Questo vuol dire che la professione di fede trinitaria formava il saluto abituale dei primi cristiani quando si radunavano per istruirsi e pregare insieme e celebrare la Santa Cena

La fede del primo

Straface Antonio

2024-03-12 11:10:36
Straface AntoniotdonoeSrps20 1i53301ar96eo17 aclfr3l06l001t2el 6 b:6litfbe5acfi6o · Contenuto condiviso con: TuttiundefinedIMMACOLATA CONCEZIONE(da quando)

Come noto la definizione del dogma dell’Immacolata Concezione recita:“nel primo istante della sua concezione, …. “E si intende nel primo istante della sua concezione NEL SENO DELLA MADRE….

Il beato Giovanni Duns, Scoto (originario della Scozia), detto “Dottore sottile” per la finezza del suo pensiero che, in ambito teologico, è stato il primo definitore del dogma,scrivevaInoltre, la perfezione del Mediatore richiede la preservazione da ogni colpa, non solo da quella attuale, ma anche da quella originale. Ecco dunque che la Vergine fu esente da ogni macchia originale fin dal primo istante del suo concepimento. Dio infuse la grazia santificante nella sua anima al momento stesso in cui infuse l’anima nel corpo, cosicché la Vergine non fu mai contaminata, neppure per un istante, dal peccato originale.Cfr. Beato Duns Scoto, Reportatio parisiensis III Sent., d. 3, q. 2 e Opus Oxoniense. III Sent., d. 3, q. 1.

I suoi discepoli tramandarono il famoso sillogismo: “Potuit, decuit ergo fecit”: “Ciò conveniva, era possibile, e dunque Dio lo fece”.Il significato del sillogismo, che era già stato usato da altri teologi, è il seguente: se Dio poteva liberare la Vergine dal peccato originale (potuit); era conveniente che Colei che doveva essere Madre di Dio fosse esente dal peccato originale (decuit), quindi se Dio lo poteva (potuit), e se era conveniente che Dio lo facesse (decuit), allora Dio lo fece (fecit).

Ma …..Il verbo concepire non indica soltanto il concepimento nel senso di generare fisicamente una nuova vita. Ma il suo senso originario e primario èaccogliere nella fantasia, quindi ideare, immaginare: concepire col pensiero.

Colossesi 1:16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui (la Parola cfr. Giovanni: 1:3 tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste)ed in VISTA di Lui, (l’UOMO Gesù Cristo).

Se tutto fu fatto in VISTA dell’UOMO Gesù Cristo, quale fu la PRIMA cosa che dovette “concepire” nella sua mente Dio creatore IN VISTA della nascita di Suo Figlio nella natura umana?Io credo che per prima cosa DIO CREATORE concepì nella sua mente LA DONNA che avrebbe dovuto accogliere nel suo grembo il re del cielo!E dunque Dio Padre, quale madre del suo UNIGENITO Figlio, che si sarebbe fatto uomo, avrebbe potuto accontentarsi di meno che della perfezione più assoluta?E dunque Dio Spirito Santo, quale sua Sposa in vista dell’incarnazione della Seconda Persona della S.S. Trinità, avrebbe potuto accontentarsi di qualcosa di meno della perfezione più assoluta?E dunque Dio Figlio, in vista della sua incarnazione in un seno umano avrebbe potuto accontentarsi di qualcosa di meno della perfezione più assoluta?Figlia, Sposa, Madre … quasi una Persona di famiglia….

Il saluto dell’Angelo a Maria può venirci in aiuto: Luca,1: 28 L'angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te». … 30 L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.

Il Signore è con te.... (letteralmente: il Signore con te, senza verbo)non è un augurio, in tal caso avrebbe dovuto dire: il Signore sia con te, oppure un’assicurazione: il Signore sarà con te.No, è un’affermazione permanente. Senza tempo, come Dio.Prima ancora che Maria incominciasse ad essere Maria nel seno di sua madre e prima ancora che il re del cielo iniziasse a vivere nel suo seno, il Signore era, continuamente, con Lei.

Fa rilevare il Prof. Antonino Grasso, docente di Mariologia presso la Facoltà teologica di Sicilia - Istituto superiore di Scienze religiose "San Luca" - Catania.:L’espressione resa col verbo greco all’aoristo "hai trovato", eùres (εὑρες), e per influsso del precedente termine kecaritoméne col quale è legata concettualmente tramite la congiunzione "infatti", gàr (γαρ), assume un valore resultativo o perfettivo, sicché non si riferisce al solo tempo attuale, ma si delinea come risultato presente ed immutabile di un’azione già stabilita ed attuata. In altre parole e volendo invertire il discorso, Maria ha trovato grazia presso Dio perché non vi è stato nulla in Lei che può aver ostacolato né ostacolerà il completo, perfetto ed eterno favore di Dio.Inoltre, Dio ha tenuto e terrà sempre Maria nella sua grazia, è stato e sarà sempre con Lei, in previsione e come conseguenza della sua maternità divina.

Straface Antonio

PIETRO A ROMA

2018-10-19 18:53:01

Si sente ancora dire da qualche accanito avversario del Primato romano che la Bibbia ci parla solo del viaggio di Paolo a Roma. Dunque Pietro non è mai stato a Roma. Questo modo di ragionare è proprio di alcuni settari, che vorrebbero trovare nella Bibbia la risposta a ogni problema. No! La Bibbia non è un trattato di storia e tanto meno di scienze naturaliSe la Scrittura può essere chiamata in causa per quanto riguarda la dottrina, non può essere certamente fonte, o unica fonte, della Storia. La Scrittura, non dice che Pietro fu a Roma?Ma la Scrittura non dice neanche che Pietro NON fu a Roma. Pertanto per sapere se Pietro fu o non fu a Roma bisogna fare altre ricerche, ricerche che non hanno nulla a che vedere con la dottrina, ma che debbono avvalersi di altre tecniche: quelle proprie della ricerca storica e dell’archeologia.La ricerca storica, ed archeologica, al di là di ogni dubbio, afferma, a mezzo di tutti gli storici di qualche notorietà e serietà, la presenza di Pietro a Roma dove subì glorioso martirio.Per quanto riguarda la venuta di Pietro a Roma, se nella Bibbia vi è un racconto particolareggiato ed esplicito solo del viaggio di Paolo, è illogico dedurre SOLO da ciò, che Pietro non sia stato a Roma. Vi sono altri documenti, altre fonti per accertarsi. Ma…. Siamo proprio sicuri sicuri che la Scrittura NON dice che Pietro fu a Roma?Vediamo:La lettera ai romani, spesso citata come prova che Pietro non era a Roma non dimostra nulla infatti la lettera ai Romani è stata scritta a Corinto variamente da vari scrittori datata fra il 51 ed il 58, Paolo non era ancora stato a Roma Dalla lettera infatti si evince che quella comunità era già fiorente e composta da cristiani ebrei e non ebrei la cui fede era nota a tutto il mondo cristiano e la cui ubbidienza era nota a tutti (Romani 1,8), (Romani 16,19).Basano i contestatori la loro affermazione che Pietro non fu mai a Roma perché nel capitolo 16 Paolo invia i saluti a moltissime persone, ma non nomina Pietro.Segno evidente DICONO, che al tempo della scrittura della lettera Pietro non era a Roma.Da ciò concludono: Pietro non fu MAI a Roma.prima osservazione: certamente Paolo era a conoscenza di dove fosse Pietro, ma, dopo i fatti narrati nel capitolo 12 degli Atti (l’incarcerazione e la fuga aiutato dell’angelo di Pietro) egli era ufficialmente un ricercato e certo non era prudente indicare dove fosse….

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