HO ANCORA MOLTE COSE DA DIRVIGiovanni 16:12 Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata.Gesù non ha ancora completate le sue istruzioni agli Apostoli, perchè essi non sono ora capaci di comprendere tutto; il Paracleto non si doveva limitare a convincere il mondo; egli doveva pure illuminare le menti dei discepoli, e proseguire l’opera cominciata in loro, guidandoli alla verità tutta intera (Giovanni 16,13). Le "molte cose" che il Signore aveva ancora da comunicare ai discepoli non sono verità nuove e non ancora rivelate, ma uno sviluppo più completo di quelle verità che fino a quel momento non aveva potuto esporre se non in modo generico, o per così dire, in germe.I grandi principi erano stati chiaramente stabiliti Giovanni 15:15, Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio.Ma gli Apostoli avevano bisogno che li commentasse meglio per applicarli alla vita individuale ed alla formazione della Chiesa universale. Alcune di queste cose il Signore le aveva rivelate più chiaramente che altre; ma il loro completo sviluppo era riserbato allo Spirito.Queste rivelazioni superiori, comprendono tutto quanto negli scritti apostolici va più in là della parola di Cristo nei Vangeli: la redenzione mediante il suo sacrificio, i rapporti della legge e della grazia, la conversione dei pagani senza condizioni legali, la conversione dei Giudei, ecceteraSu molti punti importanti (la redenzione mediante il suo sacrificio, i rapporti della legge e della grazia, la conversione dei pagani senza condizioni legali, la conversione dei Giudei …) l'insegnamento di Gesù non aveva fatto che gettar dei semi, che lo Spirito venne poi a completare.Alla vostra portata: Il verbo "portare", implica l'idea di un peso superiore alle forze dell'individuo, e l'intera dottrina della croce, per quanto gloriosa ed incoraggiante in sé, sarebbe stata troppo grave pei discepoli in quel momento, sia a motivo della loro debolezza, sia d'intelligenza come di fede, sia perché essa dipendeva quasi tutta dalla morte e dalla risurrezione non ancora avvenute di Cristo.Un caro padre benedettino, don Giuseppe Dossetti, disse una volta che “le Scritture sono come l'universo che è in continua espansione, ogni parola acquista nuovi sensi senza perdere i precedenti”. Verissimo, ed è proprio con l’autorità ricevuta da Gesù che la Chiesa, sotto la guida autorevole del Papa, e con il promesso aiuto dello Spirito Santo, continua il suo insegnamento con nuove encicliche e nuovi insegnamenti sull’autentico senso delle Scritture, fornendo il buon cibo spirituale per il gregge di Cristo.Diceva un saggio dell’antichità ebraica: uno che ha letto la bibbia 101 volte non è minimamente paragonabile ad uno che l’ha letta soltanto 100 volte.La Chiesa riconosce una rivelazione progressiva, cioè le Sacre Scritture contengono molto di più di quanto vi si potrebbe leggera ad una prima lettura, come esplicitamente scritto da Giovanni.Giovanni scrive verso la fine del primo secolo, e sicuramente è in possesso di tutti gli scritti che circolavano sulla Parola di Dio, ma sente la necessità di scrivere, nell’ultima riga del suo Vangelo, che è anche l’ultima riga di tutto il nuovo Testamento: “Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere”.Che fine hanno fatto tutte le “altre cose compiute da Gesù”?Dio poteva permettere che andassero perdute?Tutte queste “altre cose” sono adombrate nelle Scritture, certamente vi sono inserite, ma non in modo chiaro ed immediato, rilevabili ad una prima letture, ma sono da “interpretare”, hanno cioè bisogno, come dire, di una discoperta.Questa lettura della Bibbia tuttavia, non è lasciata dal Fondatore della Chiesa, alla libera interpretazione personale, come alcune Chiese professano, lasciando intendere che ciascuno, da singolo e da solo, possa comprenderne TUTTO il profondo e completo significato,Il riferimento al versetto 2 Pietro 1, 20 20 “Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione”, è perfettamente coerente e pertinente, infatti sta a significare che l’interpretazione delle Scritture non può essere affidato alla libera interpretazione personale, ed infatti Gesù l’ha affidata in mani sicure.Matteo 16, 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».Matteo 18,18 In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.Pietro singolarmente e gli Apostoli collegialmente, hanno il potere di legare e sciogliere.Luca 11:46 Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi ins
Partiamo dall’inizio.Genesi: 17, 10-13: Questa è la mia alleanza … sia circonciso tra di voi ogni maschio ... e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra di voi ogni maschio di generazione in generazione, … così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne.
La circoncisione era un segno indelebile di appartenenza al popolo eletto ed era un rito voluto da Dio per separare il suo popolo da ogni altro popolo. Non era assolutamente un rito volontario. Se non chiesto dagli adulti che volevano far parte del popolo Ebreo (i proseliti).
Il Vecchio Testamento ci aiuta a capire meglio il nuovo:“In lui (Cristo) voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con lui (Cristo) infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti” (Colossesi 2,11-12).Come si sa, i neonati ebrei erano sottoposti al rito della circoncisione dopo appena otto giorni dalla nascita (Luca 2,2 1).Se il parallelo fatto dall'Apostolo tra circoncisione e battesimo non è vanificato, ne segue che i bambini possono e debbono ricevere il beneficio della vera circoncisione, ossia del battesimo, che li aggrega all'Israele di Dio (Galati 6,16).Mediante il rito battesimale, dove opera la potenza dello Spirito Santo in virtù dei meriti dell'unico Salvatore Gesù Cristo, il bambino è inserito nel popolo di Dio, nella comunità dei salvati. Per usare un'immagine dello stesso Paolo, il neonato è innestato a Cristo: il bambino è come l'oleastro selvatico che, in virtù dell'innesto, diviene partecipe della linfa dell'ulivo, cioè dell'albero di salvezza, che è per tutti il Salvatore Gesù (Romani 11,17).
Per capire meglio bisogna distinguere i due livelli dell’attività umana: il livello dell’agire ed il livello dell’essere e cioè ogni essere agisce di conseguenza a quello che è.E così un cane agisce da cane perché “è” un cane; un uomo agisce da uomo perchè “è” un uomo; un angelo agisce da angelo perché “è” un angelo eccetera.E’ vero che nei comportamenti vi è una vasta gamma per cui possiamo dire di un uomo particolarmente cattivo: sembra una bestia; o particolarmente buono: sembra un angelo, ma non è che essendo particolarmente cattivo diventa una bestia o essendo particolarmente buono diventa un angelo poiché il suo “è” è di uomo e uomo resterà per sempre.Perché un uomo diventi un cane o perché diventi un angelo bisogna modificare il suo “è”, bisogna agire cioè ad un livello più profondo: a livello ontologico, come si direbbe con una parola difficile.
“Infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati risuscitati per la fede nella potenza di Dio”. (Colossesi 2,12)“Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto”. (Giovanni: 3,6-7)
Nel Battesimo l’uomo vecchio è sepolto con Gesù: muore, è annullato, al suo posto Dio (Padre, Figlio e Spirito Santo) ri-genera un uomo nuovo direttamente generato da Lui e perciò Figlio, vero, di Dio. Noi continuiamo a vedere lo stesso bambino di prima: ha gli stessi occhi, le stesse mani eccetera, ma non “è” più quello di prima: adesso “è” Figlio di Dio.Nel Battesimo viene modificato a livello ontologico e per sempre.Come la circoncisione era un segno nella carne per sempre, il Battesimo è una modificazione dell’anima PER SEMPRE. Ma il battezzato, sepolto spiritualmente in Cristo, è anche “risorto” spiritualmente il Cristo, ma non più “quello” di prima.Adesso egli è stato ri-generato, generato di nuovo a nuova vita spirituale, dalla potenza creatrice della Santissima Trinità.Infatti il Battesimo è amministrato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.Il “risorto” nel battesimo, spiritualmente, è “come” quello di prima, ma non è assolutamente “quello” di prima adesso è VERO figlio spirituale di Dio che lo ha ri-generato, ri-partorito per dirlo con le parole dell’apostolo Giacomo, il “fratello” di Gesù (Giacomo 1:18).Noi continuiamo a vedere lo stesso uomo di prima, ma non “è” lo stesso di prima, adesso “è” Figlio di Dio.La traduzione che di solito si dà di “figlio adottivo di Dio” non rende appieno l’idea, infatti l’adozione è una finzione giuridica, cioè ”davanti alla legge”, facciamo finta, che tu sei mio figlio, ma niente cambia in te. Se io adotto un bimbo negro, o giallo, non perché l’ho adottato io quel bambino diventa bianco, resta quello che era prima, non così nel battesimo, Dio Uno
Un amico, nel tentativo di deridere la mia fede mi ha scritto:“Mi astengo dal commentare il vostro cannibalismo…“
Provo a rispondere all’accusa, anche se, essendo vecchia di 2000 anni, nel frattempo hanno riposto commentatori ben più autorevoli di me, ma vedo cheEcclesiaste 1:9 Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
Ci provo.
Ho detto che l’accusa è vecchia di 2000 anni ed in effetti è ancora più vecchia e risale proprio al discorso di Gesù a Cafarnao conosciuto come “la promessa” dell’Eucaristia.
Ma primaCommento insieme tre episodi raccontati da Giovanni nel suo Vangelo poiché vi siano dei collegamenti importanti e ci aiutano a capire le parole del Signore:
2: 20 Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo.3: 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.6: 52 I Giudei dunque discutevano tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?»53 Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi.
Scomponiamo i versetti:20 Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?»52 I Giudei dunque discutevano tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?»
Notato?In tutti e tre i casi gli interlocutori avevano interpretato in senso LETTERALE E MATERIALE le parole del signore:i Giudei il tempio di pietra;Nicodemo la rinascita materiale;i Cafarnaiti carne grondante sangue: CANNIBALISMO
Notato altro?Nel primo caso lo scrittore Sacro, cioè lo Spirito Santo CORREGGE:21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo.E negli altri due casi?Negli altri due casi nessuno smentisce la loro interpretazione LETTERALE anzi il Maestro stesso insiste:5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.53 Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi.Senza rinascita “d'acqua e di Spirito” non si entra nel regno dei cieli;Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, niente vita.Gesù stesso IN ENTRAMBI I CASI anziché ritrattare(Avete capito male… non parlo proprio di rinascere… non parlo della mia propria carne…)
CONFERMA la loro interpretazione letterale, solo che non ne approva l’interpretazione MATERIALE ed infatti notate come sono simili le risposte:A Nicodemo ed a noi:6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito.Così come ai Cafarnaiti ed a noi: ( NON CARNE GRONDANTE SANGUE!)63 È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.
Ci concentriamo su Giovanni, 6Gesù, parlando nella sinagoga si Cafarnao, dopo un serrato colloquio con i Cafarnaiti che avevano interpretato in modo reale, certo, ma carnale e materiale le sua parole:52 I Giudei dunque discutevano tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?» cioè: CI INVITA AL CANNIBALISMO?Egli oltre ad aver rafforzato, anziché correggere, il suo pensiero, (versetti dal 53 al 58)Risponde:63 È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.Notato LE PAROLE CHE VI HO DETTO.Ovvero Gesù non salì sulla montagna ed esclamò a gran voce: le mie parole sono spirito e verità intendendo TUTTE le parole che io dico sono spirito è verità, cioè parlando in generale della sua predicazione,NO!si riferisce alle parole che AVEVA APPENA DETTO, ovvero le parole che i Cafarnaiti avevano interpretato in senso letterale e materiale COME FANNO coloro che NON accettano la presenza REALE di Gesù Cristo nell’Eucaristia ed accusano i Cattolici di CANNIBALISMO.Gesù conferma l’interpretazione REALE, delle sue parole ma non la loro interpretazione MATERIALE.Ecco il centro del problema.L’errore di Nicodemo e l’errore dei Cafarnaiti è lo ste