Straface Antonio

2024-06-27 09:21:26
Straface AntoniondrseotpSo7tm5I0t:g1i03if648347el9ml 0t8fh0iht3 55g7e5r87aa2 · Contenuto condiviso con: TuttiundefinedI MISTERI GLORIOSI (Mercoledì e Domenica)Meditiamo il mistero della nostra fede sugli gli ultimi tempi della nostra storia
Straface Antonio

2024-06-27 09:20:34
Straface AntoniotpSeonsrdocuc90247520u3t0l23l3 31l9u1a17h4f5523a9mm59252h5g8 · Contenuto condiviso con: TuttiundefinedI MISTERI DELLA LUCE (Giovedì)Nei misteri della Luce - introdotti da S. Giovanni Paolo II° nel 2002 - meditiamo la vita pubblica di Gesù a partire dal Suo Battesimo al Giordano e fino all’Ultima Cena, alla vigilia della Passione.
Straface Antonio

2024-03-28 20:28:31
Straface AntoniooerSstpdonai5iuu9mu1ig 225h37m29c1c41a31i60l64t 0lh81mh3igao · Contenuto condiviso con: TuttiundefinedLA LAVANDA DEI PIEDI

Giovanni è l’ultimo degli Evangelisti e mette i puntini sugli i su alcuni argomenti sui quali già serpeggiavano le prime deviazioni.È l’unico che non racconta l'istituzione della Eucaristia, come aveva già fatto anche Paolo (1 Corinzi, 11) evidentemente la prassi della celebrazione della cena del Signore era già ampiamente consolidata ed univoca, come ci ricorda anche la Didachè testo che gli studiosi datano a prima del Vangelo di Matteo del quale pare addirittura costituisca una fonte.Questo silenzio non crea nessuna difficoltà perché scopo dei vangeli non era quello di dire tutti i fatti e i detti di Gesù (Giovanni 20, 30-31; 21,24-25).Giovanni, comunque, ci ha conservato il discorso di Gesù a Cafarnao, che è conosciuto come la “promessa dell'Eucaristia”. Se ha sentito l’esigenza di farlo forse è perché già serpeggiavano predicazione contrarie ad una REALE PRESENZA del Signore nel Pane e nel Vino consacrati.I discepoli dovettero certamente ricordarsi di quella promessa durante la celebrazione dell'Ultima Cena.È anche l’unico che racconta la lavanda dei piedi,inserita in quella famosa estrema cena.

Vediamo di contestualizzare l’avvenimento.

Giovanni 132 Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, …

Giovanni inserisce l’avvenimento indubbiamente nell’ultima cena del signore, la Pasqua degli Ebrei, la Prima S. Messa…

Gesù ha istituito il MEMORIALE della sua morte e resurrezione al termine dalla celebrazione annuale del MEMORIALE della Pasqua degli Ebrei, pertanto il parallelo fra la Pasqua Ebraica e la Santa Cena è PERTINENTE ed infatti noi diciamo che la messa domenicale è la Pasqua settimanale.La pasqua di Gesù ovviamente, non la pasqua degli Ebrei, che era da celebrarsi solo una volta l’annoEsodo, 12:14 Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne.

Complessivamente la Pasqua degli Ebrei era il memoriale della loro liberazione dalla schiavitù fisica, e solo degli Ebrei; la Pasqua Cristiana è il memoriale della liberazione dalla morte e dal peccato, di tutti gli uomini Giovanni 1:29 …. «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!”L’agnello che bisogna MANGIARE senza farne avanzare prima del fare del giorno! (Esodo 12:10)La Cena del Signore annuncia e precorre la Pasqua Cristiana: è il memoriale della morte e resurrezione di Cristo: 1Corinzi 11:26:Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».

“Memoriale” (zikkaron) è un vocabolo dal significato preciso nel testo biblico e amplissimo per i valori che contiene.Di per se stesso, memoriale vuol dire ricordo, commemorazione, richiamo mentale, memoria. Ma la scrittura precisa che il memoriale non “si ha”, ma “si celebra”, “si fa”.Celebrare il memoriale non è il ricordarsi, personale o collettivo, soggettivo e interiore, pubblico o privato, di un fatto, di un luogo, di una persona. È, invece, oggettivare, far presente realmente un fatto, un’azione di cui “si fa memoriale” nei gesti, nelle parole della solenne proclamazione rituale. È un rendere vivo, un rivivere, un fare presente nella propria azione, nella propria persona, nella storia, quel che una volta è successo, facendolo ri-succedere in noi stessi.Fare memoriale non è ricordare il passato affinché non sia dimenticato, ma rendere il passato presente, rivivendolo!Il Dio che ha liberato il suo popolo, un certo giorno, in un certo luogo, in un certo modo, opera ora la stessa liberazione, oggi nel momento dello zikkaron (rito memoriale) in me, in noi, se accettiamo la SUA liberazione, che è totale, e ne diventiamo apostoli tra gli uomini.Nella celebrazione liturgica dell’Eucaristia domenicale, “celebriamo il memoriale della morte e risurrezione di Gesù” e annunciamo la sua morte fino a quando egli verrà, cioè riviviamo noi, personalmente e comunitariamente la sua risurrezione, risorgendo noi con lui a nuova vita, in lui e per mezzo di lui, operante ora in noi.Il memoriale della Pasqua Ebraica consisteva essenzialmente un una cena,

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