Stefano Lucarini

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Foglie: raccolta sì o no? Le foglie cadute dagli alberi sono dannose sul prato, ma utili sul terreno nudo... Le foglie e i residui vegetali devono essere raccolti dalle pavimentazioni e dal tappeto erboso, che si rovinano quando le foglie vi marciscono sopra. Sulle aiuole si può lasciare un sottile strato (4-5 cm al massimo) di foglie secche, che serve come pacciamatura per proteggere il piede e le radici delle piante perenni. Se volete favorire la presenza di animaletti selvatici insettivori come i ricci e di insetti utili come coccinelle, crisope, lasciate un cumulo di pietre, rametti, foglie e terriccio in un punto tranquillo del giardino. Se ci sono aree di terreno nudo, copritele con foglie fermate da una rete o un velo di non-tessuto. Il fogliame raccolto può essere aggiunto al cumulo del compost, oppure smaltito nei cassonetti dei rifiuti organici o conferito agli appositi punti di raccolta.

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Stefano Lucarini

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Lavori d'autunno Novembree Dicembre tre lavori indispensabili Se ancora non avete provveduto, in Pianura Padana, lungo le Prealpi e lungo la dorsale appenninica l’inizio di novembre è l’ultimo momento utile per proteggere la base degli alberi giovani, degli arbusti meno rustici e dei rampicanti con torba o paglia. Le piante semirustiche possono infatti venire seriamente danneggiate dal freddo, particolarmente intenso fra dicembre e febbraio. Distribuite un buon concime granulare alla base delle piante e nelle aiuole, grattando leggermente il terriccio per interrarlo. In alternativa utilizzate del letame ben maturo oppure lo stallatico secco (in vendita sotto forma pellettata, in grandi sacchi). Raccogliete le foglie cadute non solo sui vialetti, ma anche sull’erba del prato prima che la pioggia e il gelo le incrosti, imbrattando e soffocando quanto sta sotto. Nelle aiuole invece possono fungere da pacciamatura naturale.

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Nelle regioni a clima rigido, le piante di limone e di agrumi in genere allevate in vaso non possono sopravvivere all’inverno senza protezione. Per far loro superare l’inverno ci sono due soluzioni. 1) Trasferirle in un ambiente chiuso, fresco e luminoso. Una buona sistemazione la forniscono una stanza non riscaldata, un garage dotato di ampie finestre, l’androne delle scale e, naturalmente, una serra. Da evitare invece le stanze riscaldate, dove la pianta perderebbe presto le foglie. 2) Lasciare l’esemplare all’aperto, ma ben ‘vestito’. La chioma va riparata con diversi strati di tessuto non tessuto. Il fusto può essere avvolto con carta da giornale e il vaso con un telo di plastica tipo pluriball, soprattutto se si tratta di un modello smaltato, che rischia di crepare con il gelo. Sulla terra va approntata una pacciamatura di paglia o corteccia sminuzzata. Meglio spostare la pianta contro un muro (possibilmente rivolto a sud) o in un angolo al riparo da vento e precipitazioni.

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