Stefano Lucarini

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Caratteristiche della pianta Si tratta di una pianta erbacea perenne bulbosa conosciuta fin dai tempi antichi e di origine asiatica, nei nostri orti la coltiviamo come annuale riproducendola poi tramite i bulbilli per divisione degli spicchi di aglio. Il fiore dell’aglio è molto bello, ha un’infiorescenza a ombrello. Il bulbo è protetto da una tunica protettiva e contiene internamente un numero variabile di spicchi, da 6 a 25. Ogni bulbillo contiene una gemma che può dare origine a una nuova pianta. La semina dei bulbilli di aglio Clima e terreno ideali. L’aglio ama un terreno leggero e come tutte le bulbose teme i ristagni d’acqua. Non necessita particolari cure, si adatta a quasi tutti i terreni, anche a quelli poveri e sabbiosi, e a quasi tutte le condizioni climatiche resistendo anche al freddo intenso. Il ph più adatto è leggermente acido, compreso tra 6 e 7. Concimazione. Meglio non esagerare coi concimi organici per non favorire i marciumi dell’apparato radicale.In generale l’aglio non necessita molto concime. Quando e come seminare. L’aglio si riproduce piantando gli spicchi (bulbilli) che si ottengono dividendo il bulbo (capocchia). Gli spicchi di aglio si piantano per file, interrandoli leggermente con la punta rivolta verso l’alto. I bulbilli si seminano a novembre oppure a febbraio, il prodotto si raccoglierà dopo 5 – 6 mesi. Per chi vuole approfondire consiglio la lettura dell’articolo dedicato alla semina degli spicchi d’aglio. Sesto di impianto dell’aglio. Le distanze da mantenere tra i bulbilli devono essere di 20 cm tra le file e di 10 cm lungo la fila. Se il terreno è molto pesante e argilloso occorre fare in modo che l’acqua scorra via e non ristagni, per questo il terreno va lavorato parecchio e si possono pensare di fare porche (o baulature) rialzando l’aiola dove si semina. Coltivare l’aglio Scapo floreale e bigoli di aglio. Ci sono varietà di aglio che presentano lo scapolo floreale,chiamato anche bigolo d’aglio, questo va tagliato perché la pianta andando in fiore disperde energie e sviluppa meno la parte del bulbo, che è quella che interessa il coltivatore. In realtà il bigolo è molto buono, in particolare usato per condire la pasta (saltato in padella o soffritto), può essere originale e interessante quindi lasciarlo crescere se trovate una varietà che va in fiore (come l’aglio rosso di Sulmona). Irrigazione. L’aglio coltivato in pieno campo non necessita molta irrigazione, generalmente bastano le piogge, nei mesi tra la primavera e l’estate se non piove molto può essere utile irrigare per avere bulbi di buone dimensioni. A bulbo sviluppato non si deve più bagnare per non favorire muffe e malattie che provocano marciume del bulbo. Rotazione e consociazione. Nell’orto famigliare l’aglio è un buon vicino per molti ortaggi, come le carote, sedano, cavoli e insalate, ravanelli. Occorre farlo ruotare evitando di ripiantarlo sulla stessa parcella. Raccolta e conservazione Quando raccogliere. I bulbi d’aglio si raccolgono a 5-6 mesi dalla semina degli spicchi. Quando il gambo si piega e si svuota possiamo capire che è il momento del raccolto, infatti succede perché si interrompono scambi clorofilliani tra foglie e bulbo. Piegare il gambo non ha senso, lo scambio clorofilliano si ferma da solo. Quando l’aglio inizia seccare lo raccogliamo togliendolo dal terreno, si fa asciugare uno o due giorni al sole. Conservazione dei bulbi. Dopo la raccolta facciamo seccare l’aglio al sole un paio di giorni, poi per conservarlo al riparo da muffe lo si tiene appeso in luoghi freschi e ombreggiati. Per saperne di più potete leggere l’articolo su come si conservano le teste d’aglio. Parassiti e malattie Elenchiamo qui di seguito alcune delle avversità a cui è importante prestare attenzione, con i possibili interventi con metodo naturale.

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Le fave si seminano in periodi diversi dell'anno in base alla zona climatica. Nelle regioni a clima mite del Sud e Centro Italia i semi si mettono a dimora tra ottobre e novembre, mentre al Nord si consiglia di seminarli da metà febbraio a metà marzo.

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Tramonto dal mugello

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