È il mantra buddista tibetano più conosciuto.
Gli insegnamenti relativi al mantra sono attribuiti al Buddha Amitabha, al Buddha Shakyamuni e a Padmasambhava
Il loro significato simbolico corrisponde a:
*Oṃ (bianco) collegato al Buddha Ratnasaṃbhāva, protegge dall'orgoglio quindi dal destino dei deva;
*Ma (verde) collegato al Buddha Amoghasiddhi, protegge dalla gelosia, quindi dal destino degli asura;
*Ṇi (giallo) collegato al Buddha Śākyamuni(oppure a Vajradhara, in tibetano Dorje Chang, Buddha eterno raffigurazione dell'Adi-Buddha), protegge dall'ignoranza, quindi dal destino degli uomini.
*Pad (blu) collegato al Buddha Vairocana, protegge dall'ottusità e dall'oscurità mentale, quindi dal destino degli animali;
*Me (rosso) collegato al Buddha Amitābha, protegge dall'avidità, quindi dal destino dei preta;
*Hūṃ (nero) collegato al Buddha Akṣobhya, protegge dall'ira e dall'odio, quindi dal destino infernale.
In Tibet questo mantra si ritrova ovunque: inciso sulle rocce, scolpito nelle pietre votive che i viandanti depongono sui caratteristici "muri di preghiere", dipinto sulle bandiere (chattar), e le sei sillabe vengono iconograficamente, dipinte con diversi colori simbolici.
Nel libro tibetano dei morti viene spiegato dettagliatamente cosa accade dal momento della morte alla successiva rinascita, esso è una vera e propria guida per questo passaggio affinchè la Coscienza del defunto non possa perdersi tra i contenuti della mente che vengono liberati nell'etere. Viene letto al morente affinchè, nell'udire queste indicazioni la Coscienza possa orientarsi verso la liberazione e l'illuminazione o verso una rinascita in una dimensione favorevole.
La lettura del Bardo -il Libro tibetano dei morti-
viene effettuata da una guida spirituale o un amico/a di meditazione quando si era in vita .
Viene sussurrato all'orecchio sinistro del morto il mantra ' OM MANI PADME HUM' poiché questo aiuta a riconoscere la via verso l'illuminazione o una rinascita favorevole..
Permette di seguire una mappa per districare la Coscienza tra i rumori, gli abbagli, le paure, le ansie, i richiami di ciò che lasciamo, i desideri e gli attaccamenti a ciò che non è.