Cosa sono i portali dimensionali ? Semplicemente "aperture temporanee" oltre il Velo, che permettono la collaborazione con i Regni Superiori. Dal 2012 in poi i portali sono continui.....
Se mi svegliavo presto e guardavo fuori, sulla spiaggia, papà era già lì. Potevo vedere la sua schiena e indovinare la posizione delle braccia chiuse intorno alle ginocchia. Sempre a scrutare il mare, sempre.
E sempre solo.
Non che fosse un eremita, anzi, in compagnia era il più divertente.
Ma amava stare da solo.
“Sappi stare in buona compagnia, ma non privarti di te stessa per questo” mi diceva spesso. E poi aggiungeva “Non fare ciò che non vuoi fare, solo per la paura di affrontare la solitudine. Degli altri devi godere, non avere bisogno.
E non cercare mai di indurre qualcuno ad avere bisogno di te”
A me quelle parole sembravano troppo grandi, ma le ascoltavo in silenzio perché sentivo che mi cadevano in cuore come pioggia fresca.
C’è voluto tempo però.
Sono cresciuta e caduta, mi sono sbucciata le ginocchia sul credere di avere bisogno degli altri, sul pensare di non poter “vivere senza”.
Mi sono adeguata facendo cose che mi pesava fare, ma che credevo di dover fare altrimenti nessuno mi avrebbe voluto bene e sarei rimasta sola.
Gli insegnamenti non hanno nulla a che vedere con il tempo.
Vengono dati e se non li acchiappi al volo, salgono sulle nuvole che passano.
Io ci ho messo tanti anni, ma alla fine su quella nuvola ci sono salita.
E adesso nemmeno la pioggia mi può tirare giù.
Papà è altrove ormai , ma se dalla nuvola lo becco seduto su qualche spiaggia, lo chiamo a gran voce e gli faccio l’occhiolino.
Lui sa perché.
(Milena Maggio)