MIRELA NIMIRCEAG

Founder Junior

«Tutte le persone che incontriamo sono il nostro riflesso. Ci sono state mandate perché noi, vedendole, correggiamo i nostri errori; e quando noi lo facciamo, anche queste persone cambiano. Oppure se ne vanno per sempre dalla nostra vita». - Boris Pasternak -

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MIRELA NIMIRCEAG

Founder Junior

Stamattina ho camminato immersa in un pensiero poco piacevole verso un problema al quale non riuscivo a trovare soluzione e quando, fatto l’ultimo tratto e ho visto la scuola in cui insegno, mi sono meravigliata di essere già arrivata e soprattutto di accorgermi di non aver mai guardato il cielo durante il percorso. Anzi, neppure i negozi, i palazzi, il cinema per dare un’occhiata ai film appena usciti e la piadineria per sbirciare sulla lavagna qual è la novità della settimana. Niente. Ho guardato solo i miei piedi e i trenta centimetri che avevo davanti. Giusto per non rischiare di inciampare in qualcosa e cadere. Questo mi ha fatto riflettere su ciò che ci accade quando lasciamo spazio ai pensieri negativi; ci perdiamo un mondo. Non solo. Guardiamo in basso, perché stiamo esprimendo la parte più bassa di noi. Allora ho fatto un giro intorno all’isolato prima di entrare a scuola e mi sono guardata intorno; il cielo era pieno di nuvole che parevano dipinte per quanto erano gonfie d’acqua, bambini,mamme, papà e nonni si affrettavano e dalla porta del bar veniva odore di caffè e di cornetti. “Adesso posso entrare” mi sono detta ed ho varcato il portone mentre la campanella suonava. Gli alunni, abituati a trovarmi già in classe, mi hanno vista andare con loro su per le scale e hanno detto “Maestra sei in ritardo!” “Proprio per niente. Mi andava di correre con voi per i corridoi per fare a chi arriva prima in classe” ho risposto. E in quel momento sono accadute due cose meravigliose , ho trovato la soluzione al problema che avevo e mi sono resa conto che se guardo il cielo non inciampo mai perché gli angeli tolgono tutti i sassi dalla nostra strada. Se crediamo in loro. Namastè. ( Milena Maggio)

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MIRELA NIMIRCEAG

Founder Junior

"Il bambino arriva alla conclusione che l'unica forma per non soffrire è reprimere i sentimenti. Impara a dare al mondo l'immagine che gli altri vogliono da lui, ma in realtà non è ciò che sente veramente. Spesso la convinzione è così forte, la finzione è così continua che quando arriva all'età adulta uno è ciò che ha finto di essere. Spesso arrivano alla conclusione incosciente che non possono essere amati così come sono e che per poter ricevere devono fare qualcosa di importante. Gli si insegna quindi di credere nell'attaccamento emozionale, nell'amore possessivo, nell'amore condizionato ed interessato, insomma, nel falso amore, facendo in modo che rinunci all'amore senza condizioni, all'amore libero e spontaneo. Se c'è un comandamento che dice onora il padre e la madre perchè non esiste uno che dice onora tuo figlio? Molti mali del mondo si risolverebbero amando i bambini, perché essi non sanno ancora cosa significa mettere una corazza ai sentimenti. Se si amassero veramente, sarebbero capaci di ricevere e manifestare l'affetto. Amate i vostri figli durante una generazione ed il vostro mondo si trasformerà in un paradiso in meno di un secolo.(Vincent Guillem)

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