MIRELA NIMIRCEAG
Founder Junior
Dare Tempo al tempo, perché maturino pensieri e decisioni, si compia la vita realizzando qualcosa di autentico ✨⏳
MIRELA NIMIRCEAG
Founder Junior
JON KABAT-ZINN (Vivere Momento per Momento) Capitolo: Meditazione seduta: nutrire la sfera dell'essere. Paragrafo: Lavorare con i pensieri. Pensare non è male e non è neppure indesiderabile durante la meditazione. Ciò che importa è la consapevolezza dei tuoi pensieri e delle tue emozioni e il modo in cui ti rapporti con essi. Cercare di reprimerli genera solo una maggiore tensione e una maggiore frustrazione. Complica i problemi, anziché produrre pace e chiarezza. La consapevolezza non implica reprimere i pensieri o cercare di tenerli a distanza per calmare la mente. Meditando, non cerchiamo di fermare la cascata dei pensieri che attraversano la mente. Ci limitiamo a fare loro spazio, a osservarli e a lasciarli andare, servendoci del respiro come ancora per l'attenzione e come "base" a cui ritornare. Può essere utile ricordare che la consapevolezza dei nostri pensieri e delle nostre emozioni è la stessa consapevolezza che si applica al respiro. In questo modo troverai che meditare è ogni volta un'esperienza diversa. [...] Per la meditazione non è importante quanto intensa è l'attività dei pensieri, ma piuttosto quanto spazio riesci a far loro nel campo della tua consapevolezza, momento per momento. E' incredibile quanto sia liberatorio renderti conto che i tuoi pensieri sono semplicemente pensieri e non sono "te", né tantomeno la realtà. Per esempio, se pensi di dover fare un certo numero di cose durante la giornata e non lo riconosci semplicemente come un pensiero, bensì ti comporti come se fosse un dato di fatto, crei con ciò una realtà che ti costringe a fare effettivamente tutte quelle cose. [...] Questa liberazione dalla tirannia della mente pensante nasce spontaneamente dalla pratica della meditazione. Dedicando un certo tempo ogni giorno al non fare e all'osservazione del respiro, della mente e del corpo, coltiviamo simultaneamente calma, consapevolezza e distacco. Mano a mano che la mente è meno identificata con il contenuto dei pensieri, la sua capacità di concentrazione e di calma cresce. Ogni volta che riconosciamo un pensiero come tale e ritorniamo all'osservazione del respiro, rafforziamo la consapevolezza. E impariamo a conoscerci e ad accettarci di più, non come vorremmo essere, ma così come siamo. Questo fatto è un'espressione della nostra innata saggezza e compassione.
MIRELA NIMIRCEAG
Founder Junior