MIRELA NIMIRCEAG

Founder Junior

La "troppa spiritualità" diventa malattia Non mettere nessuno su di un piedistallo ... potresti cadere tu. Non appoggiarti all'esterno. Costruisci, invece, fondamenta solide dentro di Te.... E Apri gli occhi. Rimani con i piedi per terra. Non adorare nessuna persona, nessuna divinità e nessuna idea. Perché non esiste. Sei corpo, sei mente, sei anima. Che sono sempre uniti. Sempre in contatto. In equilibrio .. Quindi non dividerli. Non perderti nella troppa spiritualità ... rincorrendo concetti inutili. Forzandoti e raccontandoti bugie .. Se lavori molto con i chakra più alti ... devi prima radicarti. Altrimenti voli via... Altrimenti non sei presente. Altrimenti rasenti la follia ... perché non sei più qui. Allora fai esercizio fisico. Fanne di più. Così rimani centrato e in equilibrio. Non scappare dal corpo altrimenti lui ti richiama con una malattia. Dagli attenzione. Amalo. È la tua estensione. L'espressione di Te. Il tuo corpo è Dio. Se lo allontani per inseguire lo spirito ... ti ritroverai depresso e in balìa di paure e fragilità. Perché perdi contatto con i chakra più bassi che sono indispensabili. Perdi contatto con la terra .. con la tua stabilità. Allora prediligi lavori manuali e creativi ... esprimiti in tutti cinque i sensi. Non rifiutarne nessuno. E poi ascolta le richieste fisiche. Gratifica il corpo... non reprimere i suoi bisogni e le sue necessità in nome di ideologie spirituali. Non porti limiti né condizioni. E non giudicarti. Le religioni ti hanno condizionato talmente in profondità ... che ancora non te ne accorgi. Ma se adesso ti vedi ... puoi liberarti. Non essere santo e non essere martire. Semplicemente vivi. Sai dirmi davvero cosa è giusto e cosa non lo è? Non puoi. Perché il giudizio è un'invenzione. L'esperienza insegna. L'esperienza è necessaria. Tutto lo è. Sei qui per vivere, non per colpevolizzarti continuamente. Il senso del peccato è un blocco enorme. Un mattone che ti tiene giù. Bloccando i tuoi passi. Tu invece Trova il piacere. E impara a riceverlo. Senza sensi di colpa. Non devi meritarlo ... ma credere che esista. E abbandonarti a lui. Non allontanarlo. Non rifiutarlo ... Sei qui per Godere di ogni aspetto ... di questo mondo. Non rifiutare il sesso… Non averne paura. Non ripudiare la parte di te più Viva in nome di illusorie etichette romantiche ... Ascolta la chimica. Ascolta le sensazioni. Dove il tuo corpo si rilassa e si arrende ... dove il tuo corpo dice sì ... lì c'è magia. Regalati libertà di espressione. Non privarti. Lasciati respirare ... lasciati vivere. Questo appaga l'anima. Questo ti serve davvero. Non puoi spiccare il volo ... se prima non impari a camminare. Le ali si apriranno ... non preoccuparti. Intanto alzati in piedi. Saltella ... danza ... E poi corri felice ... sei qui per questo. Marika Moretto

MIRELA NIMIRCEAG

Founder Junior

Aloha 💕 Lo dico a te come a me stessa... Benedici i momenti di crisi e i turbamenti.. Fanno parte del tuo cambiamento... Lasciati travolgere dagli stati di tristezza, rabbia, frustrazione, sconforto, lasciali essere senza reprimerli... Permettiti di stare come stai, in qualsiasi modo tu stia.... Fa parte della vita e va bene così, ma ti prego, non mentire, non tanto al prossimo, quanto a te... Non seguire il fatto che si dovrebbe essere sempre lieti, grati, positivi, felici e sorridenti se tutto ti senti tranne che lieto, grato, felice e men che meno hai voglia di ridere.... Abbandonati a tutto ciò che dalle viscere implora il tuo ascolto... osserva come si presenta.. Stai con il tuo bambino interiore ferito... Stai con tutto ciò che senti senza tentare di manipolarlo, controllarlo, deviarlo. Ascolta la tua umanità, la tua vulnerabilità, la tua delicatezza... Va tutto bene, perchè tutto ciò che senti dentro ti ricorda che fai piena parte dell’esistere... E' un momento di trasformazione, integrazione, trasmutazione, accettazione, elaborazione... Lascia emergere il senso di inadeguatezza. Il timore di essere un errore. Permettiti di sentire la stanchezza e di fermarti a riposare. Smetti di essere forte a tutti i costi per te e per tutti e tutto. Basta arrovellarsi per cercare soluzioni, modi, idee, percorsi. Fermati e stai con te e il tuo bambino... Permettiti di essere ciò che sei... Se ti abbandoni e lasci che accada quel buio profondo ti mostrerà qualcosa. Scendi, scendi laggiù, lasciati prendere da quell’ombra oscura e sconosciutata che ti farà avvertire smarrimento e tormento... Ma poi ti porterà ad incontrare ciò che davvero sei. E lì quell’ombra svanirà e tu saprai finalmente chi sei...

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MIRELA NIMIRCEAG

Founder Junior

“Quasi tutti sono innamorati del proprio dramma di vita particolare. La loro storia è la loro identità. L’io gestisce la loro vita. Vi hanno investito l’intero loro senso del sé. Perfino la loro ricerca (di solito infruttuosa) di una risposta, di una soluzione, o di una guarigione ne diventa parte. Ciò che temono e a cui resistono di più è la fine del loro dramma. Fintanto che SONO la loro mente, ciò che temono e a cui resistono di più è il loro risveglio. Quando viviamo in completa accettazione di ciò che esiste, questa è la fine di ogni dramma della nostra vita. Nessuno può nemmeno litigare con noi, per quanto ci provi. Non possiamo litigare con una persona pienamente consapevole. Il litigio implica l’identificazione con la mente e una posizione mentale, nonché resistenza e reazione alla posizione dell’altra persona. Il risultato è che le opposte polarità si forniscono energia reciprocamente. Questa è la meccanica dell’inconsapevolezza. Possiamo ancora esprimere la nostra opinione chiaramente e fermamente, ma non vi sarà dietro nessuna forza reattiva, nessuna difesa e nessun attacco. Allora non si trasformerà in dramma. Quando siamo pienamente consapevoli, smettiamo di essere in conflitto. “Nessuno che sia in unione con se stesso può nemmeno concepire un conflitto”: questo si riferisce non soltanto al conflitto con altre persone ma fondamentalmente al conflitto dentro di noi, che viene meno quando non vi è più alcuno scontro fra le esigenze e le aspettative della mente e ciò che esiste.” Eckhart Tolle Il potere di Adesso

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