MIRELA NIMIRCEAG

Founder Junior

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2020-08-09 12:05:38

IL POTERE DI ADESSO E' LA POTENZA DELLA NOSTRA PRESENZA CONSAPEVOLE

La questione da affrontare è quella di trovare il sistema per non identificarci più con il "corpo di dolore" (le nostre ferite emotive).


L'Autosservazione ci consente di fare Luce, con la Luce che emettiamo possiamo Vedere le cose in modo più chiaro.


Eckhart Tolle ci indica questo procedimento:


- Focalizzate l'attenzione sulla sensazione dentro di voi.


- Riconoscete che si tratta del corpo di dolore


- Accettate la sua esistenza


- Siate presenti e continuate a essere l'osservatore di ciò che accade dentro di voi


- Diventate consapevoli non soltanto del dolore emozionale ma anche di «colui che osserva»: l'OSSERVATORE SILENZIOSO


Che cosa avviene al corpo di dolore quando diventiamo abbastanza consapevoli da interrompere la nostra identificazione con esso?


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"L'inconsapevolezza lo crea (nota: il corpo di dolore); la consapevolezza lo trasforma in se stessa. 


San Paolo espresse meravigliosamente questo principio universale: «Ogni cosa si rivela con l'esposizione alla luce, e tutto ciò che è esposto alla luce diventa a sua volta luce». 


Come non si può combattere l'oscurità, non si può combattere il corpo di dolore. Cercare di farlo creerebbe un conflitto interiore e pertanto ulteriore dolore. 


Osservarlo è sufficiente. Osservarlo implica accettarlo come parte di ciò che esiste in quel momento.


Il corpo di dolore si compone di energia vitale intrappolata che si è staccata dal nostro campo energetico totale ed è diventata temporaneamente autonoma attraverso il processo innaturale di identificazione con la mente. Ha tradito se stessa ed è diventata anti-vita, come un animale che cerchi di divorarsi la coda. 


Perché pensate che la nostra civiltà sia diventata così distruttiva nei confronti della vita? Ma perfino le forze distruttive nei confronti della vita sono comunque energia vitale.


Quando cominciate a ridurre l'identificazione e diventate osservatori, il corpo di dolore continua a operare per un certo tempo e cercherà di indurvi con l'inganno a identificarvi ancora con esso. Sebbene voi non gli fornite più energia mediante l'identificazione, il corpo di dolore ha una certa inerzia, come una trottola che continua a girare per un po' anche quando non viene più caricata. 


In questa fase può anche creare dolore e sofferenza fisici in varie parti del corpo, che però non dureranno a lungo. 


Dovete rimanere presenti, rimanere consapevoli, essere i guardiani sempre vigili del vostro spazio interiore. Dovete essere presenti in modo da poter osservare direttamente il corpo di dolore e percepirne l'energia. Allora non potrà controllare il vostro pensiero. 


Nel momento in cui il vostro pensiero è allineato al campo energetico del corpo di dolore, voi vi identificate con questo e di nuovo lo alimentate con i vostri pensieri.


Per esempio, se la collera è la vibrazione energetica dominante del corpo di dolore e voi formulate pensieri di collera, soffermandovi su ciò che qualcuno vi ha fatto o su ciò che farete voi a questa persona, allora siete diventati inconsapevoli e il corpo di dolore è diventato «voi». 


Dove vi è collera vi è sempre un dolore sottostante. Oppure quando vi pervade un umore nero e voi cominciate ad assumere uno schema mentale negativo e a pensare quanto sia orribile la vostra vita, il vostro pensiero si è allineato al corpo di dolore e voi siete diventati inconsapevoli e vulnerabili all'attacco del corpo di dolore. 


Essere «inconsapevoli», per come io uso qui il termine, significa identificarsi con qualche schema mentale o emozionale. Implica una totale assenza dell'osservatore.


Un'attenzione consapevole continuata spezza il legame fra il corpo di dolore e i vostri processi di pensiero e avvia il processo di trasformazione. È come se il dolore divenisse combustibile per la fiamma della consapevolezza, che di conseguenza brucia più vivida. 


Questo è il significato esoterico dell'antica arte dell'alchimia: la trasformazione del vil metallo in oro, della sofferenza nella consapevolezza. La spaccatura interiore viene guarita e voi recuperate la vostra completezza. 


La vostra responsabilità allora è non creare ulteriore dolore.


Riassumiamo il procedimento. 


- Focalizzate l'attenzione sulla sensazione dentro di voi. 


- Riconoscete che si tratta del corpo di dolore. 


- Accettate la sua esistenza. Non pensateci, non lasciate che la sensazione diventi pensiero. Non giudicate o analizzate, non fatene un'identità per voi stessi. 


- Siate presenti e continuate a essere l'osservatore di ciò che accade dentro di voi. 


- Diventate consapevoli non soltanto del dolore emozionale ma anche di «colui che osserva», l'osservatore silenzioso. 


Questo è il potere di Adesso, la potenza della vostra presenza consapevole. 


Poi vedete che cosa succede."